Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
VIAREGGIO.
Un lungo elenco di proposte, quello presentato ieri dai locali al Comune. Comprensivo di «modifica dei confini del Parco, con l’esclusione delle sole strisce di asfalto dei due viali» oppure di «riscrittura del Piano di gestione prevedendo una relativa maggiore libertà della gestione delle strutture senza alcun aumento delle volumetrie». Risultato da raggiungere avviando «la concertazione con Regione, Provincia, Comune di Viareggio, Parco e imprenditori».
Torna, dunque, il tema dell’uscita dal Parco per la zona dei locali di Darsena e Torre del Lago. Con titolari e categorie (Confesercenti ed Ascom) che dal Comune si attendono una spinta in questo senso. Legata a questa richiesta, anche quella dell’apertura della viabilità tra le dune: «Con il Parco sarà difficile», ammette il sindaco Lunardini che, però, non sembra troppo preoccupato: «Per Torre del Lago la chiusura di via Garibaldi al traffico non residente credo che possa risolvere la questione del traffico notturno nelle sere d’estate...».
Il parco. Immediata la risposta di Giancarlo Lunardi, presidente dell’Ente Parco: «Restiamo dalla parte dell’ambiente e dei cittadini. Per la tutela del Sito di importanza comunitaria che è un bene di tutti, esistente da migliaia di anni, e non può essere immolata all’interesse di alcuni. Ciò detto, siamo disponibili a sederci ad un tavolo che cerchi la reale compatibilità tra divertimento, ambiente e tutela dei diritti dei cittadini. Altrimenti, non ci interessa».
Il presidente del Parco commenta anche l’ipotesi - cui gli uffici del sindaco Lunardini dovranno lavorare («Prima di tutto il nuovo Piano acustico», ha detto ieri l’assessore Cima) - di modifica della classe acustica delle due Marine, alzando il livello dei decibel consentiti: «Non so come sarà possibile. Nel sito di importanza comunitaria i limiti delle emissioni devono restare quelli attuali».
Il Parco, che nell’estate di quest’anno, ha dato il via libera alla sperimentazione dei pannelli fonoassorbenti dietro i locali, ci tiene a sottolinare per bocca del suo presidente: «Non siamo contrari alla presenza dei locali che abbiamo creato noi così come sono oggi. Ma chiediamo a tutti un passo indietro per ricercare la compatibilità ambientale, per la natura e la vita dei cittadini. Meno traffico privato, attraverso parcheggi scambiatori e trasporto pubblico, e meno rumore: questo garantisce il bene di tutti ed il Sito di importanza comunitaria».
D.F.