Una serata di storie, sapori e voci.
Abbiamo scelto un gustoso menù vegetariano e un filo rosso di racconti: Silvia Belli condurrà l’incontro, presentandoci alcuni autori MdS; Daniela Bertini darà voce a brani tratti dai loro libri.
Con il biglietto è incluso un libro MdS a scelta dal catalogo: lo scegliete voi, al tavolo.

LE VOCI DI DENTRO
Non avrei voluto farlo, ma dato che una signora mi ha lasciato un commento definendo peggio dei nazisti e senza umanità chi ha messo in dubbio con sarcasmo la propaganda di Hamas sul genocidio e la carestia a Gaza, le dedico la descrizione di uno dei video girati da Hamas il 7 ottobre 2023 per documentare l’eroismo dei suoi combattenti,
Altro che sarcasmo su risate e pinguedine degli inneggianti ad Hamas. Scambiare le azioni di disumanità ineguagliata di Hamas per lotta di liberazione non è solo una offesa all’intelligenza e al comune senso di umanità, ma un atto di complicità morale con dei criminali degenerati. Ecco i fatti.
“Sono entrati in casa dopo avere sfondato la porta crivellandola a colpi di kalashnikov.
La donna, incinta, e il figlio di tre anni non avevano fatto in tempo a nascondersi ed erano atterriti alla vista di quegli uomini mascherati che urlavano di mettersi a terra mentre sparavano all’impazzata distruggendo l’interno della casa.
Il bambino tremava, accucciato in posizione fetale nascondeva il viso sotto il fianco della madre.
Gli uomini strapparono i vestiti alla donna e la violentarono a turno mentre uno di loro teneva fermo il bambino e lo costringeva a guardare tirandogli su la testa per i capelli. Piangeva e perdeva urina e feci, mentre gli uomini ridevano, lo schiaffeggiavano e lo prendevano in giro per questo.
Dopo avere violentato la madre con un coltello le squarciarono il ventre tagliandola dalla vagina allo stomaco per estrarle il feto. Mentre due erano impegnati in questo, gli altri schiaffeggiavano la donna perché non perdesse i sensi e agonizzasse, in quel mare di dolore e orrore, nel modo più cosciente possibile.
Poi, tagliato il cordone ombelicale, si palleggiarono il feto a calci e pugni. Mentre la donna agonizzava assassinarono il bambino con un colpo alla nuca.
Dopo gli eroi della resistenza sono andati a festeggiare l’uccisione di tre assassini sionisti. Che sono stati trovati dai soldati dell’IDF, il bambino riverso sulla madre squarciata e il feto come un grumo di carne e sangue ai piedi del muro sul quale, alla fine del gioco, era stato lanciato”.
Questa non è neanche più guerra, è paranoia assassina e sono certo che la grande maggioranza della povera gente di Gaza non sia, nonostante tutto, dalla parte di quegli assassini.
Sono le “élite” come Hamas, ladri e assassini degenerati, la loro peggiore rovina.