Oggi è deceduto Oliviero Toscani.
Era ricoverato presso l'ospedale di Cecina per l'aggravarsi della sua malattia, l'amiloidosi, malattia rara e incurabile.Rimane la sua opera rivoluzionaria nel mondo della fotografia.
Lo ricordiamo con le parole di Paola Gavia, che ha avuto il privilegio di conoscerlo e di essere fotografata da lui per una campagna mondiale
In attesa della 25ma edizione della Maratona di Pisa che si correrà la prossima domenica 15 dicembre, al Caffè Letterario Voltapagina sarà possibile ascoltare la storia di alcune tra le maratonete che hanno cambiato la storia della Maratona in un Reading che nasce dalla collaborazione artistica tra Alessandro Pelligra (Compagnia Le Beffe Teatro di Lucca) e la ‘nostra’ Daniela Bertini (Associazione Culturale Il gabbiano).
Un Reading che si presenta come un primo studio per un futuro spettacolo e che viene proposto in anteprima proprio in occasione della
Maratona di Pisa, che supporta l’iniziativa, realizzata anche grazie al contributo istituzionale 2024 della Fondazione Pisa.
261 era il pettorale di Kathrine Switzer, prima donna a registrarsi ufficialmente ad una maratona, quella di Boston del 1967, anche se con il sotterfugio di un nome anonimo.
Verrà osteggiata dal commissario di gara – in quanto alle donne non è permesso gareggiare accanto agli uomini, a difesa del loro “delicato apparato riproduttivo” – ma sarà invece protetta e incoraggiata dagli atleti maschi accanto a lei.
Vincerà la maratona di New York nel 1974, prima donna della storia del riscatto e dell’indipendenza femminile contro i pregiudizi del mondo maschile.
Sarà anche tra le promotrici di 261 Fearless, un movimento globale che celebra la forza collettiva e l'autonomia femminile attraverso lo sport e l’iniziativa sociale.
Ma Kathrine non è stata l’unica: era stata preceduta da Roberta (Bobbi) Gibb, infermiera di Boston che conclude la maratona in 3 ore, 21 minuti e 40 secondi, correndo con le scarpe sanitarie, anche se il suo tempo
non verrà mai registrato.
Ci sono state poi anche Beth Bonner e Nina Kuscsik, 1° e 2° alla maratona di New York del 1971 che infrangono il muro delle tre ore.
Ma la storia più bella da raccontare è quella di Derartu Tulu, prima donna africana, etiope, a vincere due ori nel 10.000 mt olimpici, nel 1992 e poi nel 2000.
Sarà però nel 2009 quando Tulu, ormai 37enne, dopo un parto in cui ha rischiato di perdere la vita, tenta ancora di classificarsi alla maratona di New York..
Tutto questo racconto ci verrà presentato come un flash-back da Paola Pigni, (interpretata da Daniela Bertini) maratoneta non pura, ma figura chiave nella storia della corsa di lunga distanza femminile, e sportiva che ha aperto la strada a future generazioni di atlete italiane.
Lei ci racconterà, in prima persona, come ha incontrato, conosciuto e ammirato le atlete che l’hanno preceduta e come queste l’abbiano ispirata nella dura rivendicazione della resistenza e della forza delle atlete e delle donne impegnate nello sport, come nella vita.
Storie belle, che vale la pena raccontare ed ascoltare, ancora oggi.
261 FEARLESS, SPALLE BAGNATE
Reading con Daniela Bertini – PRIMO STUDIO DI SPETTACOLO
Testo e regia di Alessandro Pelligra
Una collaborazione tra Associazione Culturale Il Gabbiano (Pisa) in
collaborazione con Le Beffe Teatro (Lucca)
Martedì 10 dicembre 2024
Ore 19,00
Caffè Letterario il Voltapagina, Via San Marino 71, Pisa
Ingresso libero. Info e prenotazioni: 3295699214