none_o

Una serata di storie, sapori e voci.

Abbiamo scelto un gustoso menù vegetariano e un filo rosso di racconti: Silvia Belli condurrà l’incontro, presentandoci alcuni autori MdS; Daniela Bertini darà voce a brani tratti dai loro libri.

Con il biglietto è incluso un libro MdS a scelta dal catalogo: lo scegliete voi, al tavolo.

Mi dicono di non guardare certe trasmissioni e infatti .....
E invece elezione confermata, spiace.
. . . . visto che ormai va a votare meno della metà .....
. . . della destra, esasperando i propri elettori, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Il dolore intimo,
intenso, straziante,
che paralizza,
quello totalizzante che
lacera l'anima e il corpo,
lo spirito e la mente,
che smarrisce, .....
Nessun colpevole, per quel povero ragazzo che si e tolto la vita a causa del bullismo, chi sapeva ha taciuto e non vuole responsabilita; dico questo .....
Un migliarinese alla conquista di Livorno.
O famo strano
“Arte a ruota libera”

10/10/2025 - 17:54

 
Uodi: Opus tra spilli, banane e skate 


A "O Famo Strano", Uodi, pseudonimo di Emiliano Dalle Piagge, propone un’opera che sfida il consueto linguaggio visivo, fondendo l’energia della street art con la tradizione narrativa del fumetto e la libertà espressiva della tela. La figura rappresentata è priva di volto, avvolta in una sorta di armatura punteggiata di spilli, che potrebbero essere peli o aghi: il dubbio resta sospeso, alimentando un senso di tensione e inquietudine. La posa ricorda quella di chi si muove con sicurezza su uno skate, ma non su una strada liscia: le ruote poggiano su un sentiero disseminato di gialle banane, un terreno tanto ironico quanto precario, dove la fragilità e il rischio convivono in un equilibrio instabile.
L’opera cattura lo sguardo grazie a un gesto iconico: in una mano l’artista chiude solo medio e anulare sul manico di un trofeo, mentre indice e mignolo formano le classiche “corna”, simbolo di sfida e trasgressione. Sopra il manico, una testa rossa di mostro mozzata, occhi e bocca spalancati, sembra viva, come uscita da un cartone animato, incarnando una forza visiva potente e sorprendentemente animata. Il titolo Opus, appeso come un cartellino nello sfondo azzurro, conferma la predilezione di Uodi per denominare le sue creazioni con questo termine latino, seguito dalla numerazione, che evoca lavoro, gesto artistico e intenzione poetica.
Dietro questo universo visivo si cela un artista che sfugge alle definizioni. Uodi nasce nella scuola del fumetto, attinge alla street art, ma il suo lavoro si evolve verso un linguaggio autonomo, capace di oscillare tra ironia e inquietudine, leggerezza e violenza, narrazione e astrazione. Le sue opere sono istintive e calcolate insieme, in un gioco di contrasti dove caos e controllo coesistono, lasciando allo spettatore il compito di decifrare i segni e i simboli disseminati nello spazio.
L’artista senza volto, che raramente si mostra, vive attraverso le sue creazioni, rendendo l’esperienza estetica un momento di scoperta e meraviglia. Ogni opus è un piccolo enigma, una narrazione sospesa che invita a interrogarsi sul confine tra realtà e finzione, tra comicità e pericolo, tra corpo e armatura, tra gioco e provocazione. Uodi non concede certezze: propone visioni che coinvolgono lo spettatore in un dialogo silenzioso, dove ogni dettaglio – dalla superficie punteggiata di spilli al percorso instabile di banane gialle – diventa parte di un racconto più ampio.
Con questo lavoro, Uodi conferma la propria capacità di creare un mondo visivo unico, dove il colore, la forma e il gesto si intrecciano per costruire un immaginario ironico, dissacrante e insieme profondamente poetico.
Maria Teresa Majoli, settembre 2025
 

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri