L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
INTERVENTO
Campagna contro la corruzione.
Quanti sono i cittadini italiani che sanno di pagare ogni anno 1000 euro a testa per una tassa occulta chiamata corruzione? Quasi nessuno. A evidenziare questi dati e il loro peso economico è stata recentemente la Corte dei Conti. Ogni anno in Italia la corruzione drena risorse pubbliche per 60 miliardi di euro. A queste cifre vanno poi aggiunti i costi politici. La corruzione altera la qualità della democrazia e in primis quella dell’eguaglianza. Un candidato corrotto ha a disposizione più risorse economiche di uno onesto e sicuramente maggiori chances di vittoria. Una volta eletto il corrotto difficilmente opererà per il bene comune e collettivo, ma sicuramente tutelerà gli interessi propri e di coloro che lo hanno sostenuto.
Altri costi che si pagano, sono quelli sociali. Dove c’è corruzione, la qualità delle opere pubbliche è scadente e spesso di fronte a terremoti di non grande entità o piogge un po’ più forti del normale, il danno che si produce sulle popolazioni è altamente superiore rispetto all’evento naturale. Anche l’ambiente è devastato dalla criminalità e da una parte dell’imprenditoria che fa affari con essa. Troppi sono i danni provocati sulle popolazioni dallo smaltimento illegali dai rifiuti tossici e nocivi. Per non parlare poi della meritocrazia che ormai è soppiantata dalle furbizie e le “parentopoli “di turno.
Che la situazione sia preoccupante parlando di corruzione lo attestano anche alcuni osservatori internazionali. una su tutti: la classifica mondiale sulla percezione della corruzione presentata nell’Ottobre scorso da Trasparency International, colloca l’Italia al 67° posto preceduta da Ghana e Ruanda. E’ il peggior risultato dal 1995.
Nell’ultimo Consiglio Provinciale è stato approvato all’unanimità un odg promosso da Libera di don Ciotti e da Avviso Pubblico ( l’associazione dei comuni per la legalità), che lancia un appello al Presidente della Repubblica affinchè solleciti il parlamento e il governo a ratificare importanti convenzioni internazionali e direttive europee che possano concretamente migliorare la prevenzione e la repressione della corruzione e utilizzare per fini sociali i beni confiscati ai corrotti.
Le firme possono essere apposte anche on line collegandosi al sito della Provincia di Pisa, www.provincia.pisa.it oppure ai siti di Libera o Avviso Pubblico.
Gabriele Santoni, assessore alla legalità.