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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . . chiebita perché l'acqua calda la scoperse .....
Salutoni a Bruno e al suo fido fiorentino
. . . quanto ad essere informato, sicuramente lo sono .....
Lei non è "abbastanzina informato" si informi chi .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
PISA
L'intervista: Faustobook-Diario di un pescatore appassionato di politica caduto nella rete

17/12/2010 - 6:22

Intervista di GIULIA BAGLINI

 

Fausto Valtriani - Nato a Cascina nel 1950 e laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Pisa, Fausto Valtriani, in attesa del Partito democratico, è stato dirigente del Pci pisano, del Pds e dei Ds, nonché amministratore locale al Comune di Pisa.
Di professione, per lungo tempo, si è occupato di imprese commerciali e turistiche, aiutandole a nascere e a crescere. Attualmente è presidente del cda di un’importante società dei servizi pubblici locali.

Nel 2007 ha scritto "Veniamo da lontano" , dove ripercorre l’evoluzione politica dal Pci al Partito Democratico proponendo i suoi ricordi di militante e le sue riflessioni sul panorama politico.

Del 2010 il suo ultimo libro, "Faustobook-Diario di un pescatore appassionato di politica caduto nella rete".

 

Parafrasando il titolo del suo ultimo libro "Faustobook", dalla rete da pesca è caduto nella rete di Facebook. Immagino che iscrivendosi a questo social network, mai avrebbe immaginato di scrivere un giorno un libro su questo argomento.

 

In effetti è stata una cosa inaspettata. Ci ho preso gusto piano piano e ho cominciato a divertirmi : ho visto che alle cose che scrivevo arrivavano tanti commenti e richieste di amicizia e allora è iniziata questa avventura del diario quotidiano, una sorta di commento alle vicende politiche quotidiane del Pd e non solo.

Facebook è una comunità virtuale planetaria dove però è possibile scovare personaggi e mondi molto vicini a noi e alla nostra comunità locale territoriale.  

 

Quindi riproduce virtualmente quella socialità diffusa che lei ha sempre vissuto come militante di sinistra e come dirigente di partito.

 

Sulla rete si incontrano personaggi incredibili, come per esempio la Zoppa di Montinero.

Mi sono innamorato di questo personaggio, al punto di lanciarla anche come premier in un gruppo a lei dedicato. Lei rappresenta una cultura popolare, un’intelligenza diffusa nei nostri territori. I suoi pensieri a calasole sono una filosofia di vita entusiasmante, rappresentano la saggezza popolare di cui si sente tanto bisogno.

 

Sia il precedente libro del 2007 "Veniamo da lontano" che Faustobook sono stati scritti in un momento di transizione a livello politico e sono stati concepiti per cercare di dare delle risposte o quantomeno creare un dibattito all’interno della sinistra

 

Il problema è che siamo sempre in transizione, siamo come i bimbetti, non si sta mai fermi.

C’è una fretta eccessiva che si riflette anche nel cambiamento continuo dei simboli e dei nomi, quando invece bisognerebbe ragionare più in tempi lunghi, darci come prospettiva degli orizzonti più ampi , uscire dalla tattica e avere una visione del mondo che ci rimetta in sintonia con la gente.

In questo i mezzi di comunicazione come Internet non aiutano perché sono mezzi rapidi, dove si va a flash e a sensazioni immediate, mentre invece bisognerebbe fermarsi un attimo a riflettere e a progettare un po’ di più.

 

Per il futuro ha altri progetti editoriali?

 

No, assolutamente no. Lo avevo detto anche dopo "Veniamo da lontano", avevo promesso che sarebbe stato l’ultimo e poi ci sono ricascato … Non lo escludo ma al momento non ne ho l’intenzione.

Per scrivere bisogna che mi diverta. A scrivere Faustobook mi sono divertito tanto, mi ha entusiasmato anche il rapporto che si è stabilito con i frequentatori della rete : alcuni non li conoscevo nemmeno, oggi invece ci si frequenta e si va a cena insieme, la trovo una cosa molto bella.

Inoltre mi diverto anche con il vernacolo : a me piace Pisa e piace tutto ciò che è pisano senza essere per questo "leghista".

Devo trovare il modo di divertirmi scrivendo, se dovesse diventare una fatica sarebbe meglio lasciar perdere.

 

Come Presidente di Acque Spa ha promosso iniziative nel campo della comunicazione come il recente concorso fotografico "L’acqua in un instante". Ha in cantiere altre iniziative di questo tipo?

 

Iniziative di questo genere ne facciamo diverse, abbiamo fatto un concorso di poesia prendendo a spunto una poesia di Emily Dickinson "L’acqua insegnata dalla sete" : si trattava di un concorso diviso in due sezioni, una riservata a tutti e l’altra riservata agli studenti delle scuole superiori. Sono arrivate tantissime poesie, alcune di queste le pubblichiamo insieme alle fotografie nella nostra strenna di fine anno.

Per il concorso "L’acqua in un instante" sono arrivate bellissime fotografie da tutta Italia, che abbiamo esposto alla mostra "Il futuro dell’acqua".

A questo si aggiungono tutte le iniziative fatte con le scuole, come il progetto Acque tour a cui partecipano ogni anno migliaia di ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado.

Una tappa fondamentale del percorso tra le vie dell’acqua del nostro territorio è la centrale di Filettole, su cui io credo dobbiamo portare avanti un progetto , che già c’è, di riqualificazione.

E’ un luogo straordinario, uno dei più grandi esempi di archeologia industriale del nostro territorio.

I Vecchianesi lo conosceranno di sicuro e invito chi non lo ha ancora visitato a prenotare una visita.

Stiamo già lavorando con il Sindaco del Comune di Vecchiano in previsione della celebrazione del centenario della centrale che si terrà l’anno prossimo e con la convinzione che sviluppando questo progetto si potrebbero creare nuove opportunità per lo sviluppo economico e turistico del territorio di Vecchiano.

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