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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

AlterEgo Fiere
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Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
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Massimiliano Angori, Presidente
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Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Antonio Campo-A QUELLE TESTE DI QUIZ che leggono solo i titoli
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di Ylenia Zambito, senatrice
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di Dino Napoli&Kateryna Sadilova
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Uniti per Calci
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di Umberto Mosso
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Non avrei mai voluto vederti così
Ma è inevitabile
Chiudo gli occhi per non guardare
Ma quella livida rigidità
appare scompare riappare
Io ti .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
di Franca Maggiorelli
IN ARABIA SAUDITA, "THE LINE" LA CITTÀ FUTURISTICA CHE SI INAUGURERÀ NEL 2030....

29/1/2025 - 0:35

UN PROGETTO INCREDIBILE,
PROGETTATA DA FUKSAS, UNO DEI PIÙ GRANDI ARCHITETTI DI TUTTI I TEMPI, IN ARABIA SAUDITA, "THE LINE" LA CITTÀ FUTURISTICA CHE SI INAUGURERÀ NEL 2030....


Sarà una città in verticale, incredibile.
Lunga 170 km., larga 200 metri e alta 500. Tridimensionale.
Dalle rive del Mar Rosso, attraverserà il deserto e arriverà alle montagne.
Avrà un rivestimento specchiato da entrambi i lati che le conferirà un aspetto unico al mondo.
Dentro, tutto ciò che si può immaginare in una città futuristica, che costerà oltre un trilione di dollari e sarà controllata da un' intelligenza artificiale..
Una città che ospiterà 9 milioni e mezzo di abitanti, edifici abitativi, uffici, aree mix use, strutture sportive,ricreative,teatri, parchi, impianti sportivi.
Tutto esclusivo con la bellezza di molte cose riprodotte e famose delle nostre Regioni.
Un investimento sui giochi calcistici.
Una piccola porzione del progetto che vedremo nei prossimi anni.
Da noi, il calcio, ha vissuto in serie A, le stagioni migliori, negli anni 80, quando c' erano i Moratti e gli Agnelli, che sapevano i fatti loro. Oggi non è più così...e i risultati, sono evidenti....
Nel mondo, non esiste nulla del genere....la città specchio .
NEOM si chiamerà...Poco dipendente dal petrolio, avrà un proprio sistema giudiziario.
Poi Troiena nel Golfo di Akaba, Oxegon , una struttura galleggiante, giardini pensili, un sistema di trasporto, completamente interrato e tutto si percorrerà in venti minuti, con un treno.
Nessuna macchina, nessun inquinamento. Ampio uso di robot.
70 imprese edili e 10.500 persone italiane al lavoro.La ferrovia e i treni con velocità di 500 km orari.
La consulenza di Renzi che pensa sempre ai cittadini italiani.
Energia rinnovabile. Le persone si muoveranno in tre dimensioni: alto, basso e attraverso.
Creerà 380.000 posti di lavoro, studierà la diversificazione economica e contribuirà con 48 milioni di dollari, al PIL nazionale.
Un aeroporto nel deserto....
Dice Matteo Renzi:" In Arabia Saudita, c'è una LEADERSHIP moderata, riconosce Israele.
Le polemiche non servono,i sauditi, sono gli unici che possono garantire ai palestinesi, lo Stato libero di Palestina."
Si chiedono cosa avrà questo ragazzotto di Rignano di speciale per piacere così tanto all' estero?
Se lo chiedono solo gli sprovveduti
Noi lo sappiamo. È unico al mondo come la città verticale. Vede l' orizzonte...non il dito che indica la luna. Perché non partecipare .....qui, chi lavora, è ben pagato....
Arrivederci amici, a domani! Non molliamo e continuiamo a sognare...
Non vi nascondo che sarei tentata da andarci ad abitare...in un posto così....che deve essere una meraviglia! 





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29/1/2025 - 15:54

AUTORE:
O-Razio

...ma ho conusciutò Sogratte anch'io!
Quando Cresfonte, il babbo di Cefisio di Nodia aveva levato ll'urtimi spinaci nel campo di 'ormata, poi veniva Sogratte, ir pastore di Malaventre a pascolà le peore li e lasciava a mì pà una formetta di 'acio e via.
bona🙋‍♂️

29/1/2025 - 14:49

AUTORE:
Tommaso

“È sapiente solo chi sa di non sapere, non chi s'illude di sapere e ignora così perfino la sua stessa ignoranza.”
Socrate

29/1/2025 - 12:43

AUTORE:
Orazio della Giogina (umarells)

...chi ne dice bene e chi male-male.
Il sig. Tommaso Da-Quì-No non esisteva ancora come critico quando fenno le piramidi, ir Buri Khalifa di 828 metri arto (l'ho mesurato a passi un giorno che pioveva) ...oppuramente quando s'accorseno che rcampanile a Pisa ner milleccento gni veniva gobbo si fermonno, ma poi tironno avanti per la fortuna di centinaia di generazioni passate e future (si spera) nonostante e livornesi che gufano perchè vada a caprioli.
Quando le famillie de' Pazzi e de' Bischeri fenno la Firenze Rinascimentale un sentirono tante sembole (leggasi seghe mentali) de' gufi e maldicenti per hobbies🙋‍♂️🤷‍♀️🤡

29/1/2025 - 11:41

AUTORE:
Tommaso

Calma signora, calma. Freni gli entusiasmi fra un'ode a Renzi e una al futuro saudita che è ancora di là da venire. Se mai verrà.
Non le nascondo che il suo entusiasmo mi ricorda molto quello del ventennio, quando gli italiani ( però allora l'ignoranza la faceva da padrona ) stravedevano per il duce e D'Annunzio.
Sappiamo poi come è finita.
Comunque tanto per riportarla sulla terra, legga anche questo articolo di Qui Finanza scritto da Matteo Runchi a novembre scorso.


Neom naufraga nel deserto, il fallimento della smart city saudita tra ritardi e dimissioni

Il colossale progetto di Neom, la smart city in Arabia Saudita, sta avendo molte più difficoltà del previsto

Il progetto della gigantesca smart city Neom, pensato dalla monarchia Saudita, ha perso uno dei suoi dirigenti più importanti. Il responsabile della costruzione dell’intera città, Nadhmi al-Nasr. Non sono chiari le ragioni di questo addio, dato che al-Nasr guidava il progetto dal 2018 e non si era dimesso nemmeno nei mesi scorsi, quando due importanti manager stranieri avevano abbandonato i loro ruoli in Neom.

Sembra sempre più difficile che l’Arabia saudita sia in grado di portare a compimento questo progetto nei tempi previsti e rispettando le dimensioni inizialmente previste. Questo potrebbe avere effetti anche su realtà italiane che hanno preso in carico alcuni dei lavori di sviluppo urbano e tecnologico di Neom.
Si dimette il direttore di Neom

Lo scorso 13 novembre si è dimesso il responsabile del progetto Neom, Nadhmi al-Nasr, il più importante dirigente dello sviluppo della smart city dell’Arabia Saudita, voluta dal principe e de facto leader del Paese Mohammed bin Salman. Al-Nasr è stato sostituito da Aiman al-Mudaifer, un manager del fondo sovrano saudita, l’ente che gestisce lo sconfinato capitale di investimenti saudita. Questo è però soltanto uno dei molti problemi che Neom sta affrontando a causa di varie difficoltà emerse durante gli inizi del progetto.
Quanto guadagnano i calciatori quando vanno in pensione?
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Anche se non è chiara la ragione per cui al-Nasr abbia abbandonato Neom, i mesi scorsi sono stati complessi a livello dirigenziale per il progetto saudita. Due importanti manager stranieri si sono infatti dimessi da due posizioni fondamentali per lo sviluppo della città. Wayne Borg, a capo del comparto media e soprattutto Antoni Vives, che si occupava di The Line, la parte più iconica di Neom. Si tratta di una città lineare di 170 chilometri che dovrebbe tagliare il deserto al confine con la Giordania, dove sorgerà la smart city.

Nadhmi al-Nasr, ormai ex responsabile di Neom, era già stato criticato in passato per alcuni atteggiamenti che aveva avuto durante la gestione delle fasi iniziali del progetto nei confronti delle voci più scettiche sulla fattibilità della smart city. Andrew Wirth, il primo responsabile del resort di montagna che è la parte meno ambiziosa di Neom, si è dimesso nel 2021 accusando proprio al-Nasr di lasciarsi spesso andare a “denigrazioni e sfuriate altezzose del tutto inappropriate”.
Che cosa sono Neom e The Line

Neom è un progetto di sviluppo urbano futuristico dell’Arabia Saudita che dovrebbe sorgere nella parte settentrionale della costa del Mar Rosso, entro il 2025. Annunciato per la prima volta nel 2017, è stato fortemente voluto da Mohammed bin Salman, principe ereditario saudita e di fatto leader del Paese. La parte principale del progetto avrebbe dovuto essere completata già nel 2020, ma secondo quanto riportato dall’Economist, ancora nel 2022 buona parte dell’area di costruzione era ancora un deserto.

Al centro di Neom c’è il suo progetto più ambizioso: The Line. L’idea è quella di una città lineare, larga 200 metri e lunga 170 chilometri, poco meno della distanza tra Roma e Napoli. Lo sviluppo urbano avrebbe dovuto essere molto compatto e privo di automobili, con qualsiasi servizio disponibile ai cittadini in soli 5 minuti dalla propria abitazione. La compattezza è centrale, dato che molte città saudite soffrono dello sprawling, l’ampliamento delle zone residenziali in aree a bassa densità di popolazione che permettono spostamenti solo in macchina. L’intera città, sulla quale avrebbero dovuto svilupparsi tra centri maggiori, avrebbe dovuto essere sostenibile dal punto di vista ambientale.

Anche se spesso Neom viene identificata con il solo progetto The Line, la città lineare è solo uno dei tre pilastri della smart-city saudita. Sulla costa della regione di Tobuk dovrebbe sorgere Oxagon, la città industriale di Neom. Dotata di un porto commerciale completamente automatico, questa città avrebbe dovuto assumere la forma di un ottagono regolare con metà delle proprie strutture costruite direttamente nel Mar Rosso.

Infine, sulla catena montuosa della regione di Tobuk dovrebbe sorgere Trojena, il più grande resort di montagna della penisola araba che dovrebbe diventare il più grande resort di sci all’aperto della regione. Tolti alcuni tratti futuristici e un enorme lago artificiale, questo progetto risulta essere quello più facilmente realizzabile di tutta Neom.
Le aziende italiane coinvolte nel progetto

Uno degli obiettivi centrali di Neom era attrarre investimenti e interessi esteri. Anche se per quanto riguarda i fondi da altri Paesi il progetto non sembra aver avuto il successo sperato, sono moltissime le aziende che hanno cominciato a prendere ordini e commesse per costruire parti di The Line, dell’Oxagon o di Trojena.

Tra queste c’è anche Webuild, società di costruzioni italiana che ha partecipato all’edificazione del nuovo ponte Morandi di Genova. La commessa è significativa: 5,5 miliardi di dollari in ordini da parte di Neom, circa il 10% degli investimenti totali fino a questo momento. Una situazione preoccupante date le difficoltà di Neom stessa, ma che in realtà, secondo un’analisi di Equita, è meno pericolosa del previsto: “Ad oggi l’esposizione di Webuild a The Line è limitata con l’ordine principale: vale 4,7 miliardi di dollari che riguarda lo sviluppo di Trojena dove considera si concentreranno gli investimenti nel breve dato che sarà l’area che ospiterà i giochi asiatici invernali 2029” riporta un’analisi.

Buona parte delle commesse di Webuild riguardano infatti il lago artificiale del progetto meno ambizioso di Neom, il resort di Trojena. Webuild costruirà infatti tre delle dighe necessarie al riempimento del bacino. Più esposta a The Line invece la situazione di Trevi Finanziaria Industriale, che ha ottenuto, tra fine 2023 e inizio 2024, tre lotti di assegnazione della palificazione delle fondamenta della città lineare. Si tratta comunque di alcuni tra i lavori preliminari di Neom e che quindi hanno più possibilità di essere effettivamente realizzati.

Importante anche il coinvolgimento, più recente, di Sace, società assicurativa controllata dal ministero dell’Economia. Sace ha fornito garanzie su 3 miliardi di dollari in prestiti contratti dall’Arabia Saudita con alcune banche internazionali per la costruzione di Neom. La garanzia è all’80%, e farebbe parte di un piano del Governo di Giorgia Meloni per ampliare le possibilità di inserimento all’interno del progetto della smart-city saudita di altre realtà italiane.