Oggi è deceduto Oliviero Toscani.
Era ricoverato presso l'ospedale di Cecina per l'aggravarsi della sua malattia, l'amiloidosi, malattia rara e incurabile.Rimane la sua opera rivoluzionaria nel mondo della fotografia.
Lo ricordiamo con le parole di Paola Gavia, che ha avuto il privilegio di conoscerlo e di essere fotografata da lui per una campagna mondiale
Vicopisano, il dopoguerra e la rinascita degli anni ‘50. Racconti, parole, immagini, persone.
“Mi ricordo” – spettacolo teatrale scritto e diretto da Massimo Corevi che ha debuttato al teatro Nuovo di Pisa - si plasma per raccontare un nuovo territorio e aggiunge un sottotitolo che dice tutto: “Ogni luogo ha la sua memoria”.
Liberamente tratto dal libro di Athos Bigongiali “Pisa, una volta” (Pacini editore), andrà in scena domenica 15 dicembre alle 17,30 al Teatro di Via Verdi a Vicopisano (ingresso a offerta libera).
Dopo Marina di Pisa è, quindi, la volta di Vicopisano prima di affrontare il tour previsto che porterà in giro “Mi ricordo” tra palchi e teatri della Toscana. In ogni luogo il copione di Corevi troverà nuovi spunti originali e si arricchirà di storie e narrazioni di personaggi nuovi.
In scena: l’attore dei “Vecchietti del Barlume” e della Brigata dei Dottori Atos Davini, l’attrice Benedetta Giuntini e lo stesso Athos Bigongiali.
La musica sarà curata da David Dainelli.
In scena anche il giovane tenore Leonardo Filidei, il cantante Marco Alestra e l’attrice Letizia Giannessi che svolgerà il compito di capo-coro sollecitando il pubblico a cantare i brani dei tempi andati.
Il pubblico si troverà di fronte a uno spettacolo in progress: una regista, un attore, uno scrittore e un musicista impegnati a scandire i ricordi del passato.
Momenti struggenti, carichi di emozione, aneddoti spassosi e divertenti; racconti intimi, frammenti di vita che, come per incanto, si fanno patrimonio di tutti.
È la rappresentazione di una prova dello spettacolo in cui anche gli spettatori avranno un ruolo nella narrazione, “inaspettatamente protagonisti con i loro mi ricordo…”.
Afferma il regista Massimo Corevi: “Può sembrare nostalgico rispolverare la memoria per rianimare attimi suggestivi del nostro passato, rintracciare persone ‘dimenticate’ o ritrovare barlumi di luce che il trascorrere del tempo ha velato.
Non è solo la nostalgia a spingerci a raccontare i nostri ‘mi ricordo…’ attraverso le tavole di un palcoscenico, ma anche il desiderio di rivivere momenti di spensierata gioventù.
Un cambio di luce, una parola sussurrata e il palco diventa ascolto, la platea diventa scena”.