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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Lo Statuto dei lavoratori ( legge 300) fu approvato .....
Speriamo che succeda come per il referendum sulla preferenza .....
. . . le chiacchiere le porta via il vento e le biciclette .....
Due lavoratori, stessi turni, stesso mare, stessa .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com

continuiamo la pubblicazione degli scritti che ci arrivano sulla maternità.

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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Lentamente, gradatamente
mi affiorano i ricordi.
La tua testimonianza,
mamma carissima,
e non la donna
cinica e prepotente
ormai assente
e così .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
di Mario Lavia
A Dio piacendo - Il Conclave è un mistero troppo complesso per essere maneggiato dalla politica

29/4/2025 - 12:50

A Dio piacendo - Il Conclave è un mistero troppo complesso per essere maneggiato dalla politica

Il prossimo Papa sarà eletto senza ingerenze politiche, come è ovvio che sia e nonostante le surreali polemiche della destra e della sinistra italiane. Questa volta c’è anche debolezza strutturale della Chiesa a proteggere i cardinali da spinte esterne

L’elezione del successore di Papa Bergoglio avrà grandissime conseguenze sul piano della geopolitica mondiale, com’è sempre stato nella storia, e a maggior ragione, in una fase particolarmente convulsa e drammatica come l’attuale. In questo senso è normale che i governanti del mondo s’informino e cerchino non tanto di giocare un ruolo attivo in favore di questo o di quello, quanto di capire quali potranno essere i rischi, dal loro punto di vista, connessi alla decisione che i cardinali, in Conclave dal 7 maggio, potrebbero prendere in un paio di giorni. 

Per cui risulta del tutto pretestuosa la polemica contro Emmanuel Macron che ha incontrato alcuni cardinali francesi. Il presidente francese a chi avrebbe dovuto chiedere notizie? Come al solito la destra italiana, che lo odia, fa girare il sospetto di una qualche pressione dell’inquilino dell’Eliseo, come se Macron fosse il Francisco Franco che chiamò i cardinali spagnoli per intimargli: «Tutti, ma non Montini»: che ovviamente poi fu eletto. Non funzionava allora, figuriamoci oggi.

Anche il governo italiano ha i suoi bei contatti: e non c’è nulla di strano, tanto più visto il fatto che tra i papabili ci sono diversi italiani. Non sembra per fortuna che la destra parteggi per qualcuno in particolare, semmai suona un po’ puerile il tifo di una bella parte della sinistra per una soluzione non di compromesso. 

Ma la cosa da tenere a mente è che forse mai come questa volta la politica resterà fuori dalla Sistina. Perché troppo complesso è il compito che i cardinali dovranno svolgere soprattutto in relazione alle conseguenze dottrinali della loro decisione, tale dunque da sfuggire alle tradizionali (e banali) classificazioni politiche tra progressisti e conservatori. 

L’impressione dunque è che tale complessità renda velleitario ogni tentativo di interferenza della politica in un ambito sempre meno capito dalla politica stessa. Paradossalmente si potrebbe dire che la debolezza della Chiesa le torna utile nel senso che la mette al riparo da possibili manovre esterne a essa. 
Questo non significa certo indifferenza da parte della politica. Ma non sembra l’ora di bracci di ferro, quelli che la politica adora. Semmai la delicatezza del momento storico, per la Chiesa e per il mondo, sembrerebbe spingere per un esito molto meno rivoluzionario delle tre ultime elezioni, ciascuna a suo modo. Ed è probabile che la politica, senza minimamente affacciarsi sotto il grande affresco michelangiolesco che domina la Sistina, non sia contraria, tutto sommato, a una scelta in qualche modo di compromesso.

 









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