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Manca un mese alla scadenza del concorso internazionale “Equilibri”, promosso da MdS Editore con il sostegno del Parco Naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, di Unicoop Firenze e dell’Associazione Culturale La Voce del Serchio, in un progetto che unisce cultura, territorio e riflessione sociale.
C’è tempo fino al 10 luglio 2025 per partecipare alla seconda edizione del concorso artistico e letterario Equilibri, promosso da MdS Editore, realtà indipendente da sempre attenta alla valorizzazione dei nuovi linguaggi espressivi.

Perché è prevista la sua partecipazione alla manifestazione .....
. . . a dare di balta alla svelta il passo è breve. .....
Possibile che nessuna istituzione Italiana, presidente .....
Notiziola di prima mattina : ai nostri guerrafondai .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Visti da vicino...
di Valdo Mori
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Arriva piano piano
Si annuncia da lontano
Brontola il cielo
mentre scaccia il sereno
Nuvole arruffate
grigie biancastre
galoppano sostano
si abbracciano
si .....
Buongiorno,
guardiamo se scrivendo qualcosa anche qui, oltre che averlo fatto su PisaToday, qualcosa si possa muovere.

Alla c. a Resp. Servizio .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Donne cibo e storia

9/6/2025 - 11:34


"Ho scelto di fare la cuoca di professione, e da anni gestisco con passione una rosticceria tutta mia. Devo dire che l'esperienza, dai tempi del diploma ventiquattro anni fa, è stata intensa e impegnativa. Il settore è in continua evoluzione, e i gusti dei clienti, così come i piatti che propongo, sono cambiati molto nel tempo. Da sempre, sono affascinata dalla storia del cibo e dalla sua complessità, e la nutrizione è un tema che mi incuriosisce profondamente. Condivido quindi volentieri il mio pensiero."


Fin dai testi sacri, il cibo è stato intrecciato a una narrazione di potere e controllo, e le donne hanno spesso occupato il centro di questa dinamica. La storia di Eva, sedotta dal frutto proibito, incarna l'idea che il piacere, in particolare quello legato al cibo, sia una debolezza femminile, un cedimento alla tentazione che conduce alla "caduta". Questa narrazione ha radicato la convinzione che le donne dovessero costantemente monitorare e reprimere i propri desideri, compresi quelli alimentari. L'abbondanza e l'opulenza, tradizionalmente associate alle donne, sono state spesso guardate con sospetto, viste come manifestazioni di indulgenza e mancanza di autocontrollo. Questa visione moralizzatrice ha contribuito a plasmare un'immagine della donna come essere tentatore, da controllare e disciplinare.


In risposta a questa stigmatizzazione, la storia è piena di figure femminili che hanno cercato la purificazione e la trascendenza attraverso l'astinenza e la privazione. Monache, sante e mistiche, attraverso il digiuno e la rinuncia al cibo, cercavano di "domare" i desideri carnali e avvicinarsi a Dio. In questo contesto, il corpo femminile diventava un campo di battaglia, un luogo in cui la lotta tra spirito e materia si manifestava attraverso il controllo dell'alimentazione. La rinuncia al cibo, lungi dall'essere un gesto di libertà, diventava uno strumento di controllo del corpo e della sessualità, spesso in risposta alle aspettative sociali e religiose.


Oggi, questa dinamica si perpetua in forme nuove e insidiose. L'ossessione per la magrezza, alimentata da modelli estetici irraggiungibili e dalla costante pressione sociale, crea un ambiente in cui le donne sono costrette a confrontarsi con un ideale di bellezza che richiede sacrifici e privazioni. Dalle diete restrittive ai disturbi alimentari, dalla costante preoccupazione per il peso al senso di colpa legato al cibo, la relazione delle donne con l'alimentazione è spesso segnata da ansia e insicurezza. Questa spirale dannosa è un'espressione di un'ansia profonda legata all'immagine di sé e al giudizio altrui, perpetuando un ciclo di controllo e auto-negazione.


È fondamentale riconoscere come la storia abbia costruito un rapporto distorto tra le donne e il cibo. Oggi, è necessario decostruire queste narrazioni, promuovendo una visione più inclusiva e liberatoria. Questo implica:

 


Riconoscere il diritto al piacere: Il cibo è fonte di piacere e nutrimento, e le donne hanno il diritto di godere appieno di entrambi.     


Combattere gli stereotipi di genere: Rifiutare l'idea che l'abbondanza e l'appetito siano incompatibili con la femminilità.

 


Promuovere l'accettazione del corpo: Celebrare la diversità dei corpi e liberarsi dagli ideali di bellezza irraggiungibili.

 


Educare alla consapevolezza alimentare: Insegnare l'importanza di un rapporto sano con il cibo, basato sull'ascolto del proprio corpo e sulla libertà di scelta.


Supportare l'autodeterminazione: Incoraggiare le donne a definire la propria relazione con il cibo, senza sentirsi giudicate o controllate.

 

 


Solo attraverso un'analisi critica del passato e un impegno per un futuro più equo, potremo liberare le donne dalla sottomissione del cibo e permettere loro di vivere una vita piena e appagante.

 

 

Irene Bachi



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11/6/2025 - 20:10

AUTORE:
AUTRICE Matilde Baroni

Ora grazie alla testimonianza di Irene lo sguardo non è più focalizzato solo su noi donne affamate consumatrici più o meno pentite di cibi e leccornie ma si è allargato a tutto campo anche alle esperienze delle donne che, come Irene, hanno fatto della ristorazione il proprio lavoro che è un'arte e forse una vocazione. Così ora potremo indagare cosa mangiano le donne in trattoria, con chi vanno a mangiare, come si comportano, quali piatti prediligono... .Insomma, vedremo se esiste un modo femminile di ordinare, scegliere, mangiare fuori casa. E poi il bere....cosa beviamo noi donne in pubblico lontane da occhi giudicanti? Chi ha una pasticceria sua, una propria gelateria ci aiuti ad arricchire il panorama gastronomico di queste parti e, anche se per etica non possiamo fare pubblicità puntuale, vedrete che troveremo il modo di individuare i posti giusti dove donne ci accoglieranno per nutrirci stando lì bene insieme. Alla prossima. Cin Cin