none_o

Una serata di storie, sapori e voci.

Abbiamo scelto un gustoso menù vegetariano e un filo rosso di racconti: Silvia Belli condurrà l’incontro, presentandoci alcuni autori MdS; Daniela Bertini darà voce a brani tratti dai loro libri.

Con il biglietto è incluso un libro MdS a scelta dal catalogo: lo scegliete voi, al tavolo.

Mi dicono di non guardare certe trasmissioni e infatti .....
E invece elezione confermata, spiace.
. . . . visto che ormai va a votare meno della metà .....
. . . della destra, esasperando i propri elettori, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Il dolore intimo,
intenso, straziante,
che paralizza,
quello totalizzante che
lacera l'anima e il corpo,
lo spirito e la mente,
che smarrisce, .....
Nessun colpevole, per quel povero ragazzo che si e tolto la vita a causa del bullismo, chi sapeva ha taciuto e non vuole responsabilita; dico questo .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Ti porto con me: Un’escursione ad anello sul Monte Pisano con Daniela

10/10/2025 - 16:14


Nonostante molti lo identifichino al plurale, si tratta della catena del Monte Pisano, un frammento delle Alpi Apuane e una delle formazioni geologiche più antiche della Toscana. È a tutti gli effetti un acrocoro, cioè un insieme di monti ben compatto con diverse cime.


A due passi da casa e quindi facile meta per le escursioni del fine settimana, è un monte che mi affascina per la varietà dei paesaggi, per le sue grotte e gli eremi sparpagliati qua e là che lo hanno fatto conoscere, fin dal Medioevo, con il nome di Mons Eremiticus.

 

Addirittura una leggenda narra che Sant’Agostino, dopo il battesimo a Milano e di ritorno in Africa, si sia fermato sul Monte Pisano.


Quanto alla sua vegetazione, il versante pisano è più esposto al sole e ai venti marini, quindi è più asciutto e secco, mentre il versante lucchese è più fresco  e ricco di acque sorgive. Il Monte Pisano ci abbraccia in tutta la sua lunghezza regalandoci sempre piacevoli scoperte, diffondendo energia con i suoi boschi e i suoi uliveti. Nelle giornate nuvolose sembra  che indossi cappelli di soffice ovatta ed io non posso fare a meno di sorridere e di mandargli un messaggio di gratitudine.


Durante l’estate è difficile che io vada a camminare su questi monti, quando le temperature sono alte e l’afa la fa da padrona, è impensabile potercisi avventurare, quindi aspetto giornate più miti, come ieri, solo che non avevo fatto i conti con la pioggia della notte precedente e con l’umidità che vi aveva preso dimora!

 

La scelta è stata quella di fare un giro ad anello sul versante lucchese, per la precisione partendo dalla Pieve di Sant’Andrea di Gattaiola, ricostruita nel XII secolo su un precedente edificio sacro dell’VIII secolo. Da lì, io e due amici, abbiamo preso una stradina che porta ad una vecchia cava circolare, nota come cava romana, ma in realtà sembra che risalga all’Ottocento. Abbiamo proseguito poi su un sentiero che costeggia la cava e che sale fino a Pozzuolo e poi ancora più su, entrando piano piano nel bosco, dove abbiamo incontrato anche dei castagni con i freschi ricci di un verde brillante.


Il sentiero era disseminato di ciclamini e il terreno ricoperto da un tappeto di foglie arancioni e gialle, è un anticipo di autunno che pian pianino si affaccia su queste giornate. La ripida salita ci ha portati sul Monte Romagna poco lontano dai Quattro Venti, e una volta in cima ci siamo fermati in zona Casa Martello dove si ha una vista sul mare e sull’isola Gorgona.

 

Una merenda di una ventina di minuti per riposare le membra e poi di nuovo in cammino. Il profumo del sottobosco, le ultime more sui rovi, gli insetti che girano indisturbati nel loro mondo, le lumache che lentamente attraversano i sentieri, la terra rossa e bagnata, le lastre di roccia che affiorano dal terreno e che vanno evitate per non scivolare…tutto questo è parte di un ambiente che amo e che rispetto e che, insieme agli amici, esploriamo con la curiosità e la meraviglia negli occhi.


Ancora dei passi in salita per poi affrontare  l’impegnativa discesa con la massima cautela, le parole rimangono in bocca, tutta la concentrazione è rivolta alle gambe. Il Monte Pisano non ha grandi altezze, rimane sotto i mille metri, ma in alcuni punti si trovano sentieri con un notevole dislivello e l’uso dei bastoncini è consigliato.

La fatica ci zittisce, ma ogni tanto ci fermiamo per riprendere fiato e guardandoci non possiamo fare a meno di ammettere che  “Sì, è tutto un saliscendi, ma quanto è bello stare nel bosco”!
 
Daniela Falconetti



+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

19/10/2025 - 9:43

AUTORE:
AUTRICE Anna

mi porti con te nella prossima escursione? mi piacerebbe molto sentire quei profumi che hai descritto del bosco e quel silenzio con tutti i meravigliosi colori dell'autunno. Grazie Daniela mi sono alzata bene questa mattina ho respirato con un po'di nostalgia delle foreste del Friuli.