Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Sabato 22 marzo alle 17.00, presso la sede di MdS Editore si terrà un importante evento, la presentazione di “Il coraggio tra i fiori di ortica”, romanzo di esordio di Alessandra Favati.
Un’opera intensa e profonda che racconta l’infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
L’autrice dialogherà con Sara Ferraioli, in un incontro che accompagnerà i lettori attraverso le pagine di una storia di coraggio, amicizia e resilienza, con una scrittura che lascia il segno e invita a guardare il mondo dell’infanzia con occhi diversi, efficacemente espressa dalle letture di Daniela Bertini.
Il libro
Il coraggio tra i fiori di ortica è un viaggio emozionante tra le dinamiche di un piccolo mondo di provincia, popolato da bambini che scoprono presto che l’ingenuità dell’infanzia può essere spezzata dal peso dei segreti degli adulti.
La protagonista e il suo gruppo di amici si rifugiano nel loro spazio segreto, dove possono sognare e proteggersi, ma anche imparare a fronteggiare ciò che li spaventa.
Con una narrazione delicata e intensa, Alessandra Favati esplora il confine tra innocenza e consapevolezza, tra paura e forza, tra ciò che si perde e ciò che si impara crescendo.
Un romanzo che non si limita a raccontare l’infanzia, ma che diventa un inno alla capacità di trovare luce anche nei momenti più difficili.
Per l'eccezionalità dell'evento, abbiamo voluto anticipare la presentazione del libro con un incontro con l'autrice, per esplorare meglio le motivazioni ed i sentimenti che l'hanno portata a scrivere un testo fortemente sentito nelle sue profondità psicologiche e comportamentali, e riportiamo le sue risposte:
Il tuo libro affronta tematiche profonde e complesse. Qual' è stata la scintilla che ti ha portato a scrivere questa storia?
Nell'affrontare con una persona un argomento delicato quale quello trattato nel romanzo ho avuto la consapevolezza di aver superato una esperienza simile durante la mia adolescenza ed era arrivato il momento di metterla nero su bianco, ho sentito forte la necessità di condividere il mio percorso durato molti anni.
I personaggi del tuo libro hanno un'intensa profondità psicologica. Come li hai costruiti? Ti sei ispirata a persone reali o sono frutto di pura immaginazione?
Entrambe le cose, per descrivere tale esperienza ho dovuto prima di tutto abbattere le struttureaffettive che si formano crescendo: i genitori ci amano così come tutto il resto della nostra famiglia, gli amici ci ascoltano e ci comprendono, la scuola è il posto dove altre persone si prenderanno cura di noi.
I bambini almeno fino ai dieci anni danno tutto questo per certo , quando un evento frantumatali affetti è molto difficile da comprendere.
Come ho scritto nel libro succede proprio così: non si trovano le parole.
Avendo affrontato il problema in una età diversa, sono tornata all'origine affinché le emozioni fossero più nitide.
I bambini sono le varie sfumature di esse, sono emozioni che prendono forma.
L'ambientazione gioca un ruolo importante nel racconto.
Quanto è stato fondamentale per te il luogo in cui si svolge la storia e come lo hai scelto?
Per me, prima di scrivere avevo bisogno di trovare un posto che ritenevo sicuro, esattamente come fu riuscire ad aprirmi alle mie prime sedute di analisi.
Ricordo che la prima volta non entrai ma rimasi sul marciapiede con una bibita in mano, poi andò meglio.
Io sono veramente cresciuta in una corte e ricordo come trovandomi con gli amichetti sopperivo con la loro vicinanza alla mancanza di attenzioni all'interno della mia famiglia.
Ritenevo la corte un luogo quasi magico capace di assorbire i miei disagi.
Hai scelto di pubblicare con MdS Editore. Cosa ti ha spinto a intraprendere questo percorso con loro?
In primis io scrittrice ho affidato la mia storia alle parole, è un po' come dare vita ad una creatura, ho impiegato molto tempo, dopo ne dovevo avere cura.
In MdS Editore, nella persona di Sara Ferraioli e nei componenti il gruppo di lettura ho sentito che potevo condividerla e ne ho avuto conferma già dai primi incontri.
Ci sono messaggi o riflessioni che speri i lettori colgano particolarmente leggendo il tuo libro?
Spero provino la stessa identica riflessione che ho provato io quando parlando con chi non aveva affrontato il problema ho capito che questo aveva condizionato la sua vita.
E' realmente difficile trovare le parole ma peggio è se rimaniamo muti.
So quanto sia doloroso tutto il processo di elaborazione ma so che è possibile farlo un passo alla volta.
Bé, io apro la mia porta al dialogo...
Durante il processo di scrittura, hai incontrato delle difficoltà particolari? Se sì, come le hai superate?
La difficoltà maggiore è stata rendere vive le emozioni usando parole soffici, che fossero capaci di arrivare al lettore e prenderlo per mano, portarlo nella corte, fargli sentire la polvere e la complicità insomma l'accoglienza nel gruppo dove anche lui avrebbe potuto essere protagonista e raccontare la sua storia.
In realtà credevo di aver fatto un buon lavoro, ma Sara Ferraioli e Sandro Tomasello mi hanno aiutato moltissimo, scrivere non è facile, l'emozione gioca il suo ruolo, ebbene mi sono affidata a loro consapevole della loro esperienza e della forte empatia che si è creata tra noi e la mia creatura è cresciuta ed oggi eccola qui.
Fin dal 2018 MdS Editore ha sviluppato una filosofia di offerta dei libri, definita "Libri al buio", poi utilizzata anche da altri, in cui si è cercato di introdurre un gioco di seduzione da parte del libro non attraverso la parte grafica (la copertina), bensì attraverso tre parole per definire il contenuto, creando un'attrazione diversa.
Se dovessi descrivere il tuo libro in tre parole, quali sceglieresti e perché?
Sceglierei : sensibile autentico sincero.
Sarò sempre autentica con i miei lettori, anche se non sarà semplice sarò sincera ma mai mancherò di essere sensibile alle loro emozioni .
Un evento da non perdere, sabato 22, dedicato a tutti coloro che amano la letteratura capace di emozionare e lasciare il segno.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.