L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
INTERVENTO
A veltroni. La disobbedienza senza la proposta è perdente
SAN GIULIANO - Veltroni tu hai proposto una giornata di disobbedienza civile, dove tutte le persone si ritrovano nelle belle piazze dei comuni, per una Italia migliore, senza bandiere, senza simboli, studenti imprenditori, precari, donne . una giornata per l’Italia.
Ma cosa vuol dire questa proposta? Una ribellione contro i comportamenti poco civili del presidente del consiglio? Va bene. ma per cambiare non si diceva che la protesta doveva essere accompagnata alla proposta? Quali idee mettere in campo, avere il coraggio delle scelte?
Vorrei ricordarti che sono anni che qualcuno scende in piazza per chiedere una Italia migliore.
Nel convegno che Hai tenuto al lingotto di Torino hai detto che il modello adottato dalla Fiat va bene. ma tu sai che in questo anno, nonostante una diminuzione del lavoro, ci sono stati 7900 circa infortuni sul lavoro, di cui 1050 hanno perso la vita, e tu pensi che nei luoghi di lavoro si possono togliere i diritti lavorare in condizioni peggiori, e pensi che i diritti che i nostri padri ed i nostri nonni hanno conquistato siano, oggi un privilegio? Pensi che l’uguaglianza con gli altri lavoratori di altri paesi del mondo, la si debba realizzare togliendo a chi è riuscito a conquistarsi, dignità e rispetto? Si dice che anche tanti giovani non hanno diritti, è vero ma una forza politica che vuole cambiare ispirandosi a valori di uguaglianza e libertà, non dovrebbe rivendicarli anche per gli altri? E non vice versa? I datori di lavoro debbono avere tutte le libertà nei luoghi di lavoro, e poi le conseguenze e l’assistenza affidate allo stato? Ma non è questa una forma di assistenzialismo e diseguaglianza?
Non dovrebbe essere detto ai giovani che è giusto, alla loro età avere l’opportunità di studiare, o anche imparare un mestiere senza essere sfruttati? Non è detto che le opportunità siano tutte nello studio, ma possono avere anche altri sbocchi, ma tali opportunità debbono essere create, e non possono che essere garantite dalla gestione pubblica delle risorse, questo non significa lasciare le cose come stanno, ma cambiare per migliore in una società che sia inclusiva.
Non dovrebbero essere garantiti l’assistenza a chi meno ha? Una sanità pubblica che garantisca la tutela e la salute dei cittadini, davvero pubblico significa inefficienza e privato efficienza?
Non dovremmo dire che siamo un paese in guerra, e l’orizzonte non può che essere la Pace? Siamo sempre stati un popolo tollerante e rispettoso degli altri, questo ci ha permesso di avere buoni rapporti anche con il mondo arabo, ma oggi che il nord africa è in fiamme, saremmo un interlocutore ancora credibile?
Questo in sostanza voglio dire. Tutte le iniziative vanno bene, ma la cosa di cui deve essere chiara sono idee valori sui quali confrontarci, che Berlusconi non sia più credibile siamo tutti d’accordo, ed una protesta senza proposta senza scelta su obbiettivi condivisi rischia di essere perdente.
Va bene tutte le manifestazioni, ma diviene obbligatorio dire cosa si pensa e quale futuro si costruisce e con quali uomini, altrimenti le proposte non sono credibili sanno solo di estemporaneità. E perdono consistenza e si percorre la vecchia strada che ci ha portato ad essere perdenti da oltre venti anni.
Franco Marchetti