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Manca un mese alla scadenza del concorso internazionale “Equilibri”, promosso da MdS Editore con il sostegno del Parco Naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, di Unicoop Firenze e dell’Associazione Culturale La Voce del Serchio, in un progetto che unisce cultura, territorio e riflessione sociale.
C’è tempo fino al 10 luglio 2025 per partecipare alla seconda edizione del concorso artistico e letterario Equilibri, promosso da MdS Editore, realtà indipendente da sempre attenta alla valorizzazione dei nuovi linguaggi espressivi.

Perché questa è finita o finirà a salsa di pomodoro .....
Direttore: ma un lo avevi visto che era una pistola .....
Chiedo per un amico: chi è l’aggressore e chi è .....
di Serenella Bettin Fatto Quotidiano

Sono abili. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Pubblichiamo l’ultimo articolo arrivato in redazione sul tema: donne e cibo.

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Pubblichiamo uno per volta gli articoli che ci avete mandato sul tema "donne e cibo"

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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Visti da vicino...
di Valdo Mori
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Palestina-Gaza
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Qualcuno mi guarda e mi dice:
Cos'è che ti rende felice?
Io ci penso un attimo su
e poi rispondo
alla solita domanda:
quello che non mi rende infelice!
Soprattutto .....
Buongiorno,
guardiamo se scrivendo qualcosa anche qui, oltre che averlo fatto su PisaToday, qualcosa si possa muovere.

Alla c. a Resp. Servizio .....
di Alberto Bianchi
Archivio Chiesa Diritti In evidenza Lavoro Politica Welfare
Leone XIV, la sinistra e il lavoro

19/5/2025 - 9:16

Archivio Chiesa Diritti In evidenza Lavoro Politica Welfare
Leone XIV, la sinistra e il lavoro
 
Nei giorni in cui il nuovo Pontefice della Chiesa cattolica, Robert Francis Prevost, imponendo a se stesso il nome di Leone, richiamava alla memoria e all’attenzione dei fedeli e dei non credenti quel Leone XIII autore dell’Enciclica “Rerum novarum” – pilastro della dottrina sociale della Chiesa e dell’apertura di quest’ultima alla rivoluzione nella società industriale moderna a cavallo tra i secoli XIX e XX, in particolare nel mondo del lavoro e dell’imprese – allo stesso tempo in Italia si apriva la campagna di mobilitazione di alcuni settori sindacali e della sinistra più massimalista per i referendum del 8 e 9 giugno prossimi. Com’è noto, tre dei cinque referendum attengono a questioni delicate delle relazioni tra lavoratori e datori di lavoro.
Papa Leone XIV ha spiegato poi ai confratelli cardinali che, come l’enciclica “Rerum novarum” affrontò le sfide della prima rivoluzione industriale, così ora la Chiesa deve rispondere alle trasformazioni portate dalla rivoluzione dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie alla nostra età contemporanea, mantenendo saldi i principi di giustizia, dignità umana e del lavoro. Un’impostazione di ampio respiro, dunque, articolata e complessa quella espressa da Leone XIV, ma proprio per questo intenzionata ad affrontare una realtà che vede da tempo tumultuosamente modificarsi figure professionali, diritti, condizioni e tutele salariali e normative dei lavoratori.
Nello stesso tempo, una parte del sindacato e della sinistra italiana sembrano impegnati in una battaglia di retroguardia e di corto respiro, rivolta più al passato che al presente, su questioni del mondo del lavoro. Insomma, in un contesto di incertezza economica globale, anziché concentrarsi su misure d’innovazione della produzione ed aumento della produttività, di riforma e rilancio della contrattazione articolata in rapporto agli impatti innovativi innescati dalla terza rivoluzione industriale dell’AI, parte del sindacato e della sinistra si stanno imbarcando, con il sostegno per il sì ai tre quesiti referendari sulle tematiche del lavoro, in una asfittica abrogazione ed anacronistica revisione all’indietro della normativa del lavoro interna all’Italia, in cui si esaurirebbero gli effetti dei referendum. Che distanza di prospettiva, di percezione e di azione con l’impostazione che sembra voler imboccare una parte del mondo ecclesiale cattolico con il richiamo di Papa Leone XIV alla complessità delle sfide portate dalla modernità e dalla rivoluzione globale dell’AI agli uomini e alle donne, ai lavoratori e alle lavoratrici del nostro tempo!
Da qui una conseguenza ed una constatazione. La conseguenza è che i vari Landini, Schlein, Fratoianni e Conte spingano la sinistra italiana all’incomunicabilità con quel che sta cominciando a cambiare in meglio nel mondo cattolico, ecclesiastico e del laicato, a seguito del nuovo magistero petrino di Leone XIV.
La constatazione è che i medesimi Landini, Schlein, Fratoianni e Conte forse non abbiano altro interesse – con i quesiti dei referendum inerenti il mondo del lavoro – che andare ad una risoluzione di conti, tutta politica ed interna alla sinistra, con i riformisti che molto e di positivo hanno dato all’Italia in passato e vogliono continuare a dare anche adesso per costruire una sinistra di governo. Meloni ed il centro destra ringraziano il fronte dei referendari.



Alberto Bianchi
Sessantacinquenne, romano, studi classici, lavora presso Direzione Trenitalia spa, gruppo Fs italiane. Sin da giovane, militante della sinistra: prima nelle fila della Federazione Italiana Giovanile Comunista (FIGC), poi nel PCI (componente migliorista), fino allo scioglimento del partito. Successivamente ha aderito al PDS, poi DS. Attualmente è socio ordinario di Libertà Eguale.








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Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
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25/5/2025 - 17:36

AUTORE:
Tommaso

Il nostro e-lettore, furbetto furbetto la butta sul populista. Ma non ne era un nemico ? Boh, mi sarò confuso. Comunque Landini ha uno stipendio di poco più di 4 mila euro, come un qualunque dirigente di medio/alto livello. Camusso ha, come tutti i parlamentari eletti, lo stipendio previsto dalla legge vigente. Veniamo ai contratti da 5 euro, come quelli dei vigilantes, di cui si parla. Firmati anche da Cisl e Uil sia chiaro. L'ultimo contratto firmato per questa categoria di lavoratori risale al 2015, quello nuovo è stato firmato nel 2024 con decorrenza 1 giugno 2023 e scadenza al 31/12/2026. E' vero, alcuni in questa categoria hanno una paga oraria di 5 euro, sono quelli che operano nel ruolo amministrativo. Per chi opera nei ruoli tecnico operativi le paghe orarie salgono fino ad 8 euro e nei casi più critici fino a 14 euro. Classico caso dove il reddito minimo di 9 euro ci starebbe " a fagiolo ". Non fosse per questo governo e per alcune forze diciamo così, amorfe, contrarie. Comunque c'è anche da dire che nel nuovo contratto è stata inserita la 14 ° mensilità, fino ad ora non prevista, l'aumento di paga per il lavoro festivo, la turnazione 5 gg + 2 o 6 gg + 1 con meno ore giornaliere. Ferie estive concordate e altre cosette. Queste sarebbero state le risposte di Landini o di altri dirigenti se solo li avessero fatti esprimere. Ci sono video su you tube, che hanno dato vita allo " scandalo ", tagliati proprio ad arte. Rete 4 e Rai2 se non erro. Comunque tiremm innanz...
Buona serata.

19/5/2025 - 20:44

AUTORE:
E-Lettore

....sol perchè con i se non si fa la storia.
Se vinceranno i SI!?!, sarà solo una rivicita della minoranza PD (i cosiddetti civatiani - Civati, Schlein e pochi altri, poi staccandosi dal PD dettero vita a "Possiamo" che votarono contro il "giobatte" la legge sul lavoro voluta dal 93% dei dirigenti nazionali PD e votata dalla maggioranza dei parlamentari del governo Renzi/Alfano.
Quindi è/sarebbe una rivincita degli anti renziani a rifarsi da Landini, Conte e... Schlein che si è accodata dopo che aveva dato la possibilità di voto di coscienza ai propri iscritti.

Ed il governo? il governo non ucciderà mai la gallina che gli fa uova d'oro.
Con Renzi, Gentiloni, Draghi e l'attuale PdC protempore l'Italia ha avuto la massima occupazione possibile, quindi.

...ma dice che le paghe son basse; non tutte però! quelle di Camusso e di Landini non risultano basse e poi invece di andare il pensione si garantiscono così "fando" un posto di deputato e/o senatore, non prima però di aver firmato dei contratti da 5 (cinque) euro l'ora: vero Maurizio!?

19/5/2025 - 16:06

AUTORE:
Tommaso

Da come si esprime, sig. Bianchi, si capisce che il suo messaggio è destinato a una ristretta cerchia di persone. Persone di un ceto medio alto, che dei problemi che asfissiano il resto della popolazione se ne fregano o, nella migliore delle ipotesi, ne sanno poco o nulla. Già il rifarsi alla mitologia del riformismo, stagione mai sbocciata pienamente, e meno male, fa pensare ad un discorso per pochi, teso a salvaguardare un certo tipo di classi sociali, molto affini con il potere, destra o sinistra in questo caso non fa differenza. L'importante, molto gattopardescamente, è che per cambiare nulla cambi. Di qui il mescolare la dottrina presunta della chiesa, espressa dal nuovo Papa, magari aspetterei del tempo prima di infilarmi in nozioni teologiche sempre un po' fumose, con i 5 referendum prossimi a venire. Sta proprio qui il " busillis" del discorso. Se
i referendum dovessero avere successo si può cominciare a veder di cambiare il destino di tante troppe persone, viceversa ci sarà un redde rationem interno ad un mondo al di sopra dei Più.
Buona serata