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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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Pisa, 17 marzo
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Comune di Vecchiano
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Lei non è "abbastanzina informato" si informi chi .....
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
VECCHIANO - MASSACIUCCOLI
Associazione sportiva chiede di rivedere le ordinanze restrittive sul lago

12/11/2010 - 8:00

Lettera di un'associazione sportiva di Massaciuccoli a tutti gli enti nella quale si chiede la possibilità di rivedere le ordinaze restrittive in atto sul lago in modo da ripristinare almeno parzialmente la fruibilità del lago consentendo la pesca sportiva con l'istituzioni di aree NO KILL (come in altre realta Toscane e non ) cioè zone, con regolamentazioni abbastanza stringenti, in cui la pesca viene esercitata a soli fini sportivi non contemplando ne autoconsumo e tantomeno immissione sul mercato a fini alimentari del pescato. Ecco la lettera:

 

 

MASSACIUCCOLI - Come Club coordinatore di altri numerose club/associazioni di pescasportivi del territorio nazionale (espressione di buona parte della Federazione Italiana Pesca Sportiva) abbiamo intrapreso una attività di ricerca circa le problematiche sanitarie connesse alla presenza di fioriture algali nelle acque del bacino del lago di Massaciuccoli  responsabili della presenza nelle acque di cianotossine che da tempo hanno indotto i sindaci competenti per territorio ad emettere ordinanze restrittive che vietano tra l’altro l’esercizio della pesca in tutto il bacino compreso i canali satelliti. 

La lettura della normativa vigente in materia, di vari articoli, delle risultanze analitiche di alcuni enti preposti al controllo,   e soprattutto di lavori specifici a cura dell’Istituto Superiore di Sanità ha reso, a nostro avviso, necessario porre in essere iniziative visibili con lo scopo di cercare finalmente di fare chiarezza circa il reale rischio legato alla presenza di Microcistina Aeruginosa  nel bacino di Massaciuccoli. 

 

Il pericolo microcistina esiste ed è inequivocabile però nella determinazione di un rischio igienico/sanitario interviene sicuramente l’elemento espositivo con i suoi aspetti legati alla tipologia di esposizione e durata della stessa; e proprio su questi due aspetti fondamentali della determinazione e valutazione dei rischi che si pone la nostra attenzione.

Alla luce di quanto sopra detto ci sembra doveroso evidenziare quanto riporta il RAPPORTO ISTISAN 08/06 dal quale sembra emergere la presenza di un reale pericolo ma NON di un altrettanto reale e oggettivabile rischio sanitario , considerando ovviamente lo standard attuale di abitudini dei nostri luoghi (che non prevede la balneazione nel lago e tanto meno nelle fioriture algali, oppure l’uso potabile dell’acqua dello stesso o l’uso a fini alimentari di circa 200gr dei suoi prodotti ittici tutti i giorni per tutta la vita adulta).

 

Considerando inoltre che la nostra attività ricreativa avviene  nel pieno rispetto della vita e delle condizioni del pesce  esplicandosi in azioni  NO KILL cioè  che prevedono il rilascio del pescato appena liberato dall’esca o nelle "peggiori delle ipotesi" la sua permanenza in contenitori (Live Well) a ricircolo muniti di ossigenatore per il tempo della durata di una competizione fino comunque alla reimmissione e che quindi anche eventuali esposizioni per contatto sono limitate a pochi minuti, riteniamo plausibile chiedere una rivisitazione dei termini delle ordinanze fin qui emesse che tengano conto di questa realtà e del suo peso irrilevante nella determinazione di un rischio di esposizione.

 

L’adozione di attività di pesca NO KILL, e di un area ad essa dedicata, tra l’altro, sarebbe in linea con quanto già in essere in molti altri bacini della Toscana e d’Italia e dimostrerebbe una linea di azione e una risposta  "illuminata" nella gestione delle situazioni contingenti del territorio, senza dover ricorrere all’uso di divieti indiscriminati che possono tra l’altro indurre a facili e strumentali allarmismi  di cui l’articolo del tirreno del 12 Ottobre 2010 è solo l’ultimo increscioso esempio .

 

 

 

  

R. S.

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