Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Cosa le viene in mente 55 anni dopo di Italia-Germania 4-3?
«Il gol di Schnellinger segnato per caso, io che batto la testa sul palo dopo il gol preso per colpa mia, la finta che sbilancia Maier, l’abbraccio di Riva.
E quella palla che sembrava non voler entrare mai ma che mi tolse un peso dal cuore». C’erano 30 milioni di italiani quella notte davanti alla tv.«Una partita così non si ripeterà mai più.
È un pezzo unico di storia del calcio, è un romanzo più che una partita. E poi un gol come quello che ho fatto oggi è impossibile da realizzare». E perché mai?
«Perché oggi cominciano il gioco andando indietro invece che avanti. Con la costruzione dal basso Facchetti invece di lanciare Boninsegna sulla fascia avrebbe passato ad Albertosi».
Rivera al Corriere della sera