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La Pro Loco Ripafratta “Salviamo La Rocca” organizza per sabato 18 maggio una conferenza dal titolo “Crocevia di cammini - Il confine pisano-lucchese tra itinerari e cammini, beni storici, turismo sostenibile e volontariato culturale”. L’evento si terrà a Villa Roncioni, nel borgo di Pugnano, comune di San Giuliano Terme, alle ore 10

. . . il sig Marino vuole metter becco dove da anonimo .....
Correva voce, al Circolo, che Bruno della Baldinacca .....
Il tuo forse lo ha guadagnato ultimamente ed il mio .....
Cara manuela
io non so con esattezza i pro e i contro .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Mario Lavia
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di Biancamaria Coli seg. PD Circolo di Nodica
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di Umberto Mosso
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IMMAGINA San Giuliano Terme
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Crollo mura di Volterra; mozione di Pieroni (Pd)
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A cura di Erminio Fonzo
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da Museo del Bosco
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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Dal 17 al 19 Maggio ore 10.00 - 20.00
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Forum Innovazione di Italia Economy" II EDIZIONE
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Valdottavo, 17 maggio
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Pisa: quartiere delle Piagge
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Pisa, 16 maggio
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Credevo di riuscirci mare
Ma non ti potei solcare
Ma è vero giuro è vero
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Se gira il vento dritta
Al cuore
Per amarti .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
SAN GIULIANO
Idv: teleriscaldamento, rischio di fallimento imminente

18/2/2011 - 9:23

INTERVENTO DELL'IDV

 

Teleriscaldamento

SAN GIULIANO - Una vicenda infinita. Specialmente per chi ne ha subito le conseguenze. Ci eravamo ripromessi da tempo di tentare di fare chiarezza su questa vicenda che ha preso avvio dalla imposizione della tecnica del teleriscaldamento fatta dalla Cooper 2000 a tutti i soci con una unità immobiliare nell’intervento dell’area PEEP di via M.L. King a San Giuliano Terme. Poi osservando le spanne di documentazione accumulate in tutti questi anni abbiamo ritenuto più opportuno rimandare l’impresa e tentare di fare una pressoché sintesi finale. Finale perché temiamo che è alla che fine ci troviamo.

 

Accompagnati da frustrazioni e impotenza con sensazione che ci siano state molte mistificazioni nel coso degli anni. Alla data odierna possiamo prendere atto di una serie di fatti. Per primo che un numero consistente delle 160 famiglie non è più collegata alla rete di teleriscaldamento. Questi distacchi sono avvenuti a partire da 4 anni fa quando l’impianto e/o la gestione del medesimo ha manifestato le prime crepe. Per secondo, che è stato siglato un preliminare di protocollo nel quale in buona sostanza gli attori principali non si prendono impegni sostanziali nei confronti degli utenti rimasti.

 

Ovvero ‘pare’ che l’impresa che per l’ennesima volta reinvestirà per l’adeguamento dell’impianto, non si farà carico ne della stipula di contratto con le utenze domestiche ne del ripristino e/o manutenzione (a regime) della rete che fornisce queste ultime. Pare, che interverrà un ulteriore soggetto che acquisterà energia termica dal nuovo gestore e la rivenderà alle singole utenze. Segni inconfondibili della poca ‘appetibilità’ di questo brand della impresa. Terzo, lo stato della rete di distribuzione collocata nell’area PEEP.

 

Disastroso! Nonostante la perizia a sua volta redatta da consulenti tecnici autorevolissimi, nonostante gli interventi di sostituzione e rifacimento di tre anni fa, rotture e guasti continuano con una frequenza settimanale (quando non superiore). Di ieri la ripresa delle fumarole dei tombini in via Picasso. Guasti che comportano scavi nelle strade e in giardini privati per la ricerca delle perdite, interruzioni del servizio più o meno lunghe con disagi notevoli. Difficile se non impossibile pensare che questo impianto non sia ‘fatiscente’.

 

Da registrare tra l’altro che pare non sia mai stato collaudato e non disponga della rete di segnalazione dei guasti. Difficile se non impossibile ritenere che un qualsiasi sub-gestore possa sopportare nei suoi bilanci costi continui e importanti per interventi di manutenzione così frequenti e onerosi. Deve essere altresì chiaro ed evidente che nella attuale conformazione sotto il comparto c’è una rete che comunque arriva a 160 abitazioni, ma di queste ben oltre della metà si sono dotate di impianto autonomo e quindi sono disconnesse. La rete resta comunque e se avviene una rottura anche su una derivazione che interessa una abitazione scollegata, dovrà necessariamente essere riparata! Sintesi: La manutenzione dovrebbe essere garantita su una rete (fatiscente) di 160 utenti, mentre i canoni del servizio interesseranno solo qualche decina di famiglie. Impresa ardua.

La/le colpe muoiono giovani, e comunque la possibilità di rimediare almeno a una parte di queste è stata persa tre anni orsono. La proposta (rimasta tale) fatta dalla ditta Nuove Iniziative Industriali fu quella di rifare la rete di distribuzione della utenza domestica con un impianto di superficie con costo allora stimato in 450.000 euro. Da ricordarsi che avrebbero dovuto concorrere alla spesa anche altri soggetti. Unico intervento razionale e risolutivo per questo impianto.

 

Lo stato attuale, a meno che qualcuno non dia risposte serie e credibili per porre rimedio allo scenario che emerge dalle considerazioni sopra esposte non lascia intravedere che il fallimento imminente del teleriscaldamento. Fatto salvo che questa attività non prosegua per le sole utenze pubbliche e qualche altro nuovo soggetto.

 

 

Forse dobbiamo prendere atto (molto dolorosamente) che per quanto riguarda tutto il comparto di via M.L.King sono stati investiti inutilmente 630.000 euro. Così anche gli ultimi tenaci sostenitori e fruitori del servizio, non potranno che mestamente seguire le orme di coloro che li hanno preceduti, dire addio al teleriscaldamento e installarsi una caldaia a gas. E’ dura chiudere così questo intervento. Auspichiamo comunque che se qualcuno ritiene di avere delle proposte concrete, realizzabili, tecnicamente, ambientalmente ed economicamente sostenibili ci smentisca e si faccia avanti.

Italia Dei Valori – San Giuliano Terme


 


 

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21/2/2011 - 18:50

AUTORE:
Cassandra

Forse è bene che il Consigliere si rilegga tutti gli atti. Tutti. Rischia di aver perso per strada qualche parola o qualche frase. Che magari non avrebbe voluto che ci fosse. Ma c'è e dimostra perchè siamo arrivati a questo punto, con queste azioni e con questi risultati. A volte il cuore arriva oltre lo scibile ma se non è supportato dalla ragione diventa realtà....galleggiante. Piena solidarietà ai cittadini del teleriscaldamento. Da ciò che ho letto non è il Comune il Vostro avversario. Anzi....

19/2/2011 - 18:24

AUTORE:
Veronica

Qualcuno perde sempre l'occasione per stare zitto. Le cose non le sapete, venite al freddo in casa nostra senza acqua calda, con un impianto IMPOSTOCI dai costruttori e poi abbandonato dopo, domandatevi un pò il perchè???
E non serve fare politica, nè chiacchiere da bar come si diverte a fare chi non sa e scrive sempre a vanvera i propri commenti. Quando io non conosco a fondo una situazione evito di lasciare commenti offensivi e fuorvianti. Ma questa è soltanto la mia etica personale.

Lasciatecela risolvere a noi utenti. Visto che ci siamo noi dentro veramente

19/2/2011 - 12:55

AUTORE:
Giuseppe Tizzanini

Ritengo che la demagogia sia fatta da chi si esprime sul sentito dire, sulle voci che circolano al bar o su quanto riportano gli organi di stampa come ha confermato lei. La vicenda del Teleriscaldamento l’ho portata alla luce io a dicembre del 2004 ed io, insieme ai colleghi di partito, l’ho portata in Commissione Verifica e Controllo, di cui ero Vicepresidente, per una indagine conoscitiva sui fatti. Le indagini, su quanto stava accadendo ai circa 160 abitanti, sono durate circa 5 mesi e le ho concluse come Presidente della Commissione. In aprile 2005, dopo innumerevoli sedute e convocazioni testimoniali; da semplici cittadini, a politici e amministratori locali ad imprenditori, tutti legati in qualche modo all’impianto del Teleriscaldamento, ho portato in Consiglio Comunale le relazioni dell’indagine, che come ovvio erano due: una di maggioranza, dove in sintesi veniva detto che tutto andava bene e che tutto era sotto controllo; una redatta dal sottoscritto e dai colleghi di partito per la minoranza dove, in sintesi, rilevavamo delle manchevolezze da parte dell’amministrazione comunale. Queste due relazioni sono state lette , sempre dal sottoscritto in qualità di Presidente della Commissione Verifica e Controllo, in Consiglio Comunale. Come vede , io non ho bisogno di leggere gli atti, altri, semmai hanno la necessità di farlo e di informarsi meglio su ciò che esprimono. Confermo, inoltre, che dopo il 2005 non ho disertato i Consigli Comunali e le riunioni della Commissione Verifica e Controllo, di cui ho fatto ancora parte, per cui ho potuto seguire in maniera sempre diretta tutto l’iter della vicenda che, oggi, ha assunto la veste di una Soap opera, dove ogni spettatore da il giudizio sul più bravo interprete, mentre nella realtà i cittadini, alla fine, rimangono al freddo. In quanto alle acque calme, lasci giudicare a me quali rischi correre, sono un buon nuotatore e per quanto attiene la mancanza di terra sotto i piedi, sono abituato; ho fatto per 35 anni il paracadutista, le basta!
Giuseppe Tizzanini Futuro e Libertà

18/2/2011 - 16:48

AUTORE:
Bagnaiolo

Stupisce la demagogia di Tizzanini. Cinque anni di consiliatura sugli scranni di Forza Italia e neanche la capacità di leggersi gli atti? Per capire cosa è successo e come? Certo, per non offendere la mia e la Sua intelligenza, che l'ha capito! Ma forse è molto meglio soffermarsi nel mare del vago più che raccontare ciò che sta scritto negli atti. La genesi, la transizione e la situazione attuale.Ognuno è figlio della propria storia ed in quella si misura. A meno che non si senta scivolare il terreno sotto i piedi per l'incertezza della forza politica in cui è approdato e cerca un futuro rifugio in acque più calme. All'IdV ricordo che quei soldi sono stati spesi, se non erro e come fonte cito la stampa, su ordine del tribunale. E quell'impianto non fu imposto dall'amministrazione comunale.

18/2/2011 - 15:38

AUTORE:
Stacciaburatta

Ho finito un pacchetto di fazzoletti mentre leggevo l'annuncio funebre fatto al teleriscaldamento. Lacrima dopo lacrima scorrevo la pagina e le mi lacrime si sono spiacciate sulla bolletta del gas che m'è appenna arrivata: 380 euri. Per i primi mesi invernali. 80 metri quadri di casa e due pensioni per andare avanti. E pensavo anche al risparmio che quelli che godono dell'impianto in questi anni hanno avuto. Mi ci sarei comprato la Panda nova ! Mi chiedo : ma quando v'hanno imposto l'impianto dove eravate? liberi d'accettallo o di anda a compra casa da un'altra parte. E poi un dovevano essere loro, chi l'ha costruita a davvi garanzie sul funzionamento dell'impianto? Gliel'avete chiesto di conto? E siccome mi sembra d'avere letto che l'impianto è privato perchè un chiedete alla proprietà che intenzione ha? Oppure cambiate modo di scaldavvi. Oppure, questo scritto, serve per giustificare chi continua a scaldassi gratis!Chissà quanti pensionati come me stanno aprendo il portafoglio e mettendo via i soldi per pagare la bolletta del gas alla posta....

18/2/2011 - 11:52

AUTORE:
Giuseppe Tizzanini

Cari colleghi dell’IDV, con queste amare note polemiche decretate il fallimento di anni di politica di sinistra sul nostro territorio. Infatti il fallimento del tanto voluto teleriscaldamento della giunta Santoni, si infrange sugli scogli della Giunta Panattoni che del teleriscaldamento non ne vuole sentire parlare. Sei miliardi delle vecchie lire è costato, per cosa? Per soddisfare, dopo soli dieci anni soli alcune utenze? Questo è l’emblematica fotografia di come vengono spesi i soldi dei cittadini. Infatti ogni amministrazione ha i suoi “pallini”, chi il teleriscaldamento e chi la Cerratelli, ma la sostanza, alla fine, non cambia. Almeno queste amministrazioni avessero il buon gusto di non imputare agli altri mancanze di risorse per i servizi. Anche se da una posizione politica sensibilmente diversa, devo apprezzare la vostra capacità di mantenere una discreta libertà di critica che ritengo non sia semplice in una coalizione così difficile e chiusa.
Giuseppe Tizzanini Futuro e Libertà