Una serata di storie, sapori e voci.
Abbiamo scelto un gustoso menù vegetariano e un filo rosso di racconti: Silvia Belli condurrà l’incontro, presentandoci alcuni autori MdS; Daniela Bertini darà voce a brani tratti dai loro libri.
Con il biglietto è incluso un libro MdS a scelta dal catalogo: lo scegliete voi, al tavolo.

C’era una volta, in un piccolo paese di campagna, una donna di nome Elena. Era cresciuta in una famiglia dove le urla e i litigi erano pane quotidiano: genitori sempre in conflitto, sorelle che non smettevano di discutere, zii che si accapigliavano per ogni cosa. Elena si sentiva come un’osservatrice silenziosa, spettatrice di un dramma che si ripeteva senza sosta.
Le domeniche a pranzo erano il momento peggiore: mentre le mani passavano i piatti, le tensioni si trasmettevano come scosse invisibili, e ogni boccone era accompagnato da un silenzio pesante, carico di parole non dette. Da bambina, Elena aveva sognato che un giorno tutto questo sarebbe finito. Ma crescendo capì che, per la sua famiglia, il litigare era diventato uno stile di vita.
Finché un giorno, dopo l’ennesima lite tra sua madre e sua zia, non ce la fece più. Con le lacrime agli occhi esplose: «Ora basta, non ne posso più!».
Quel grido non fu solo uno sfogo, ma una rivelazione. In quel momento capì che doveva cambiare la sua vita. Con un coraggio che non sapeva di avere, decise di iscriversi all’università e partire. Lontana da casa, costruì il suo futuro passo dopo passo: una famiglia amorevole, unita, dove il rispetto, l’ascolto e la comprensione venivano prima di tutto. Non il denaro, non i rimproveri, non le grida.
Ogni volta che tornava al paese, metteva subito le cose in chiaro: non voleva ascoltare critiche, né assistere a litigi. «Se proprio dovete discutere, fatelo quando non ci sono» diceva, con la fermezza di chi aveva scelto la pace per sé stessa.
Così Elena riuscì a voltare pagina. Lasciò alle spalle il ciclo di conflitti che l’aveva segnata da bambina e scrisse per sé una storia nuova, fatta di armonia e di amore.
C.N.