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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . anche sommando Pd, 5Stelle, Azione, Iv, Avs .....
In Basilicata se il centro sinistra avesse optato per .....
. . . presto presto. Io ho capito che arrampicarsi .....
I democristiani veri e finti che si vorrebbero definire .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
PISA
La Lega: Comizio di uno studente all'università contro il governo durante l'ora di lezione

4/11/2010 - 7:29

INTERVENTO

 

PISA - Passeggiavo con un amico nei locali della facoltà di Giurisprudenza di Pisa, quando ad un certo punto noto in un'aula uno studente, senatore accademico di Sinistra Per, che al microfono stava tenendo un comizio politico contro la riforma Gelmini davanti ad una classe di 200 studenti.

Siamo arrivati a metà dell'intervento, e abbiamo notato che era presente anche una docente. Abbiamo chiesto se si trattasse di un'assemblea pubblica o di una lezione, e ci è stato risposto dalla professoressa che quella era una lezione normalissima, in cui aveva dato la "possibilità di dare una comunicazione ad uno studente".

La questione annosa della politica nelle sedi scolastiche e universitarie, si ripropone e presenta dei contorni agghiaccianti.

Non siamo davanti ad una assemblea pubblica autorizzata dal preside della facoltà, ma addirittura si permette a uno studente di sinistra di tenere un comizio contro la riforma durante lezione universitaria.

Ricordiamo alla professoressa in questione, e a quei professori che tengono lo stesso comportamento, che i loro stipendi sono pagati con soldi pubblici e che i loro datori di lavoro sono gli studenti.

Se hanno intenzione di fare carriera politica, possono benissimo farlo nelle sedi apposite, candidandosi in parlamento o negli altri organi rappresentativi, ma non sfruttando il ruolo educativo di insegnante.

Mi auguro che il preside della facoltà prenda provvedimenti seri per evitare in futuro episodi spiacevoli come questo.

Susanna Ceccardi

Studentessa della Facoltà di Giurisprudenza di Pisa

Lega Nord Pisa

Fonte: Comunicato
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8/11/2010 - 16:52

AUTORE:
Osservatore

Signorina Ceccardi come fa a dire che il discorso era fazioso e propagandistico e che poi era una lezione. Non credo sia rimasta ad ascoltare le argomentazioni dello studente ma quando ha sentito le prime parole che contestavano la riforma Gelmini lei ha tratto subito le sue conclusioni: studente di sinistra (ma è sicura che tutti gli studenti non di sinitra siano d'accordo?), che teneva una lezione (magari esprimeva solo il suo sacrosanto punto di vista) e fazioso (Fazioso: Che sostiene con intransigenza, senza obiettività il proprio partito o le proprie tesi). Lo studente non sosteneva il suo partito (che non conosciamo) ma criticava semplicemnete una riforma folle di un ministro prestanome fatta non nel nome di una razionalizzazione corretta e necessaria ma semplicemete di un risparmio di denaro che oltre all'universìtà, come lai ha visto in questi giorni, fa franare anche montagmne e monumenti. Lei è padronissima di avere idee diverse ma la Storia le insegnerà, aimeh, di avere preso una strada sbagliata.

8/11/2010 - 14:18

AUTORE:
studente-lavoratore

Torno a ripetere, mi viene a parlare lei di libertà e apartiticità nelle scuole quando il partito che rappresenta si è arrogato il diritto di andare a tempestare un complesso scolastico con il proprio colore e simbolo (questo sì in barba alla costituzione)?
A scuola e all'università si potrebbe anche studiare se agli studenti ne fosse data la possibilità.
Non so se negli ultimi due mesi ha notato questo "strano" fenomeno chiamato protesta civile nei confronti della riforma più becera e iniqua della storia della repubblica italiana (come lei saprà bene i tagli e le riduzioni di personale non toccano però le cosiddette scuole paritarie...).
Tutto quel che a Pisa e nelle altre città in Italia è successo è la conseguenza di questa "riforma" e lo stesso episodio da lei ricordato si inserisce in questo contesto.
Trattandosi di una facoltà come giurisprudenza trovo difficile pensare a professori politicizzati (come li definisce il presidente del consiglio) e dubito inoltre, come le ho già scritto in precedenza, che di fronte alla richiesta di replica o di fronte a una richiesta di intervento per spiegare i benefici o le positività (???) della riforma, sareste stati inascoltati.

7/11/2010 - 18:29

AUTORE:
susanna ceccardi

La libertà di parola è sacrosanta, ma a scuola e all'Università si studia.
La politica si può fare e si DEVE fare (ho 23 anni e mi impegno in prima persona in politica da quando ne ho 19 perchè credo sia un dovere civico) nelle sedi apposite.
Potremmo stare ore a discutere nel merito della riforma, e non mi sono mai tirata indietro su questo, ma non ritengo corretto che uno studente (poteva essere anche di destra) si arroghi il diritto di TENERE UNA LEZIONE sull'argomento in modo fazioso e propagandistico.
Ben vengano assemblee pubbliche, comizi e manifestazioni, ma la scuola e l'insegnamento devono essere LIBERI E APARTITICI.
Le starebbe bene se prima di ogni lezione i professori obbligassero gli studenti ad ascoltare un discorso di Berlusconi?

5/11/2010 - 11:36

AUTORE:
studente-lavoratore

E' interessante come questo articolo venga prodotto da un esponente dello stesso partito che ha intitolato una scuola al suo ideologo e l'ha tempestata di simboli che ne richiamano ideologia e collocazione politica.

Signora (o signorina?) Ceccardi, lei parla di questo ragazzo come di un sovversivo (cito testualmente: "Se non fossimo passati probabilmente lo studente avrebbe continuato a monopolizzare la lezione con i suoi discorsi antigovernativi e senza contraddittorio"), di un ribelle terrorista fomentatore di masse.
Questa persona ha parlato della "riforma" gelmini in base a quello che è e che credo non si possa certamente nascondere: un ammasso di tagli indiscriminati e senza senso che portano la scuola pubblica (quella privata ovviamente no) ben oltre l'orlo del precipizio. E guardi si potrà discutere che questo ragazzo fosse di sinistra per o di qualunque altra formazione politica, ma la cosa che a lei, come a qualunque altro esponente della sua coalizione, dà fastidio, è che questa persona abbia parlato in merito a quella questione (o qualsiasi altra questione che vi riguardi da vicino) e che l'abbia criticata sviscerandone le iniquità e soprattutto le vergognosità.
Mi dispiace che lei consideri un atto democratico come la libertà di parola e di espressione (peraltro prevista dalla costituzione) come un "discorso ANTIGOVERNATIVO e SENZA CONTRADDITTORIO". Se avete tante idee e tanta voglia di esporle o se avete tanto a cuore le vostre "riforme" prendete la parola e fatelo.

4/11/2010 - 23:33

AUTORE:
Susanna Ceccardi

La mia intenzione era quella di denunciare l'accaduto, che ritengo gravissimo.
L'aula era gremita di studenti che credevano di assistere a una lezione di diritto privato, e invece si sono trovati davanti senza il loro consenso a un'improvvisata propaganda politica.
Naturalmente il fatto sarebbe stato altrettanto grave se lo studente che ha tenuto il comizio fosse stato di destra o di centro, ma sarebbe stato un caso abbastanza singolare e sicuramente la professoressa non lo avrebbe permesso.
E' stato un puro caso che ci trovassimo a passare di là e ci siamo sentiti in dovere di controbattere e ostacolare questo abuso.
Se non fossimo passati probabilmente lo studente avrebbe continuato a monopolizzare la lezione con i suoi discorsi antigovernativi e senza contraddittorio ( peraltro inopportuno visto che i dibattiti politici si fanno alle assemblee, non durante le ore di lezione). Sono stata esauriente?

4/11/2010 - 11:55

AUTORE:
giacomo mannocci

Non so davvero come si possa definire superficiale un intervento dettagliato come questo. Purtroppo è stato raccontato ciò che avviene quotidianamente all'Università, dove molti docenti fanno politica anzichè insegnare. Meno male che ci sono persone che denunciano episodi come questo e non mandano il "cervello all'ammasso" come diceva il buon giovannino Guareschi. Avanti così...

4/11/2010 - 9:15

AUTORE:
neo sgt

Cara signora Ceccardi,

leggendo il suo articolo mi è balzata agli occhi questa frase "ma addirittura si permette a uno studente di sinistra di tenere un comizio contro la riforma durante lezione universitaria."

Cosa vuole dire? che se fosse stato uno studente di destra sarebbe andato bene? Inoltre non specifica di quale insegnamento si tratta, e non si è soffermata sul chiedere alla professoressa se, prima e dopo quello studente, altri studenti hanno potuto fare interventi in merito all'argomento.

I dati del suo articolo sono un po' superficiali, non ha approfondito bene il tipo di lezione, si è soffermata solo sulla sua interpretazione di una piccola parte di lezione a cui ha potuto assistere.