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Un esperienza di crescita di gruppo famiglia grazie a due meravigliosi cucciolotti.

RAFEE, figlia di una galga spagnola abbandonata incinta, salvata da un associazione .Tutti i cuccioli sono stati adottati.

UGO meticcio di una cucciolata abbandonata. Saputo successivamente che insieme ai fratellini è stato protagonista di un servizio TV sui cani abbandonati..

Silvia Salis, candidata sindaca a Genova del centrosinistra: .....
Stellantis agli operai a casa: andate a lavorare in .....
La riforma, assurda, della giustizia, del ministro .....
. . . il termine guerrafondai è stato usato per i .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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da Jessy Taylor
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Cara mamma amica zia donna
sorella compagna nonna
che non porti d'abitudine
il tacco a spillo
ma guardi a fronte alta
il mondo con dignità. . . .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
COMITATO DIFESA ALBERI PISA

COMITATO PER LA DIFESA DI COLTANO
PINI IN POLVERE A COLTANO: SEI ETTARI DI PINETA ABBATTUTI, E NON SI SA PERCHE’. CHE FINE FA IL CIPPATO?

7/2/2025 - 17:31


COMITATO DIFESA ALBERI PISA

COMITATO PER LA DIFESA DI COLTANO

 

PINI IN POLVERE A COLTANO: SEI ETTARI DI PINETA ABBATTUTI, E NON SI SA PERCHE’. CHE FINE FA IL CIPPATO?

Che succede a Coltano? Sulla via dell’Idrovora davanti al campo nomadi e per una estensione di circa 6 ettari da più di una settimana si sta abbattendo una pineta. Pini settantenni se non centenari, forse anche qualche quercia, ridotti in cippato. Come se non bastasse, tir, ruspe e ruote cingolate di enormi macchinari hanno massacrato il terreno umido e straziato, laddove c’era, la vegetazione di rinnovo.

Di che si tratta di preciso, e come mai non si riesce ad avere informazioni chiare? Nulla è stato comunicato alla cittadinanza, e si lavora a tutto spiano anche in ore notturne illuminando a giorno quel che resta del bosco, con ulteriore danno alla fauna. Perché tutta questa fretta? E che fine farà tutto il cippato proveniente da un bosco del Parco?

“Taglio per utilizzazione boschiva” recita il cartello di cantiere; viene riportata la delibera con cui il Parco autorizza i tagli, e si apprende che il terreno è dell’Università di Pisa. Dal momento che la gestione dell’area compete al Centro avanzi, abbiamo contattato il suo Direttore prof. Angelo Canale. Il quale cortesemente ci ha risposto diffondendosi sulle caratteristiche dei tagli per diradamento e sulla necessità di manutenzione dei boschi anche attraverso l’abbattimento di piante a fine ciclo di vita, per evitare pericoli ai fruitori.

Per la pericolosità, però, le piante in questione almeno nella stragrande maggioranza apparivano ben vegete e tutt’altro che pericolanti o prossime a stramazzare; sul fronte del rinnovo, ci sembra che con questo intervento, invece di far posto a giovani virgulti in crescita, si sia ghigliottinato tutto quello che c’era. Del resto, il cartello non parla né di diradamenti né di manutenzione, ma di “utilizzazione”. Pini bellissimi in polvere. Inoltre, anche se non siamo in periodo conclamato di nidificazione, sono stati eseguiti monitoraggi per escludere la presenza di nidi o ricoveri per un’ampia varietà di mammiferi? Nelle cavità degli alberi svernano i pipistrelli, specie protetta, e non è simpatico macinarli. 

Per quanto riguarda il diradamento, necessario per favorire la crescita e la ricrescita, ci chiediamo se siano state effettuati verifiche e monitoraggi per assicurarsi che sia già in atto una rigenerazione naturale delle specie che si intende favorire. In caso contrario, si potrebbe rischiare di favorire la crescita di specie pioniere o alloctone, solitamente ostacolate dall'ombreggiamento. Il piano di gestione parla chiaramente di tagli di maturità su superfici che non superino l’ettaro, mentre qui si stanno attuando tagli di oltre 3 ettari! Anche gli alberi adiacenti alla strada non possono essere eliminati se non se ne documenta l’instabilità, dato che il codice della strada non è retroattivo.

In realtà, secondo informazioni provenienti dallo stesso parco, sembra che nell’area fosse in atto una rinnovazione abbondante di pino domestico, che, lasciata a se stessa, avrebbe costituito in poco tempo una nuova pineta.

Cosa succederà ora dopo i ripetuti transiti di tir e cingolati? Le immagini danno il senso di un disastro ambientale con alberi rasi al suolo, ed è impensabile che si tratti di tagli di maturità per favorire l’ingresso della luce. Non ci è neanche chiaro se l’operazione sia collegata alla presenza di cocciniglia tartaruga, sulla gestione della quale ci sono peraltro opinioni diverse.

Insomma, qualcuno vuol dire qualcosa ai coltanesi e ai cittadini? I boschi sono un bene comune. 

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7/2/2025 - 17:48

AUTORE:
BdB ex contadino/vivaista - Cittadino del Parco

...come fossero girasoli, spighe di grano o addirittura sagginali di granturco.
Il povero granturco tagliato a metà sagginale per poi dividere le pannocchie dai cornocchi per estrarre i grani del granturco per darli addirittura ai polli o peggio ancora macinarli per farne polenta che poi fatta a pallette, condita bene e mangiata in sovrabbondanza fa male al fegato e fa venire la cacarella...
...obbrobrio poi pensare che quei bei campi di girasoli che così tante foto gli vengon fatte e poi anche loro "ghigliottinati" come fossero grano maturo?!?

Inoltre "san pino" ha dei santi, molti santi in paradiso che lo proteggono.
L'intera macchia della bandita Salviati è stata seminata a pino pinea.
Mio padre ed altri contadini venivano convocati allo scrittoio della fattoria per l'assegnazione gratuita delle notti da passare ad "abbadare" i cinghiali che non entrassero nei quadrati a rovistare con il muso i pinoli seminati e menomale che un pinolo in 10 giorni e se piove gli basta una settimana per uscire dal guscio e si badi bene che i pinoli nascono tutti e muoiono regolarmente TUTTI in estate all'ombra del vecchio pino (succede come in politica; l'ombra del vecchio fa morire i virgulti sempre; ammenochè non si uccida il padre come dicono gli psichiatri.
Si veda sui lati Via del Mare verso Marina di Vecchiano; intere pioppete arrivate a maturazione industriale per la carta vengono "ghigliottinate" e NESSUNO piange o rimpiange le pioppete (?) e siccome l'industria della raccolta differenziata per la carta funziona e poi di giornali cartacei ne vien stampati di meno causa Wueb, quel terreno viene riportato a sementa di grano e l'importante è che quella terra non ospiti le varie Ikea e enormi impianti di pannelli solari e palazzine varie in terra buonissima per qualsiasi seminativo; siano essi: di pino pinea, viti di sassicaia, cabernet e teroldego come agli inizi del /900 e/o granturco e grano.
....dissero: non rivedremo mai più il Viale dei Tigli come ora; infatti se non veniva rinnovata l'alberatura si vedeva un viale sdentato con fischiotti di tigli in mezzo che mai avrebbero raggiunto i vecchi simili.
Così le pinete se rinnovate, diradate, potate le rivedremo altrimenti si vedranno grandi estensioni di stipa rovi e brentoli meno "attraenti" per l'occhio umano.
Per avere pinoli, tavoloni ed anche cippato per energia verde, non succederà annualmente come il grano e il granturco ma nel 2075 ed oltre.
Nel te.po siamo passati dal " ghiraio" colui che avvelenata i ghirigori che si nutrivano delle giovani pine ai protettori del ghiro ed ai ristori statali del danno del ghiro che nidifica nei buchi del pino fatti dal picchio.
salute