L’ANTISEMITISMO  DELLA “BRAVA  GENTE”. 

Marco Carrai è un imprenditore noto a tutti per la sua spiccata sensibilità sociale. Una dote che in altri tempi gli sarebbe stata ricambiata col rispetto degli onesti, ma che in questi  eccita solo la morbosità distruttiva dei mediocri.

Il suo impegno civile, e le sue indiscusse capacità amministrative, lo hanno portato, due anni fa, ad essere nominato presidente dell’Ospedale Meyer di Firenze, la sua città, un centro di eccellenza pediatrica nel mondo. Una scelta che premia, come non spesso nelle istituzioni pubbliche, competenza e civismo.

Ora il M5S in Consiglio Regionale della Toscana chiede che Carrai sia rimosso da quell’incarico perché è console onorario di Israele. Inutile riferire sulle motivazioni di questo scempio della ragione prima ancora che del rispetto delle Istituzioni pubbliche, perché immaginabili vista la provenienza.

Tra l’altro Carrai, un cristiano, è stato tra i fiorentini che si sono battuti per la costruzione in città della moschea, osteggiata dalla destra, che anche da presidente del Meyer ha promosso l’accoglienza nell’ospedale dei piccoli palestinesi colpiti dalla guerra.

Dunque si tratta di uno di quegli uomini che nell’attuale conflitto interpretano il dialogo tra due realtà che vanno aiutate a trovare contatti per una via d’uscita verso una pace stabile e condivisa. 

Invece come un morbo maligno c’è chi, primi tra tutti i 5S di Conte, alimenta campagne d’odio contro lo Stato di Israele che subito dilagano nel più perfido antisemitismo. 

Da parte loro non c’è alcuna politica di pace, non c’è critica, anche dura, al governo Netanyahu e alla sua maggioranza nazionalista ed estremista ultraortodossa, c’è solo un attacco indiscriminato a tutto quanto abbia a che fare con Israele e sappia di ebreo. 

Secondo loro Marco Carrai, come console onorario di Israele, sarebbe incompatibile con la presidenza di un ospedale.

Dovremo aspettarci tra un po’ che il delirio antisemita dei contiani & soci “più de sinistra” arrivi alla richiesta di dimissioni di primari e medici ebrei che non si dissocino da Israele?

Poi toccherà a rettori, presidi e insegnanti ebrei? E perché no anche ai funzionari dello stato, delle regioni e degli EELL ai quali, in quanto ebrei, venga richiesto di dichiarare il proprio disprezzo per Israele, pena il licenziamento in caso di rifiuto. Questa è la china.

C’è chi, come Conte e i suoi giannizzeri, sanno mascherare la propria mediocrità e ambizione personale con la retorica spicciola e qualche banalità incivile.

Stavolta no! Si è passato il segno con un incoraggiamento all’epurazione ultra razziale. Ultra perché vuole fare il vuoto, qui da noi, non solo attorno agli ebrei, ma anche contro chi è loro solidale. 

E’ con questa gentaglia che si dovrebbe costruire una alternativa di governo? Scegliendo tra la padella e la brace?

PS: il gioco allo sfascio, perfido, di Conte e dei 5S è reso loro particolarmente gradito dal fatto che Marco Carrai è un noto amico di Matteo Renzi. E che per quella amicizia ha dovuto sopportare anni di una inchiesta di mala giustizia (Open), dalla quale è uscito innocente come quando vi era entrato ingiustamente.