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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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Lei non è "abbastanzina informato" si informi chi .....
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
FINALMENTE DOMENICA!
Ovidio Della Croce
"Il buono, il brutto e il cattivo": l’acqua, il nucleare e la guerra

27/3/2011 - 11:10

“Vogliamo l’acqua e il sole, non vogliamo mica la luna!” 
 
La manifestazione di sabato 26 marzo a Roma sarà una data da ricordare. Come lancio della campagna referendaria che si concluderà il 12 e 13 giugno. E per una riflessione sui beni comuni portata avanti dal basso, da un movimento radicale e aperto formato da cittadini, uomini e donne. Mi dice al telefono da Roma Monica Moretto, portavoce del Comitato referendario provinciale: “Siamo un mondo”. Con questo mondo i partiti dovranno confrontarsi.

Con uno dei suoi soliti titoli ad effetto “il manifesto” ha così fotografato la manifestazione aperta e plurale del 26 marzo: “Il buono, il brutto e il cattivo”. Tre aggettivi per descrivere un’umanità che ieri era animata da trecentomila persone, un soggetto politico destinato a incidere, che da maggioranza culturale può diventare maggioranza politica con l’auspicata vittoria del 12 giugno.
 
Il buono: il popolo dell’acqua
La straordinaria campagna referendaria per l’acqua pubblica della scorsa primavera ha raggiunto quasi un milione e mezzo di firme, risultato record nella storia della nostra Repubblica. Il popolo dell’acqua ha sfilato per la terza volta a Roma con un corteo affollatissimo. In mezzo c’erano gli stendardi dei comuni e i cartelli dei comitati locali. Una ragazza teneva un cartello in mano: “Chi vuole privatizzare l’acqua deve dimostrare di essere il padrone delle nuvole”. Dal palco un sindaco con la fascia tricolore ha così concluso il suo intervento: “L’acqua bene comune è la sorgente delle nostre comunità” e ha invitato ad esporre alle nostre finestre e balconi “la bella bandiera azzurra con i due sì per l’acqua pubblica, simbolo dei beni comuni”. L’acqua riguarda la nostra sopravvivenza e va gestita secondo l’interesse generale. La mobilitazione dei cittadini per il referendum dice una cosa molto semplice: l’acqua deve stare fuori dal mercato e senza profitti per non arricchire pochi a danno dei benefici di molti. Il governo ha fissato l’ultimo giorno utile per votare, sperperando milioni di euro, per rendere più difficile raggiungere il quorum, perché per loro  l’acqua è una merce da vendere litro a litro. Ma per i cittadini è “la madre dei beni comuni” e andranno a votare, nessuna persona ragionevole venderebbe sua madre. Personalmente, per questi referendum, andrei a votare anche a ferragosto. 
 


Il brutto: il nucleare
C’era anche il popolo del sole alla manifestazione di sabato 26 marzo, a sprazzi colorata di giallo delle bandiere contro il nucleare. Anche questo referendum riguarda la nostra stessa vita, la sicurezza. La catastrofe in Giappone ha riproposto il problema dell’energia nucleare in modo netto: non esiste una centrale nucleare sicura, esiste sempre il rischio di incidente con conseguenze enormi di sofferenza e paura. Intanto, dopo 25 anni dobbiamo ancora smantellare Chernobyl e chissà quanti ce ne vorranno per Fukushima. Da noi ora si parla di “moratoria” per un anno. Cioè non parlare di nucleare per un anno. Poi zitti zitti… Solo andando a votare per il referendum possiamo fermare le centrali atomiche che sono “una pericolosa perdita di tempo”, come dicono le Associazioni ambientaliste Greenpeace, Legambiente e Wwf presenti alla manifestazione insieme ai lavoratori e imprenditori delle energie rinnovabili.

Il cattivo: la guerra
Le istanze del popolo della pace trovano il loro spazio naturale nella difesa dei beni comuni. Le bandiere arcobaleno hanno colorato il corteo del 26 marzo, ma il movimento pacifista non riesce ancora a trovare le ragioni forti per una mobilitazione, nonostante la guerra in Libia e il movimentato scenario internazionale. Tra i pacifisti c’è chi difende la guerra “umanitaria” sotto lo scudo dell’Onu. E c’è chi è “contro la guerra senza se e senza ma”, come si legge sullo storico striscione della Fiom che spiccava alla manifestazione del 26 marzo per l’acqua. Emergency si è fatta promotrice di un appello per una manifestazione a Roma il 2 aprile con la parola d’ordine: “Stop ai bombardamenti”. Vediamo cosa il pacifismo italiano saprà costruire in una settimana di lavoro.

 

Post scriptum
In allegato i quesiti referendari e l'appello dei promotori del 2 aprile 




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1/4/2011 - 15:54

AUTORE:
Francesco

L’acqua e i finti ecologisti che guardano ai loro profitti
Nella home page di questo giornale c’è un articolo che parla del premio per il risparmio idrico ricevuto da Acque Spa per il progetto “Acqua buona a Pisa”. Giusto valorizzare le buone pratiche chiunque le faccia. Ma è giusto anche criticare le società di gestione idrica che ogni tanto appaiono come “benefattori dell’umanità e difensori dell’ambiente”, per nascondere la realtà quotidiana dei contratti vessatori, dell’aumento delle bollette e della pratica di interruzione del servizio in caso di morosità.
Una domanda: ma sono tutti così etici ed ecologici gli azionisti di Acque spa? Per esempio, non molto tempo fa Suez è stata denunciata per la costruzione di una diga in un fiume dell’Amazzonia dalle popolazioni locali esasperate per la deforestazione selvaggia e senza rispetto delle leggi.
Un’altra domanda: come si concilia il risparmio idrico con la logica di rincorrere il massimo profitto?
Bene i fontanelli (pagati da noi) e buoni i progetti dell’acqua in caraffa, ma è importante approfondire l’informazione per vedere quanto l’ipocrisia smentisce i discorsi di facciata.
francesco

31/3/2011 - 14:21

AUTORE:
Andrea Vento

Immancabilmente come ogni anno con la bolletta riferita al primo trimestre scattano inesorabili gli aumenti delle tariffe relativi alla fornitura idrica, alla depurazione, allo smaltimento e alla quota fissa. Gli aumenti da quando la gestione del servizio idrico integrato è passata dalla Gea Spa (a totale capitale pubblico) alla società mista pubblico/privato (ma gestita di fatto dal consorzio di privati)Acque Spa, sono diventati astronomici. Nell'ultimo decennio, sotto la gestione di Acque Spa gli incrementi sono fuori da qualsiasi logica aziendale legata al mercato o all'incremento del tasso d'inflazione, ma il frutto del perseguimento della massimizzazione del profitto in virtù di una situazione monopolistica (unico operatore del settore, altro che liberalizzazioni..). Il cittadino si è visto non solo privato del controllo democratico (attraverso i consigli comunali) di un bene comune, ma anche costretto a subire i pesanti effetti economici di tale sottrazione. Vediamo in pratica a quanto ammontano gli aumenti. Dal 2001 (ultimo anno di Gea) al 2011, per le prime abitazioni, per la fascia agevolata cioè fino a 80 mc (che riguarda in genere i pensionati)la tariffa al mc è passata da euro 0,156 a 0,984 con un aumento 630,76%; per la prima fascia (81-200 mc) da euro 0,375 si è saliti al 1,313 con incremento del 350,13%; per l'eccedenza 1 (201-300 mc)da 0,625 a 1,784 euro, quindi un più 285.44% e per la eccedenza 2 (oltre 300 mc) si è passati da euro 1,251 a 2,141 con incremento del 171,14%.
A denotare il carattere iniquo e antisociale delle tariffe, oltre all'entità astronomica degli aumenti, vi è il fatto che colpiscono maggiormente chi consuma meno, quindi le fasce sociali più deboli o più attente agli sprechi. Stesso carattere è confermato dall'aumento della quota fissa che oltre ad essere percentualmente più elevato con il 1.073.67% (passando da poco meno di 3 euro a quasi 30), è vessatoria nei confronti delle utenze minori, andando, talvolta, ad incidere addirittura del 50% sull'importo annuo delle bollette, come nel caso di un pensionato che vive da solo o di un piccolo esercizio dotato di bagnetto ad uso proprio che consuma circa 1-2 mc al mese.
l'aumento dei casi di morosità denota che il costo delle tariffe dell'acqua è diventato insostenibile per molte famiglie, soprattutto in questo periodo di crisi economica.
L'acqua è un diritto inalienabile di ogni essere umano e deve essere gestita con criteri di interesse pubblico a vantaggio della collettività, vale a dire: accessibilità per tutti i cittadini, contenimento delle tariffe, riduzione delle perdite infrastrutturali e degli sprechi d'utilizzo.
Risulta ormai chiaro a tutti i cittadini dell'Ato 2 che la società monopolistica Acque Spa ha scopi ben diversi: il perseguimento del profitto (garantito per legge al 7%, senza alcun rischio imprenditoriale) e l'allocazione di politici locali di lungo corso ormai privi di sbocchi futuri (leggi trombati) nell'organigramma aziendale e lautamente retribuiti per svolgere meri compiti di rappresentanza.
I cittadini sangiulianesi e di tutto l'Ato 2 aprendo la busta contenente la bolletta, dopo aver sentito le solite cassandre che denunciavano gli aumenti, si renderanno tristemente conto che, il coordinamento comunale di Rifondazione non è composto da buontemponi che hanno loro confezionato un simpatico pesce d'aprile, ma che il consiglio di amministrazione di Acque Spa, dove siedono esponenti del Monte dei Paschi, di Acea, della Lyonnaise des eaux e della Caltagirone, l'aumento l'ha davvero deliberato, e pure consistente, alla faccia della crisi economica e del disagio sociale.

31/3/2011 - 13:47

AUTORE:
Chiara

Nel farti gli auguri vorrei ricordare il tuo bel libro "Vogliamo la luna" e quello appena uscito "Non basta indignarsi"

30/3/2011 - 23:01

AUTORE:
Ovidio Della Croce

Oggi è il compleanno di Pietro Ingrao.

Voglio fargli gli auguri per i suoi 96 anni da questa rubrica, perché da lui ho imparato a guardare il mondo, la società, la vita, la poesia e la politica con uno sguardo curioso e pieno di dubbi.

30/3/2011 - 16:48

AUTORE:
sabrina

Curiosando su youtube ho visto un video in cui in 35 secondi il nostro Presidente del Consiglio ha sciorinato tante di quelle stupidaggini e bugie sul nucleare da vero record. Non so allegare il video, per cui provo a raccontarlo:
BERLUSCONI: - LA SINISTRA HA RINUNCIATO ALL'ENERGIA NUCLEARE ALLA FINE DEGLI ANNI '70 ANDANDO DIETRO AGLI ECOLOGISTI FANATICI....
1°bugia: Il referendum sul nucleare si svolse nel novembre 1987!
2°bugia: Circa 21 milioni di italiani dissero NO al nucleare (80% dei votanti). Altro che sinistra e ecologisti fanatici!
BERLUSCONI: - L'ENERGIA NUCLEARE E' LA FORMA PIU' PULITA E PIU' SICURA DI PRODUZIONE....
3°bugia: Più pulità? E le scorie radioattive? Ce ne sono altre più pulite, tipo quella solare, eolica, geotermica ecc, o no?
4°bugia: Più sicura? Chiediamolo ai giapponesi!
BERLUSCONI: - CARBONE, GAS E PETROLIO AD UN CERTO PUNTO SI ESAURIRANNO.....
5° bugia: anche l'uranio si esaurirà! Dal 2030 non sarà più sufficiente al fabbisogno.
BERLUSCONI: - PUR ESSENDO LA PATRIA DI ENRICO FERMI, CREATORE DELLA POSSIBILITA' DI CREARE DALLA SCOMPOSIZIONE DELLE CELLULE L'ENERGIA NUCLEARE....
6° bugia: Scomposizione delle cellule? Cosa c'entrano le cellule con l'energia nucleare? L'energia nucleare non si ottiene dalla scissione dell'atomo dell'uranio?

Tutte queste stupidaggini in soli 35 secondi! Sfido chiunque a fare meglio di Berlusconi.

Se questa è la conoscenza che hanno in materia coloro che vorrebbero costruire le centrali nucleari in Italia, fatevi andar via qualsiasi dubbio in merito alla questione e al referendum del 12 e 13 aprile votate SI per cancellare l'ennesima legge scellerata.

28/3/2011 - 19:39

AUTORE:
LUIGI

APPREZZO MOLTISSIMO QUELLO CHE
FATE PER SALVAGUARDARE IL BENE
PREZIOSO CHE STIAMO DISTRUGGENDO

PIANO PIANO,L'ACQUA ???ECC,ECC.

28/3/2011 - 12:50

AUTORE:
Peppe Sini

Gentili lettrici e lettori, care amiche e cari amici,

concludo oggi il digiuno contro la guerra che ho iniziato lunedi' scorso.
Mi sembra stia crescendo nel nostro paese la visibilita' dell'opposizione alla guerra e al razzismo, opposizione alla guerra e al razzismo che sono persuaso sia molto, ma molto piu' ampia e profonda di quanto riferiscano i principali mass-media (in gran parte prevalentemente impegnati nell'attivita' di propaganda bellica).

Occorre che questa opposizione riesca a passare dalla testimonianza all'azione nonviolenta, affinche' la scelta della nonviolenza riesca a farsi guida della politica italiana ed internazionale, ovvero ottenga la realizzazione di quanto affermato sia nella Carta delle Nazioni Unite sia nella Costituzione della Repubblica Italiana: il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani e il ripudio della guerra assassina.
Grazie ancora dell'attenzione, augurandovi ogni bene...

Peppe Sini
(Centro di ricerca per la pace, VT)

28/3/2011 - 10:07

AUTORE:
Ilaria Ferrara

Vanno, vengono, ritornano.
Tutto bene se si trattasse delle solite nuvole, invece...
Abbiamo già avuto il primo passaggio di nube un po' radioattiva, per carità diluita, impercettibile, nessun pericolo secondo il governo - ma molte colleghe hanno preferito non portare fuori i bimbi a ricreazione giovedì e venerdì della settimana scorsa, non si sa mai.
Adesso Fukushima continua a sbuffare e per Greenpeace siamo già al livello 7, quello di Chernobyl, la Tepco dà i mumeri e gli Stati che devono monitorare non li danno, si suppone per non creare allarme. In attesa di poter fare come in Germania dove il voto di ieri ha mostrato chiaramente la volontà popolare contro la follia nucleare, vorrei sapere come regolarmi, visto che abbiamo programmato un'uscita sul monte Faeta con i bimbi delle due prime, per osservare la primavera.
Devo rinunciare, devo sfruttare la pausa tra una nuvola e l'altra, devo pensare che comunque c'è tanto inquinamento lo stesso? E quando la facciamo una bella riflessione sull'energia per fare che cosa?