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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Se oltre a combattere
quotidianamente
Con mille problematiche
legate alla salute
al reddito
al lavoro
alla burocrazia
al ladrocinio
alla frode
alla .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
VECCHIANO
Marianetti a Cioli: la costruzione del Pd un compito collettivo

5/2/2011 - 6:45

INTERVENTO

Risposta alla Lettera aperta a Simone Cioli
 
VECCHIANO - Ringrazio Simone Cioli per la lettera appassionata e animata da spirito costruttivo. Simone Cioli è stato proposto da molti delegati del Partito Democratico, per assumere la responsabilità di segretario, in una consultazione che mi ha visto coinvolto personalmente, e che mi ha portato ad essere eletto segretario sulla base di un accordo politico, extra regolamento, che ha visto anche l'elezione diretta del vicesegretario.
 
Ricordo questi fatti per richiamare l'attenzione sul fatto che la costruzione del partito e degli organi dirigenti a Vecchiano è stato un percorso poco burocratico ma ispirato invece a trovare una soluzione e un assetto a un partito che fa della diversità una ricchezza. Il percorso per individuare la candidatua a Sindaco è stato condotto dal gruppo dirigente con grande senso di responsabilità e di ricerca di equilibrio. Non è stato un percorso facile, e non esente da difficoltà. Al di là delle procedure e delle regole, che fra l'altro noi a Vecchiano siamo stati i primi ad infrangere, conta il senso di appartenenza.
 
La lettera che scrivi è molto bella proprio perchè delinea una appartenenza diversa da quella che concepisco io. Delinea un partito fatto solo dalla periferia e senza un centro, un luogo, uno spazio aperto di discussione, di passione civile, dove convenire e confrontarsi, un luogo di partecipazione, ma senza un luogo della decisione; un luogo, consentimi una citazione classica, dove le assemblee siano deliberative, dove cioè si parla con l'orologio davanti. Il partito diffuso, tutto perferia, senza centro, è un luogo bellissimo, al quale guardo come obbiettivo da raggiungere, ma che non si contrappone ad un'altra visione del partito, a me più congeniale, dove le persone sono al servizio dell'organizzazione, e dove la partecipazione è prima di tutto responsabilizzazione di una scelta.
 
Non  trovo difficile leggere nelle tue righe la feroce critica di Orwell all'organizzazione totalitaria sovietica. Al potere centrale del partito che come un Grande Fratello controlla il popolo, in questo caso democratico. Una suggestione alla quale resta difficile sfuggire. Ma che risulta anche molto forzata, anche se nella storia di molti di noi, ci sono tessere o voti al Partito Comunista Italiano. Un grande partito che ha scritto la Cosituzione con altri partiti e tradizioni, che ha Governato in anni difficili, che ha espresso in questi anni in molte parti d'Italia figure oneste di grandi amministratori. Un tradizione di pensiero di impegno, e mi rifereisco sempre al Partito Comunista Italiano, che negli anni ha legato questa grande esperienza a modalità organizzative nuove. Perchè i partiti sono organismi vivi e rappresentano lo specchio della società che li esprime.
 
Il Partito Democratico è stato la più grande innovazione nel quadro politico degli ultimi vent'anni – scriveva nella mozione congressuale Bersani – una grande innovazione che però è stata solo comunicazione, senza corpo, senza organizzazione. Solo l'organizzazioneè in grado di  trasforma le passioni e le idee in azioni, l'organizzazione trasforma l'intuizione in interventi. E l'organizzazione è fatta di organismi dirigenti.
 
La costruzione del Partito Democratico è un compito collettivo, aperto al contributo di tutti, ma che non può ospitare tutti;  penso che i nostri percorsi possano convergere, che non siano esclusivi, e che si possa costruire una classe dirigente a partire dal basso, come abbiamo fatto noi. Incontrandoci come delegati del Partito e parlando con un unico obiettivo, quello di trovare la soluzione che rappresentasse tutte le nostre sensibilità e dove tutti trovassero delle garanzie. In questo senso condivido in pieno le parole del nostro segretario provinciale quando, citando Cesare Damiano ricorda come “Lo scontro è benefico se porta ad una sintesi di maggioranza da tutti riconosciuta come vincolante”. E ancora: “Il nemico è l'ambiguità, l'indeterminatezza, la fumosità delle schermaglie, il falso unanimismo di facciata. Tutto questo opacizza il nostro profilo.”
 
L'abbiamo fatto come delegati del Partito democratico, delegati appunto a rappresentare la sintesi migliore e più unitaria delle - per nostra fortuna - diverse visioni dei deleganti, che poi sono gli iscritti e i simpatizzanti. Se non siamo riusciti ad accontentare tutti ce ne assumiamo la responsabilità, ma solo le sintesi di posizioni diverse rendono un partito, un partito davvero democratico. PS La lettera pone anche il problema della qualità del gruppo dirigente, che è un'altra questione, sulla quale senz'altro avremo modo di confrontarci.
 
Massimo Marianetti
Segretario Unione Comunale del Partito Democratico di Vecchiano

 

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7/2/2011 - 14:47

AUTORE:
...

Penso che l'uomo comune che aveva fatto una semplice considerazione su un fatto inaspettato (insomma, inaspettato non proprio, ma un po' sorprendente) non si aspettasse tanta risposta. In fondo l'uomo comune aveva fatto un commento come molti altri uomini comuni hanno fatto o volevano fare. Lo dimostra il numero dei lettori di quella semplice lettera aperta.
La risposta invece è stata effettivamente tanta, un po' troppa, diciamocelo onestamente. Un po' troppo supponente, didascalica; esageratamente retorica, contraddittoria. E se si legge bene, anche priva di entusiasmo, un po' verbosa e imbarazzata, quasi non volesse celebrare una vittoria, ma chiedere indulgenza.
Non si offenda l'autore, cerchi di capire: è stato un po' ingenuo e un po' imprudente.
Imprudente perché è andato a ficcare il dito nella piaga della partitocrazia. Questa vecchia e irriducibile piaga che dimostra come all'interno dei partiti si continui imperterritamente a rifiutare la volontà di partecipazione dei cittadini.
La risposta ha messo in luce il comportamento del PD vecchianese che, chiudendo questa volontà, rifiutando la collaborazione esterna, non ha voluto considerare che i giovani, i simpatizzanti, la società civile in genere, tengono alla crescita morale e civile come o molto più di quanto non dimostrino i partiti. Rifiutando il dialogo e il confronto sui candidati con le formazioni politiche che ancora si rendono disponibili alla coalizione rischia di averne suscitato un insulto che le offenda e che le porti a ritirare la loro collaborazione con la conseguenza di una non improbabile perdita del governo locale.
Ha messo in luce che i partiti non riconoscono quanto sia in crisi la fiducia che l'elettorato ha in loro e quanto con la loro voglia di mantenersi verticistici e scegliere dall'alto i candidati, come pure la pretesa supremazia sui partiti minori si riveli sempre più disastrosa. Lo dimostra l'alta percentuale di scontenti, di indecisi e di astenuti da cui si origina la nascita di sempre più numerosi gruppi critici e di dissenso.
Ha messo in luce come anche il PD vecchianese non abbia voluto considerare che l'improvvida scelta di un candidato già sperimentato fa apparire i partiti come centri di riciclaggio, oggi a torto o a ragione largamente lamentati.
Ma ormai la risposta è stata data e la scelta del candidato è fatta; indietro non si può tornare, pena il ridicolo.
A questo punto i problemi del PD sono due. Il primo è quello di concordare nella coalizione un programma di legislatura che sia realistico, inoppugnabile e argomentato in modo da dimostrare l'incongruenza delle proposte e delle promesse delle opposizioni.
Il secondo problema è quello di smontare quell'avversione, nata da vociferazioni senza argomentazioni -proprio senza argomentazioni- che si sta propagando come una fobia collettiva -o quasi per moda- nei confronti del candidato che ha scelto.
Il candidato ha dimostrato durante tutta la sua carriera di amministratore di essere inattaccabile dal punto di vista morale; ha un'esperienza che lo rende idoneo a un impegno corrispondente alla moderna gestione di un ente locale; ha dimostrato una cultura istituzionale rara, di questi tempi. Ora però bisogna che dichiari senza fraintendimenti le sue scelte politiche su alcuni grandi problemi locali alla ribalta. E su questi sarà bene che lo incalzino anche i possibili coalizzandi. Dopodiché, sia i cittadini, sia i partiti potranno giudicare -allora sì, con valide argomentazioni- se la sua candidatura è stata una buona scelta e se meriterà di essere sostenuta.
Ecco, è pur vero che l'improvvida risposta al cittadino comune ha messo in luce grandi difetti della politica e del partitismo, ma è vero anche che ora, involontariamente, suscita due importanti impegni di chiarezza.
Quando si dice che tutti i mali non vengono per nuocere!

6/2/2011 - 17:59

AUTORE:
libellula

Linguaccia da una lettura diversa. Sussiste però una domanda: Cioli si è dimesso?
Inoltre i numeri sono numeri. E in questo caso, solo il tempo darà risposta: purchè si abbia memoria.

5/2/2011 - 22:07

AUTORE:
Linguaccia

Devo ammettere che il sig. o la sig.ra Levin ha fatto una osservazione intelligente.La lettera di Cioli è stata visitata moltissime volte a differenza di quella di Marianetti. La sua efficienza della lettura dei numeri è evidente e per questo ringrazio. Mi sorge un dubbio,però,che spero Lei riesca a chiarire. Non saranno stati i tanti appartenenti all'opposizione, come Lei,che speravano di leggere le dimissioni di Cioli ?

5/2/2011 - 20:31

AUTORE:
Lettore curioso

Anche da una semplice percentuale possiamo vedere l'orientamento della nostra gente.
Ma...La lettera al Partito Democratico di Simone Cioli ha un giorno di vantaggio di esposizione su questo Forum e può darsi che domani in giornata o in settimana entrante le letture della risposta del Capogruppo dei furono cinque partiti (attualmente tre)della maggioranza uscente possa recuperare e...
...e però, curiosando sui gradimenti vediamo anche che: L'articolo degli (come li ha definiti curiosamente un lettore) "scotiguazza" non è che sia al top di letture.

Poi vediamo anche: (ma la lettura non è stata molto attenta, ho da fare giustamente altre cose più appaganti ed importanti)
...che, il solo Valerio Ciacchini(per'ora) scrive che il candidato ri/proposto a sindaco di Vecchiano Lunardi è persona meritevole di ri/elezione ed il Ciacchini essendo di San. Giuliano Terme o cambia domicilio da quì a primavera o dovrà convincere noi compagni di partito e coalizione del nuovo candidato a votarlo in vece sua.
Noi intanto vedreremo!

Il candidato conosce bene il suo partito di appartenenza e sa che il numero 19 è superiore a 5 (sono i voti espressi a maggioranza riceveti dal documento dell'Unione Comunale di Vecchiano del 7/06/2010 e portato in tutte le case di tutte le frazioni vecchianesi titolato:
LO SVILUPPO ECONOMICO DEL COMUNE DI VECCHIANO.

nb, nel tempo che scrivevo questa nota ho visto aumentare le letture alla lettera di Simone Cioli da 517 a 527 essendo la più letta, è in testa e ben visibile (per i curiosi)ed i commenti alla lettera di Simone sono "19", quelli al Marianetti "5" e la cabala non c'incastra un cavolo.
..oh è lui od un suo amico che si diverte a fare clik-clik sul testo(io in questo caso non potrei, mi si cancellerebbe tutto il testo scritto e)...
...e buonanotte

5/2/2011 - 18:31

AUTORE:
Levin

Al di là delle citazioni autorevoli di Marinetti la politica è un'altra cosa. Di solito è fatti di numeri, specie in democrazia. E se andate a vedere gli articoli più letti quello di Cioli è a quota 500 e rotti, quello di marinetti nemmeno tra i primi. Ci sarà un significato?
Come vedi, caro Marinetti, le citazioni contano solo se si ha l'autorevolezza per farle.

5/2/2011 - 17:18

AUTORE:
Simpatizzante deluso

...Marianetti la tua è una bella lettera ma solo formale e in qualche frase poco sincera. Il ringraziamento iniziale, ad esempio (non si può esser contenti di una critica aperta e pubblica) e la affermazione che la ricchezza del partito sta proprio nella diversità. Lo è ma quando poi si è compatti e convinti. I delegati non sono stati né compatti ne tanto meno convinti e nelle tante e belle parole si nasconde le verità dei fatti, i fatti di un partito diviso ed incerto. Un partito pieno di attriti e di paura che ha imboccato semplicemente la strada più semplice, più facile ma non è sicuro che sia la migliore, nemmeno per le elezioni di primavera e tanto meno per l’unità del partito. Molti sono gli scontenti, molti sono quelli che avrebbero gradito un maggiore coraggio e la presentazione di facce nuove. Questo non è avvenuto e le parole non possono nascondere i fatti. Vedremo chi saranno gli assessori e se torneranno i soliti nomi la coalizione rischierà veramente grosso. In questo caso io non andrò a votare e come me faranno molti altri per rimarcare la nostra delusione e il nostro scontento.
Continuiamo a guardare al passato, non riusciamo a vedere oltre. La stessa tua lettera, piena di formalismi e di belle frasi appartiene al vecchio modo di far politica e lo stesso vale per le decisioni prese senza consultare la base. A cosa è servita la campagna di ascolto dove numerose sono state le critiche alla passata amministrazione e le richieste di cambiamento? Chi ha partecipato ha perso solo tempo. Forse servirebbe davvero una sonora sconfitta per fare piazza pulita e ripartire da capo.

5/2/2011 - 17:11

AUTORE:
Proletario

Signor segretario comunale del PD, nonostante lo sforzo da lei profuso nella sua risposta atta a sfoggiare una superiorità culturale rispetto a chi l'ha preceduta, le sue parole non hanno fatto altro che confermare le critiche che venivano mosse al suo partito e alla sua gestione.
Invito il sig. Simone Cioli a non rispondere a questo "libello", sebbene sia stato provocato in modo molto poco elegante, perché non c'è veramente bisogno. E' tutto molto chiaro e non fraintendibile: di democratico in tale partito, almeno a Vecchiano, non c'è niente.

5/2/2011 - 15:31

AUTORE:
PDcredulone

Basta mettere a confronto le due lettere, quella
di Cioli e quella di Marianetti per vedere una distanza abissale tra i due, anche nel modo di esternare le proprie posizioni. La lettera appassionata e critica i Cioli che richiama il PD a scendere "veramente" tra la gente, e la difesa, legittima e doverosa, di Marianetti che premia un organizzazione, necessaria, ma aggiungo io molto discutibile. Sono distanze notevoli che non possono essere colmate con azioni d'ufficio. Se la politica, rappresentata dai partiti e in questo caso dal PD, non ritorna a parlare con la gente e si limita a propagandare una coesione interna che dubito ci sia, la disaffezione da parte dei cittadini crescerà sempre di più. Si può argomentare in mille modi, ma l'operazione Lunardi-PD non aiuta certamente questo partito a crescere e insinuarsi tra i giovani così come prospettato alla sua fondazione. Peccato.

5/2/2011 - 15:30

AUTORE:
jack

Penso che Simone sia in grado di risponderti (se lo ritiene opportuno)io invece, da pezzente, ti voglio dire solo una cosa,la maggior parte di quello che scrivi è inverosimile e spesso incomprensibilmente falsato, ma arrivare a dire "e che si possa costruire una classe dirigente a partire dal basso come abbiamo fatto noi"è la più grande castroneria che potevi dire.
Detto questo politicamente potresti essere anche di un candido bianco marmo, ma non potresti mai divenire una statua.

saluti jack.