Il nuovo articolo di Franco Gabbani non riguarda un personaggio o un evento in particolare, ma esamina un aspetto sociale e lavorativo che, presente da molti secoli, ebbe grande sviluppo nell'800 ( fino all'inizio del '900), ma che fortunatamente terminò relativamente presto, grazie agli sviluppi economici e scientifici.
Si tratta del baliatico, un'attività spesso vista benevolmente, ma che è stata definita "calamità occupazionale"
COMUNICATO
I DOCENTI PISANI BOCCIANO LA SPERIMENTAZIONE MINISTERIALE
E IL MINISTERO RISPONDE PICCHE AI DIRIGENTI SCOLASTICI PISANI
PISA - "I docenti delle scuole pisane bocciano in massa la sperimentazione meritocratica ministeriale. Ad oggi in 17 collegi di settore delle medie (ed in alcuni casi anche in quelli plenari) su 33 la sperimentazione sulla valutazione è stata rispedita al mittente. : Medie "Fucini", "Mazzini", "Toniolo" e "V. Galilei" di Pisa, Marina di Pisa e San Piero a Grado, San Giuliano, Pontasserchio, Vecchiano , Bientina e Buti, Calcinaia e Fornacette, Capannoli, Laiatico e Terricciola, Castelfranco di Sotto e Orentano, Crespina, Fauglia e Santa Luce, Lari, Chianni e Casciana Terme, Castellina M^ e Riparbella, Pomarance, Larderello, Castelnuovo Val di Cecina e Monteverdi M°, Ponte a Egola, Santa Maria a Monte, Volterra e Saline e anche cinque collegi plenari. E hanno votano contro questa sperimentazione sia i docenti che rifiutano la meritocrazia sia i docenti che, favorevoli ad un sistema di valutazione , si sono dichiarati profondamente contrari a questa sperimentazione ministeriale.
E di fronte al flop del progetto il Ministero cerca di correre ai ripari spostando al 7 Febbraio la scadenza per le adesioni e per evitare che non si trovino le 20 scuole disponibili, la Gelmini ha deciso che Cagliari andrà in soccorso di Pisa. E pur di far passare questa sperimentazione il Ministero ricorre a tutti gli espedienti possibili. Lo dimostra la risposta data dal MIUR ai dirigenti scolastici della provincia di Pisa che in un documento inviato al Ministero chiedevano una maggiore precisazione dei contenuti e delle modalità di svolgimento della selezione.
Il Ministero, attraverso un suo capo di dipartimento, promette un generico contributo per le spese legate alla partecipazione ed una discussione dei modelli di qualità con le scuole che aderiranno alla sperimentazione. Nulla il Ministero ha risposto sulla questione determinante degli strumenti di valutazione. I singoli istituti verranno così valutati e selezionati in gran parte sulla base dei test Invalsi, i quali si sono dimostrati negli anni, del tutto inadeguati a misurare il livello di apprendimento degli alunni e del tutto estranei a valutare l'effettiva funzione della scuola nella crescita delle nuove generazioni. La selezione avverrà con verifiche esterne effettuate da un team la cui "indipendenza" è tutt'altro che evidente e comprovata, dopodiché verrà stilata una graduatoria tra le scuole e individuata una fascia di "migliori" E il tutto per pochi euro per far passare una inaccettabile valutazione del merito con esigui finanziamenti ricavati dai tagli pesanti alla scuola pubblica (mentre sono stati aumentati i finanziamenti alle private)."
Adriana Demuro
(portavoce provinciale Cobas Scuola)