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Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.

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Resta da capire se con scappellamento a dx o sx. O .....
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come se servisse a qualcosa. . . anzi peggio
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Non appena ci salutano le feste del Natale
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Ecco affacciarsi ovunque
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zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Pisa, 25 gennaio
Al Teatro Nuovo “Il Valore del Silenzio” di Massimo Corevi

13/1/2025 - 12:45

Al Teatro Nuovo di Pisa “Il Valore del Silenzio” di Massimo Corevi con Benedetta Giuntini, Letizia Pardi e Atos Davini
Sabato 25 gennaio alle ore 21
 
Il silenzio non è mai vuoto, è uno spazio di riflessione, ricordo e rivelazione.

Tre sedie in scena, il buio.

Tre personaggi alle prese con la stessa condizione esistenziale.

 

Storie di solitudini, a raccontarle è “Il valore del Silenzio” scritto e diretto da Massimo Corevi che andrà in scena sabato 25 gennaio, alle 21, al Teatro Nuovo di Pisa.


Benedetta Giuntini, Letizia Pardi e Atos Davini – attori cari a Massimo Corevi - sono i tre protagonisti del nuovo lavoro del regista pisano che porta sul palco anche Irene Cannata e Niccolò Di Gaggio, ovvero La Famiglia Danzante.

Tre personaggi diversi per età e condizione sociale, eppure simili nei loro affanni e nelle loro difficoltà.

 

“E non basteranno le parole, la musica e la danza a quietare le loro ansie – queste le parole del regista, presidente dell’Associazione Lungofiume - ma sarà quel momento fatale di silenzio, carico di incanto, a permettere di ascoltarsi”.  


Claudia è Benedetta Giuntini.

È alle prese con l’ennesimo fallimento sentimentale della sua vita.

Un tracollo che scotta più di altri perché concomitante con il giro di boa dei quarant’anni.

È sera quando Claudia rientra a casa e la sua forza di donna sembra vacillare di fronte al doloroso abbandono di colui che lei pensava essere il suo uomo.
 
Pierina è Letizia Pardi.

Ha superato ormai i cinquant’anni, è una donna semplice e disillusa, intrappolata in un ménage familiare stanco e svuotato di slanci e passione.

Un personaggio da commedia dell’arte che invece si svela piano piano come una donna triste, malinconica e sola.

Nel suo silenzio si nasconde una scintilla, la forza di ripartire. 


Gosto è Atos Davini.

Gosto rappresenta silenzio, memoria, attesa… è un'anima silenziosa che sopravvive tra i ricordi sbiaditi e i fantasmi dell'età avanzata in una casa di riposo.

Si riscalda alla luce dell’alba e trema al pensiero di un altro giorno da affrontare.


Biglietti prenotabili su: www.ciaotickets.com/it/biglietti/il-valore-del-silenzio


Commenta Massimo Corevi: “Sono proprio loro, Benedetta Giuntini, Letizia Pardi e Atos Davini a dare spessore e intensità a quello che la drammaturgia indica.

Mi piace sottolineare alcuni tratti significativi dello spettacolo, le parole che descrivono il viaggio attraverso le solitudini: ‘Il sentirsi sola quando i silenzi attraversano la propria esistenza, è davvero assordante.

Ogni sera che rientro in casa, il graffio della solitudine mi stringe il cuore. Ogni cosa al suo posto, tutto a posto ordinatamente: nessuna impronta, nessun rumore.

Niente!

Si! la solitudine è un vizio adorabile, la vera amica fedele’.

 

E ancora: ‘Ma possiamo definirli “rumori”? Sono aliti, sono bisbiglii, sono mormorii che volano qua e là. Ogni tanto un grido.

Ogni tanto uno scalpiccio di piedi nudi sul pavimento. Uno sciacquone… È come se quelle voci e quei lamenti si facessero cullare in un mare quieto, senza onde… E io, a godere di quel silenzio intervallato da tanta bella normalità!’.

 

Infine: ‘Non so dire se si tratta davvero di solitudine.

È una specie di torpore che si insinua piano, piano quando ormai l’età è avanzata. Quando sei diventato vecchio. 

E tu, non hai più voglia di dare ascolto, di farti ascoltare, di articolare parole compiacenti, di assecondare.

Sei distaccato da ciò che ti circonda, indifferente alla mediocrità.

O a quello che tu pensi mediocre.

È una specie di rigetto.

Un desiderio di pace…

Poi, per fortuna, accade qualcosa!’.

 

Accade ne Il Valore del silenzio!”.
 
 

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