Ho avuto modo di collaborare, seppure per un breve periodo, alla vicenda che riguarda queste famiglie. In primis voglio dirvi che una società non si può ritenere avanzata e democratica se non pensa agli ultimi ed ha incapacità, come la nostra, ad accogliere chi ha bisogno. Questi signore e signori,hanno la necessità di essere accompagnati in un percorso di integrazione per migliorare il loro status di vita, dare un futuro ai loro bambini e progressivamente inserirsi in una nuova comunità.
Nei nostri limiti culturali sta il limite del nostro futuro. Non servirà a nessuno arroccarsi dentro i nostri paesi e le nostre città in una visione medioevale del nostro mondo. Chiudersi significa favorire gli scontri culturali e sociali. Torno alla vicenda.
Quando furono sgomberati da Via Puccini furono utilizzati fondi statali, regionali e comunali per ricollocare queste famiglie nella comunità civile. Fu individuato un percorso di assistenza che passava da contatti fra gli assistenti sociali e i componenti delle famiglie. Così fu fatto. Iniziarono i percorsi stabiliti. In ogni contesto che accettò, dietro riconoscimento del pagamento di un corrispettivo, furono ospitate le famiglie e fu subito detto chiaramente a tutti che con il mese di ottobre sarebbe finito l'accompagnamento. Chi concedeva i locali era ben cosciente della situazione ( più volte detto e ripetuto a chiare note) ed anche le famiglie sapevano che dovevano sostenersi con le loro forze anche perchè in ogni nucleo c'erano persone che lavoravano. In quei mesi alcuni nuclei sono stati rimpatriati, altri uscirono dal progetto perchè non accettavano le regole, altri furono collocati in frazioni dei comuni limitrofi ( Pisa, San Giuliano, Pontedera, Livorno) ed iniziarono a sostenersi autonomamente. Questo percorso terminava con l'ottobre 2009. Così ci fu comunicato e questo successe. Da novembre in poi ogni struttura, ogni proprietario ha agito come meglio credeva in quanto era cosciente della situazione perchè preavvisato ed avvisato. A quel tempo finì anche la mia esperienza di volontaria in quel contesto. Per l'ostello si vociferava che esisteva già un contenzioso fra gestore e proprietà che però non so come sia stato risolto.

Non mi risulta che si tratti di occupazione abusiva, bensì concordata tra tutti, Comune di S.Giuliano in primis. In parole povere, all'ostello i rom ci sono stati mandati e tutti erano d'accordo, c'era naturalmente chi pagava per loro. L'unica a protestare a suo tempo fu la povera signora che abitava accanto, che ha avuto la vita rovinata per tutto questo tempo! Ma perchè Panattoni non dice come stanno le cose?

caro Ciacchini, penso che prima di andare a discutere sulle questioni altrui sarebbe meglio che ti mettessi a posto con la tua coscienza. Per esempio pagare il gasse metano che usi dal 2006 per scaldarti sarebbe un buon metodo per discutere dei guai del mondo partendo da una posizione di giustezza e equità. A meno che non ti metti nella stessa posizione dei Rom che occupando l'ostello della gioventù ( e sia ben chiaro che secondo me dovrebbero andare via il prima possibile) hanno le utenze allacciate per passare l'inverno. Anche tu hai l'utenza allacciata e non paghi nulla. O peggio ancora mi auguro che tu non sia fra quelli che hanno detto che la magistratura italiana ha fatto il suo dovere e ne ha difeso l'onore ( caso Battisti per l'estradizione, ed io ritengo sacrosanto che Battisti sconti l'ergastolo in Italia) e poi dice che la stessa magistratura è una banda di sovversivi perchè cerca di capire se il nostro presidente del consiglio ha commesso un reato. Un pò di coerenza non guasta. Soprattutto per chi fa politica.