Oggi è deceduto Oliviero Toscani.
Era ricoverato presso l'ospedale di Cecina per l'aggravarsi della sua malattia, l'amiloidosi, malattia rara e incurabile.Rimane la sua opera rivoluzionaria nel mondo della fotografia.
Lo ricordiamo con le parole di Paola Gavia, che ha avuto il privilegio di conoscerlo e di essere fotografata da lui per una campagna mondiale
COMUNICATO
Ideologia e mobilità
SAN GIULIANO Le polemiche che sorgono contro la realizzazione della cosiddetta tangenziale nord di Pisa sanno molto di ideologia, e anche un pò di interessi privati da tutelare. Sugli interessi privati (effetti dell’esproprio di aree, vicinanza con la nuova infrastruttura, oppure suddivisione di aziende agricole) non abbiamo nulla da obiettare: è giusto rappresentarli e cercare di ottenere il risultato che meglio li tuteli. Quello che invece disturba, è l’ideologizzazione, prima ancora della politicizzazione, delle posizioni. Sembra che volere strade che costituiscono risposta adeguata alle esigenze di mobilità sia da cementificatori (meglio: asfaltatori) del territorio e dunque una roba sicuramente di destra, da speculatori. Evitare la loro realizzazione sarebbe invece di sinistra, da ambientalisti doc, etc. etc. Ora il punto è che tutto lo sviluppo insediativo, produttivo e di servizi verificatosi da almeno 25 anni in qua nei comuni a nord di Pisa, e lo sviluppo del polo ospedaliero di Cisanello hanno da tempo determinato una domanda di mobilità che richiede una risposta mediante la realizzazione di una nuova razionale infrastruttura viaria ad andamento est-ovest, dall’Aurelia fino, possibilmente, al ponte di Caprona. A tale domanda occorre aggiungere il di più che sarà indotto dalle previsioni di sviluppo degli stessi comuni. Dunque appare un po’ strana e del tutto tardiva una posizione di negazione della necessità di questa infrastruttura (prevista negli studi di Piano Regolatore di Pisa fin dal 1990): come minimo occorrerebbe, per coerenza, opporsi a tutto quello sviluppo di cui la strada costituisce conseguenza (e in parte premessa) necessaria. Per quanto riguarda il numero di corsie di una strada, crediamo che questo dovrebbe dipendere dal ruolo trasportistico e territoriale della strada stessa, oltre che dalle capacità economiche dei soggetti a cui è in capo e non a posizioni pregiudiziali. Poiché le proiezioni dello studio specialistico sul traffico annesso al progetto dimostrano che la strada sarà già satura (in alcune ore del giorno) fin dalla sua inaugurazione, parrebbe posizione prudente e responsabile per chi governa, assicurarsi che l’eventuale necessità e volontà di ampliamento della infrastruttura (che equivale ad ampliare la sezione di 7 ml) fosse verificata come possibile fin da subito, per non trovarsi un domani, neanche tanto lontano, a dover buttare giù edifici privati, ponti o altri manufatti di corredo perché realizzati in una visione miope. Poiché tale verifica non è stata compiuta in sede di progettazione preliminare, parrebbe sensato effettuarla in fase di progettazione definitiva, il cui esito potrà essere anche qualche modifica locale di tracciato proprio per migliorare la fattibilità del futuro intervento. Infine, anche lo sviluppo del tracciato fino a raccordare pienamente la viabilità alle principali infrastrutture esistenti, completando un disegno complessivo – da riportare nel piano strutturale d’area -appare cosa del tutto razionale e giudiziosa. Questo è ciò che hanno chiesto di fare i socialisti. In ogni caso l’Acquedotto Mediceo va pienamente salvaguardato, come fa lo stesso progetto preliminare, che ne prevede il sottopasso (anche con una spesa economica non trascurabile) per non metterne in discussione l’obiettivo di salvaguardia e valorizzazione, pienamente condiviso. Partito socialista italiano – Comitato comunale di Pisa – Unione Comunale di S. Giuliano T.