Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
SAN GIULIANO. Una grande folla ai funerali del bimbo di San Matino che si è tolto la vita mercoledì. Un fragoroso applauso al passaggio della salma di Filippo.. La cerimonia funebre è appena terminata e una folla incontenibile si avvicina al feretro per l’ultimo saluto.
Il ragazzo sarà sepolto nel cimitero di Ripafratta, vicino alla tomba del nonno paterno, come aveva chiesto nel suo biglietto di addio. Dolore e sgomento si leggono nei volti contratti di quanti lo conoscevano, alla disperata ricerca di una motivazione per un gesto per lui inconsueto, che ha spiazzato tutti. «Cosa dovrei rispondere alla madre Elisabetta che ora mi chiede dov’è suo figlio?». È che con queste parole che don Antonio ha iniziato la sua sofferta omelia, nella chiesa di San Martino, tra centinaia di sguardi attoniti, avvolti in un clima di incontenibile commozione. Sulla bara bianca un lenzuolo di carta riporta i messaggi lasciati dai compagni di classe: "Addio Filippo", "Ti vorremo bene sempre", "Sarai sempre con noi". Vicino, tutte le firme dei bimbi in colori variopinti, come quella sua straordinaria solarità, mantenuta fino all’ultimo. Adagiata sul candore di un mazzo di rose bianche risaltava la maglia biancorossa numero 2, del Migliarino, adottata anche dal River Plate e con la quale aveva segnato la sua prima rete in occasione della partita casalinga contro il Porta a Piagge.