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Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.

Poste italiane
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Resta da capire se con scappellamento a dx o sx. O .....
sono borborismi -ndr: borborigmi- mantrici, piu chiaro .....
Elena Schlein:
“Bisogna abbracciare prospetti dinamici .....
come se servisse a qualcosa. . . anzi peggio
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Non appena ci salutano le feste del Natale
lasciando una scia di pandori e dolciumi,
panettoni e e frutta secca a fiumi
Ecco affacciarsi ovunque
zeppole, .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Mario Lavia
Falce e imbarazzo-Il Parlamento europeo condanna la mistificazione storica della Russia, ma il Pd si dissocia

24/1/2025 - 17:58

Falce e imbarazzo-Il Parlamento europeo condanna la mistificazione storica della Russia, ma il Pd si dissocia

Gli eurodeputati del Partito democratico hanno votato contro il divieto di simboli comunisti e nazisti in Europa, disertando addirittura il voto finale

Non si possono confondere falce e martello e svastica nazista: la delegazione del Partito democratico al Parlamento europeo, dissociandosi del gruppo Socialisti e Democratici, ha votato contro il punto della mozione firmata da tutti i gruppi che sostengono la Commissione von der Leyen in cui si «deplora il continuo utilizzo negli spazi pubblici di simboli dei regimi totalitari e chiede di vietare, all’interno dell’Unione, l’uso dei simboli nazisti e comunisti sovietici, così come dei simboli dell’attuale aggressione russa contro l’Ucraina». 

Favorevoli le delegazioni di Fratelli d’Italia e di Forza Italia, mentre il Partito democratico, il Movimento 5 stelle, la Lega (questi due ovviamente per le note posizioni filorusse) e Alleanza verdi sinistra, a eccezione di Ignazio Marino, che ha votato a favore, si sono espressi in maniera contraria. Il documento è ovviamente passato. La delegazione del Partito democratico si è anche assentata dal voto sulla risoluzione finale nel suo complesso, approvata con quattrocentottanta voti a favore, cinquantotto contrari e quarantotto astenuti. 

La risoluzione (“Disinformazione e falsificazione della storia da parte della Russia per giustificare la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina”) è durissima contro le manipolazioni storiche del Cremlino adoperate per giustificare l’aggressione dell’Ucraina. La delegazione del Pd aveva fatto intendere fin da stamani che non avrebbe partecipato al voto perché, pur ribadendo la piena condanna di Putin – era l’opinione – non si riscrive la storia a colpi di maggioranza. E infatti alla fine i dem europei si sono dissociati.

Non ha potuto votare Pina Picierno, ammalata, che però ha fatto sapere che a differenza degli altri dem avrebbe votato a favore: «La risoluzione approvata oggi per la prima volta affronta in modo sistematico il substrato culturale nel quale la propaganda putiniana viene divulgata, tramite una saldatura culturale e politica preoccupante che unisce radici totalitarie e autocrazie.  La scelta del gruppo The Progressives e del Parlamento di sottolineare l’importanza che la propaganda ha in questo conflitto è molto importante perché ricorda come il contrasto alla guerra informativa e ibrida sia un tassello fondamentale per la salvaguardia delle nostre democrazie». Ed ecco la nota di dissenso: «Purtroppo per motivi di salute sono stata assente in questa plenaria, ma il mio voto sarebbe stato ovviamente in linea con quello del gruppo dei socialisti e dei democratici europei».

Il punto dolente è il simbolo della falce e martello che nel documento europeo viene sostanzialmente equiparato alla svastica nazista, e questo per gli europarlamentari dem non è accettabile. Tra gli europarlamentari del Pd è circolata una domanda: «Come facciamo a dire ai nostri circoli di togliere tutti i riferimenti alla falce e martello che in Italia non significano certo l’Urss?». In effetti, alla lettera il divieto del Parlamento europeo dovrebbe essere osservato in ogni sede. L’imbarazzo probabilmente susciterà qualche nuova polemica: che c’entrano la falce e martello con il Partito democratico? Non era nato anche per rompere con una storia anche dal punto di vista simbolico?
Peraltro la mozione molto dettagliatamente converge sulla condanna della Russia che non riconosce «l’imperdonabile ruolo svolto inizialmente dall’Unione sovietica nelle prime fasi della Seconda guerra mondiale, ad esempio con il trattato di non aggressione del 1939 tra la Germania nazista e l’Unione delle repubbliche socialiste sovietiche (Unione sovietica) e i suoi protocolli segreti, comunemente denominato patto Molotov-Ribbentrop del 1939».

Inoltre, «l’attuale regime russo ha strumentalizzato la storia e ha creato un culto della vittoria intorno alla Seconda guerra mondiale al fine di mobilitare ideologicamente i propri cittadini e manipolarli affinché sostengano una guerra di aggressione illegale». Brutto, non approvare tutto questo. Per di più isolandosi  nel gruppo dei Socialisti e Democratici europei.

 









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Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
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Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

12/2/2025 - 0:44

AUTORE:
Massimo

Su ora basta, abbiamo appurato che lettore non sa più che pesci prendere, inutile continuare. Ora la butta sul vernacolo non avendo argomenti validi. Succede quando ci si crede superiori senza avere le basi. Elementare Watson.

12/2/2025 - 0:18

AUTORE:
Lettore

L'ameriani per sconfiggere il nazifascismo dedero-aitonno la Russia colle armi; òra aitano l'Ucraina.
Vedi che i tempi 'ambiano!

12/2/2025 - 0:05

AUTORE:
Piero C.

C'è uno,in Italia, che viene considerato statista e pure bravo. Nel passato quando governava ha venduto ai russi 94 carri Lince Iveco, non strombole, per 25 milioni di euro, nonostante l'embargo. Hanno messo la Z anche su quelli. Domani, era l'ora, sarà in prima pagina su Repubblica.

11/2/2025 - 23:32

AUTORE:
Lettore

...allora lien messi male per davvero i compagni Ivan.
Da soli san fare solo le strombole e le cerbottane?🤡😂🤣
E quindi Sergej Viktorovič Lavrov, Marija Vladimirovna Zacharova, Dmitrij Peskov, Vladimir Vladimirovič Putin il quartetto di rincoglioniti che ogni tre x due minacciano di tirare bombe atomiche sull'occidente ndove hanno ville, barche e figli di stare...ma va la-va la direbbe Ghedini l'avvocato del Berlusconi😂

11/2/2025 - 22:03

AUTORE:
Piero C.

Porto a conoscenza di lettore, e di tutti quelli che ancora non lo sanno, che " quelle macchine invasive e seminatrici di morte ", anche con la Z sopra, sono costruite pure da italianissime aziende italiane e vendute dai nostri governanti. Precedenti e attuali. Senza dimenticare i futuri. Senza lavarsi la coscienza. Questo è.

11/2/2025 - 18:04

AUTORE:
Massimo

Probabilmente tu leggessi in modo approfondito capiresti ciò che non vuoi capire. Il provare a riscrivere la storia è proprio quello che quel documento si riproponeva. Leggi quello che scrive Bettini.


“La falce e il
martello”. Un simbolo che non
era, e non sarà in seguito, solo
dell’Urss né tantomeno solo di
Stalin: piuttosto, nato e cre-
sciuto dall’Ottocento fino a og-
gi, nel corso di grandi battaglie
di progresso, di giustizia, di li-
bertà. Un simbolo, che si è op-
posto alla spietatezza
dell ’accumulazione
capitalista nella sua
fase iniziale; che co-
stringeva, in condizio-
ni insalubri e pericolo-
se, bambini di 10 o 12
anni, a faticare in fab-
brica per 15 ore al gior-
no. Un simbolo che in-
vocava spazi di vita u-
mani per gli ultimi del
m o n d o .
E al q u a l e
hanno creduto in tutta
la loro vita donne e uo-
m i n i c o m e S a n d r o
Pertini, Pietro Nenni,
Giacomo Matteotti,
Nilde Iotti e molti altri
ancora.

11/2/2025 - 16:20

AUTORE:
Lettore

...Allora diciamolo meglio: mal comune mezzo gaudio?
La Storia è piena di errori degli uomini di ciascun tempo, ma provare a riscriverla per giustificare i nostri errori attuali e passati non ci renderà migliori.
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Ed io altrove leggo: Anche Mussolini ha fatto qualcosa di buono (?)
Poi vedevo che dalla DDR comunista rinchiusa da quell'orribile muro fatto nel giugno /61 da Nikita Crusciov la gente lo voleva scavalcare a senso unico e qualcosa voleva dire o no?
Ora vedo che nessuno è invogliato a fuggire dalla Corea del Sud verso la Nord Corea dominata dalla dinastia comunista dei Kim.

Riguardo ai bambini che lavorano ne son testimone: a 12 anni fui un lavoratore effettivo (come un uomo adulto) non potevo certo portare in spalla balle di 100 chili, ma sacchi da 50 e velocemente rispetto a mio padre per far pari.

La storia passata dice che i capitalisti americani aiutarono anche in armi la Russia a vincere la seconda guerra mondiale.
Ora il mondo civile spera sempre nei "cattivissimi capitalisti" che sconfiggano chi mette il segno "Z" su quelle macchine invasive e seminatrici di morti innocenti e cosi spera e crede che tutti i tagliagole di Hamas e compagnia cantante siano cancellati da questa terra.
amen.

11/2/2025 - 15:50

AUTORE:
Red 2

http://www.lavocedelserchio.it/vediarticolo.php?id=45910&page=0&t_a=vedi-articolo-di-goffredo-bettini-dell-8-2-25-pubbicato-sul-fatto-quotidiano

Bastava un "cit"

11/2/2025 - 14:41

AUTORE:
Goffredo

La risoluzione del
Parlamento euro-
p e o a p p r o v a t a
qualche tempo fa a
Strasburgo, che
chiede di vietare
all’interno dell’Unione i sim-
boli nazisti e comunisti sovie-
tici, rende chiaro il balzo all’in -
dietro, culturale e politico,
dell’intera Europa. Non ha a-
vuto, tale decisione, il rilievo
che avrebbe meritato. È lo spi-
rito del tempo, allergico alle i-
dee, ai valori, allo spirito.
Qual è stato il simbolo dei
comunisti sovietici, che sven-
tolò su Berlino nel 1945, san-
cendo la libertà riconquistata
in tutto il mondo? “La falce e il
martello”. Un simbolo che non
era, e non sarà in seguito, solo
dell’Urss né tantomeno solo di
Stalin: piuttosto, nato e cre-
sciuto dall’Ottocento fino a og-
gi, nel corso di grandi battaglie
di progresso, di giustizia, di li-
bertà. Un simbolo, che si è op-
posto alla spietatezza
dell ’accumulazione
capitalista nella sua
fase iniziale; che co-
stringeva, in condizio-
ni insalubri e pericolo-
se, bambini di 10 o 12
anni, a faticare in fab-
brica per 15 ore al gior-
no. Un simbolo che in-
vocava spazi di vita u-
mani per gli ultimi del
m o n d o .
E al q u a l e
hanno creduto in tutta
la loro vita donne e uo-
m i n i c o m e S a n d r o
Pertini, Pietro Nenni,
Giacomo Matteotti,
Nilde Iotti e molti altri
ancora.
Come si può accostarlo alla
svastica hitleriana? Che fu solo
del dittatore tedesco e che ac-
compagnò esclusivamente una
dittatura violenta e folle, una
guerra di aggressione e di con-
quista, l’annientamento ovun-
que fosse del popolo ebraico, lo
scrigno di cultura, scienza e ar-
te più prezioso in Occidente.
Equiparare questi due sim-
boli non è solo un’idiozia poli-
tica, un revisionismo spinto
dalle temperie malefiche
dell’oggi; piuttosto è una dimo-
strazione d’ignoranza e falsifi-
cazione totale della storia. An-
zi, è la cancellazione della sto-
ria in sé. La tabula rasa della
memoria condivisa, del filo di
continuità, seppure sempre
più fragile, che ha dato un sen-
so alla civiltà democratica eu-
ropea. Infine, è un cedimento
imperdonabile di una parte
della sinistra europea. Il Pd è
stato costretto a tenere conto
delle differenze che lo attra-
versano circa i temi della guer-
ra, del giudizio sulle sue cause
e su Putin. Tuttavia non ha se-
guito l’indicazione della mag-
gioranza del gruppo S&D di
votare a favore. Alla fine, ha
deciso di astenersi dal voto
sull’intera risoluzione e di vo-
tare contro sul paragrafo ri-
guardante i simboli. Il Movi-
mento 5 Stelle ha votato con-
tro l’intera risoluzione.
Dolersi di tutto ciò che è ac-
caduto non significa neppure
per un attimo sottacere gli or-
rori e i crimini commessi nei
Paesi del socialismo realizzato;
all’opposto significa prendere
coscienza di quanto essi furono
(nel corso degli anni) in alcuni
Paesi esattamente il contrario,
la negazione vivente, la mes-
sinscena grottesca,
delle attese e delle
speranze, che aveva-
no ispirato i proletari
nella loro lotta di e-
mancipazione. Sotto
l’effigie, appunto,
della “falce e martel-
lo”; raffigurante i lo-
ro strumenti di lavo-
ro e non di violenza e
di morte.
La storia si travisa
perché dà fastidio. Il
conflitto dà fastidio,
come ogni forma di
aporia e di resistenza
che rallenta la veloci-
tà del presente, uni-
formato e levigato, in
continuo movimento seppur
fermo, anzi congelato, nei cuo-
ri e nelle coscienze.
Il cosiddetto “Occidente li-
bero” è in realtà tenuto in pu-
gno da una manciata di mi-
liardari che guidano i nostri
destini. La “democrazia”, che i
Paesi più ricchi vorrebbero e-
sportare in tutto il mondo, è
sempre più svuotata e i citta-
dini sempre più ridotti a sem-
plici consumatori.
Povera Europa, così snerva-
ta e impotente! Attaccata, umi-
liata, sradicata dalla terra sulla
quale è cresciuta. Confusa da
una ventata di destra, che la in-
duce a tagliare essa stessa il ra-
mo su cui si poggia. Peccato che
tanti parlamentari europei,
anche alcuni sinceramente de-
mocratici, non si siano accorti
che il loro assenso a quell’im -
perdonabile equiparazione è
stato offensivo per la “falce e
martello”, ma tragicamente più
grave per il fatto che, maltrat-
tando il simbolo dei proletari,
si è spinto di fatto a prendere
“confidenza” con l’altro simbo-
lo, la “croce uncinata”; che cir-
cola sempre di più nei partiti
nazionalisti ed estremisti delle
istituzioni europee che qualcu-
no, come Giorgia Meloni, vor-
rebbe riportare nel gioco poli-
tico di Bruxelles.
Quando giustamente par-
liamo di una ricerca dell’unità
tra tutte le forze democrati-
che partendo dalle cose con-
crete, tra queste nulla mi ap-
pare più concreto della lotta al
degrado delle coscienze e an-
tropologico che riscrive il pas-
sato, annientandone il senso più profondo.

25/1/2025 - 7:34

AUTORE:
Concreto

Il fascismo e il nazional-socialismo sono stati il prodotto politico dell'occidente.
Allora diciamolo meglio:mal comune mezzo gaudio?
La Storia è piena di errori degli uomini di ciascun tempo, ma provare a riscriverla per giustificare i nostri errori attuali e passati non ci renderà migliori.

25/1/2025 - 0:23

AUTORE:
Massimo

...diceva la mi' nonna, elettore, hai fatto un discorso che c'incastra come il cavolo a merenda. Ti sforzato per questa analisi.

24/1/2025 - 19:34

AUTORE:
E-Lettore

....il Capogruppo PD Brando Bonifei è in minoranza in Europa e Pina Picerno in maggioranza: o attaccaci mpopò un toppino?
E la democrazia bellezza!

24/1/2025 - 18:50

AUTORE:
Bertelli

Quindi è giusto votare una risoluzione del genere ? Un conto è quello che riguarda la Russia, Putin e la loro storia attuale su cui si può concordare e un conto è la storia passata. Perchè mattere tutto sullo stesso piano ? Fra 3 giorni, si ricordi, esattamente 80 anni fa, l' Armata Rossa entrava a Auschwitz togliendo il velo all'infamia nazi/fascista. Più di 20 milioni di russi sono morti nella seconda guerra mondiale. Anche l'Italia ha fatto la sua parte per la Shoah, è bene sempre tenerlo a mente, i fascisti non venivano da Marte erano italianissimi.
Come sono andati a ricarcare il patto russo/tedesco del 1939 allora nella risoluzione dovevano matterci anche il patto italo/germanico che tanti danni fece.
Il simbolo della Falce e Martello ha rappresentato per milioni di persone la speranza di un futuro migliore, di certo non si può mettere sullo stesso piano della svastica, per questo a parer mio chi ha votato contro questa assurdità ha fatto la cosa giusta.
Secondo lor signori, Lavìa compreso, i circoli italiani che espongono il simbolo della Falce e Martello vanno messi fuorilegge. Andateci a toglierli, poi se eventualmente volerete dalla finestra non dite che vi siete fatti male. E' la giusta punizione.