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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . quanto ad essere informato, sicuramente lo sono .....
Lei non è "abbastanzina informato" si informi chi .....
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"250 giorni dall’apertura del Giubileo 2025: le .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
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Qui si discute su: Franco Bernabè, intervistato da Lilli Gruber

AUTORE: ops-Dalla bacheca di Marcella B Serpi CLAUDIO B.
email: -

5/3/2023 - 9:16

Stasera il manager e dirigente d'azienda Franco Bernabè, intervistato da Lilli Gruber su Elly Schlein, ha spiegato molto semplicemente che la capacità politica di un leader che dice di voler difendere il lavoro, consiste nel realizzare riforme e norme che facciano coincidere gli interessi dei lavoratori con quelli delle aziende che il lavoro lo devono creare e dare.
Come esempio ha citato la riforma del Jobs Act e le norme di Industria 4.0, che insieme hanno portato a un incremento di milioni di posti di lavoro negli anni 2015, 2016, 2017, quelli del governo Renzi.
La Gruber, il direttore de La Stampa Giannini, l'editore Lucio Caracciolo, tutti notoriamente di sinistra, hanno ascoltato in imbarazzato silenzio senza poter replicare.
Quando semplicemente i fatti crudi, i dati statistici reali, leggi annunciate , volute e rese operative, superano di gran lunga slogan roboanti, cortei, decine di convegni e frasi vuote sul lavoro ( o sui diritti civili) da parte dei professionisti del "sinistrismo", quelli che alle parole non hanno mai fatto seguire i fatti.
La Schlein, Bersani, Fratoianni, Landini, promettono di aiutare il lavoro e i diritti dei lavoratori cominciando a smantellare il Jobs Act. Per sostituirlo con cosa? Per ora intanto incominciano con i cortei, seguiranno convegni, comizi, pugni chiusi e assemblee studentesche. Intanto le destre governeranno per anni indisturbate.
Nel frattempo da qualche giorno mi sembra di rivivere un sogno dove ritorno ragazzo. Vedo assemblee studentesche di giovani di sinistra che denunciano i coetanei fascisti di squadrismo. Vedo fazioni politiche e opinione pubblica dividersi tra filoamericani e filorussi. Sento di nuovo parlare di lavoratori sfruttati e di padroni.
Come se non fossimo entrati da oltre vent'anni nel terzo millennio, come se il '68 fosse stato ieri mattina. Come se io fossi ancora quel ragazzo che andava ai comizi col fazzoletto rosso al collo, sognando per l'Italia il modello sovietico e un posto garantito dallo Stato. Come se non avessi dovuto emigrare al nord, lavorare per trent'anni per aziende private, guadagnandomi la fiducia di imprenditori che mi facevano sentire parte della loro barca, fiero e grato di quella opportunità e fiducia. Cosciente dei problemi che comporta un'attività imprenditoriale.
Che i due interessi, dell'imprenditore e del lavoratore dipendente, possono e devono coincidere nella sopravvivenza comune, quando non parliamo di grandi multinazionali che vedono solo numeri e non persone.
E oggi devo assistere a una certa politica che dice di rinnovarsi tornando a rappresentare vecchi schemi che non esistono, non possono più esistere. A sentire certi esponenti di certa sinistra provo rabbia e disprezzo . Perché io l'ho amata la sinistra che costoro dicono di voler rappresentare. L'ho vissuta, è stato epico, adrenalinico, emozionante ed entusiasmante. Mi sentivo in paradiso sotto il palco del comizio tenendo l'asta di quella bandiera colore sangue vermiglio. Mi sentivo nel giusto perché giusti e appassionati erano quegli uomini, condottieri degli umili e dei diseredati, che ci arringavano dal microfono che diffondeva nella piazza attraverso gli altoparlanti le loro parole accorate.
Avevo vent'anni quando venne rapito e ucciso Aldo Moro dalle "Brigate Rosse", ventotto quando morì Enrico Berlinguer, più di trenta quando il Partito Comunista Italiano venne cancellato con un colpo di spugna dai suoi massimi dirigenti, oltre quaranta quando l'ex democristiano Prodi divenne leader del mio partito e premier, mentre la lira lasciava il posto all'euro.

Avevo cinquant'anni quando Valter Veltroni il comunista detto "l'americano" fondava il Partito Democratico laico, aperto ai cattolici, repubblicani, liberali, per poter superare gli steccati ideologici e poter governare il Paese con il consenso degli italiani anche moderati e non di sinistra, per sconfiggere il populismo di destra di Berlusconi.
Mi sono adeguato e ci ho creduto.
Ho visto il compagno Bersani affidarsi a Mario Monti e venire umiliato dai "nuovi barbari", i seguaci di Grillo e dell'antipolitica, che sputavano su quella politica che tanto avevo seguito e amato. Ho seguito il nuovo astro nascente del Partito Democratico Matteo Renzi e a quasi sessant'anni ho pensato che le future generazioni potevano contare su un politico democratico idealista e capace, un ex boy scout cattolico ma dal pensiero laico. E l'ho dovuto vedere combattuto, logorato e costretto a mollare dalle correnti di potere interne al partito.

A oltre sessant'anni perciò mi sono infine rotto di tutti costoro.
Che ora mi tocca vedere rispolverare i vecchi arnesi ideologici di quando ero un ragazzo e dire che finalmente si sono rinnovati.
Mi sono stancato e spero solo di arrivare a superare i settanta vedendo il mio bellissimo Paese, che amo e di cui voglio essere fiero, governato da chiunque sia in grado di dargli con giustizia, competenza e autorevolezza, il rispetto e il posto che merita per le meraviglie e i geni che ha saputo regalare, a tutti noi che ci siamo nati e al mondo intero.
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In risposta a: Franco Bernabè, intervistato da Lilli Gruber del 5/3/2023 - 9:16
chissà
AUTORE: maxinduin
email: -

20/3/2023 - 19:18

Chissà se Claudio B. venerdì scorso ha visto il mitico Bernabè dalla Gruber. Lo dico perchè avendolo quasi mitizzato, parlando del crak della banca americana, ha detto che il nostro sistema bancario è sicuro. Giustamente Massimo Giannini, presente in studio, gli ha fatto notare che le stesse cose ce le avevano detto anche nel 2008 e sappiamo tutti come è andata. E per continuare il grande manager ha pure elogiato la riforma fiscale che l' attuale governo si appresta a varare. Dimenticandosi, opss..., di dire niente sull' evasione fiscale a cui i partiti di governo, lega in primis, strizzano l' occhio...
Ma, lui è un manager...
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In risposta a: agiografo del 9/3/2023 - 22:09
Infatti!
AUTORE: Oss 1
email: -

9/3/2023 - 23:29

Ma che Enrico Letta capisse meno di uno che non capisce niente siamo stati in tanti a dirlo ed i fatti ci han dato ragione.
1° Enrico Letta anticamente ma non toppo voleva elezioni anticipate convinto che Gigino Di Maio portasse via una grossissima fetta alla 5* e quindi con lui (Gigino) e gli scappati di casa per via di Renzi in gran numero ritornavano (come poi si è visto, nonostante il loro ritorno il PD lettiano ha perso ulteriori 800mila voti e quindi dov'è la vittoria?

Matteo Renzi (sempre lui non a caso e per caso) disse a Enrico Letta: guarda che gli italiani hanno la memoria di un criceto e da qui a settembre si dimenticano che Giuseppe Conte ha fatto cadere in primavera Mario Dragi e se non vuoi me/noi nel campo largo, fai desistenza con la 5* di Conte e cosi il centrodestra non fa cappotto.

Un po' era ed è duro di suo, poi vuoi perché glielo aveva detto Renzi non ne fece di niente.
Menomale che Elly c'è e a far peggio di Enrico Letta non ne sarà mai capace anche se ci si mette di buzzo buono, non la spuntella😂
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In risposta a: Ti rivelo il segreto di Pulcinella del 9/3/2023 - 20:37
agiografo
AUTORE: maxinduin
email: -

9/3/2023 - 22:09

Altro che segreto di pulcinella. Per non far vincere Meloni e company bastava che il Pd avesse fatto, nelle regioni del Sud, accordi di desistenza con i 5stelle. In questo modo il centro destra non avrebbe mai avuto la maggioranza al Senato.
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In risposta a: e dove... del 9/3/2023 - 19:42
Ti rivelo il segreto di Pulcinella
AUTORE: Oss 1
email: -

9/3/2023 - 20:37

Matteo Renzi con la cosiddetta rottamazione dette modo ai giovani Bonifei, Schlein e tanti altri di sedere negli scranni del Parlamento Europeo per poi divenire il Bonifei presidente dei parlamentari europei ancor giovanissimo ed Elly Schlein la prima donna segretario del Partito Democratico...per dire.
Enrico Letta per non volere nel suo "campo largo Renzi e combriccola" ha fatto si che il centro destra avesse i numeri sufficienti di fare a meno di Mario Draghi per i prossimi 5 anni di governo.
Fortuna vuole che la campagna elettorale sia finita e la prima donna capo del governo tira avanti gran parte dell'Agenda Draghi (vedasi i prezzi dell'energia contrastati dalla Federazione Russa ed accettati di buon grado da tutta l'UE, Italia compresa.

L'eventuale aggiunta di Landini alle pensionate "eccellenti" di cui sopra sarebbe un pannicello "chiebito" che non risolverebbe un cavolo come non lo risolvono le pensionate promosse da Letta per perdere nel miglior modo le elezioni e 800mila voti in più di quelli che perse Renzi con la scissione di Art1-LeU che son ritornati nel PD per cosa?

Il non volere Renzi nel campo largo ha fatto in modo che con meno voti del cosiddetto centro sinistra, le destre han fatto cappotto.
Eppure l'attuale legge elettorale era conosciuta da tutti e per questo che Matteo Renzi disse all'astioso Letta: se il tuo problema sono io, io son disposto a non candidarmi, ma "la combriccola" Bellanova, Marattin, Calenda, Scalfarotto, Paita, Gelmini, Rosato Carfagna ed altri prendili nel campo largo e così Lameloni non avrà la maggioranza assoluta.
...provare-provare-provare, e...
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In risposta a: Vai... del 9/3/2023 - 16:39
e dove...
AUTORE: maxinduin
email: -

9/3/2023 - 19:42

...sarebbe il problema se Maurizio Landini, una volta finito di fare il segretario della Cgil, si candidasse, anzi se un partito lo candidasse, al Parlamento italiano ? Voglio dì, c'è Renzi de la sua combriccola non può starci Landini ? A casa mia si chiama ancora democrazia, dalle tue parti credo agiografia...
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In risposta a: ottusità del 9/3/2023 - 14:44
Vai...
AUTORE: Oss 1
email: -

9/3/2023 - 16:39

...Come non sapessi che da dopo Luciano Lama i capi sindacali non potevano essere eletti in parlamento e domando.
Dato l'attuale vicinanza con la nuova segretaria PD con Maurizio Landini, credi che il Maurizio finito l'incarico in CGIL ritorni in fabbrica o seguirà Camusso et Furlan...così tanto per allungare il brodo...i 465 euri spiccioli al giorno son li che aspettano il turno del Landini candidato ed eletto in un collegio sicuro al Parlamento; vuoi scommettere che in fabbrica non ci torna?
Mi dirai: ma sarà vecchio! epperchè le senatrici Furlan e Camusso cominciano ora il loro percorso di vita?
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In risposta a: Dimmi quanti... del 9/3/2023 - 13:37
ottusità
AUTORE: maxinduin
email: -

9/3/2023 - 14:44

Ci sono persone, sicuramente oss-1 è una di queste, che vivono seguendo le indicazioni dei loro mentori, senza porsi mai un dubbio. A loro va bene così, risparmiano tempo e meningi, sempre che siano presenti. Vivono di certezze altrui, come se a cascata,poi, arrivassero fino a loro. E quando gli poni dati in contrasto con le loro pseudo certezze, come dice Luigi, la buttano in caciara. Se oltre ad ascoltare le e-news su FB si informassero in proprio, leggendo e studiando un po', scoprirebbero un mondo, forse diverso da quello immaginato, ma sicuramente più reale o realistico. Tra l'altro verrebbero a sapere che Landini, segretario generale della Cgil, ha uno stipendio che supera di poco i 4 mila euro. Più o meno quello che prendeva Camusso, la quale diventata parlamentare, come del resto Furlan, prende ora lo stipendio di 14 mila euro. Come anche il senatore di Rignano...
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In risposta a: Mai del 9/3/2023 - 12:15
Dimmi quanti...
AUTORE: Oss 1
email: -

9/3/2023 - 13:37

...ne han creati/difesi posti di lavoro Furlan, Camusso et Landini😏

Il loro, garantito a 14 mila euro al mese si😄
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In risposta a: Voi sinistri-sinistri et pentastellati.... del 8/3/2023 - 19:45
Mai
AUTORE: Luigi
email: -

9/3/2023 - 12:15

La butti sempre in caciara, specie quando non hai argomenti per ribattere sul tema.
Vedi i milioni di posti di lavoro di Bernabè.
Mai una volta che.....
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In risposta a: tipico del 8/3/2023 - 18:52
Voi sinistri-sinistri et pentastellati....
AUTORE: Osservatore 1
email: -

8/3/2023 - 19:45

....non vi meritate un Franco Bernabè ed un Adriano Olivetti, ma un Mario Capanna* che si lamenta del suo vitalizio da fame di soli 5.000 euro al mese.

POLITICA - 14 GENNAIO 2015
Vitalizi, Capanna* (ex Dp): ‘Prendo 5mila euro netti al mese, non mi sento privilegiato
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In risposta a: Franco Bernabè, intervistato da Lilli Gruber del 5/3/2023 - 9:16
tipico
AUTORE: maxinduin
email: -

8/3/2023 - 18:52

Non le viene il dubbio che, invece di certi valori della sinistra, sia cambiato lei ? Glielo chiedo perchè ho come l' impressione che lei viva in un mondo lontano dai problemi di chi lavora, soprattutto nel comparto privato. La perla di saggezza di Franco Bernabè è vecchia e trita, non ha scoperto l'uovo di colombo, è chiaro che c'è chi offre posti di lavoro e chi li cerca. Ma devono essere posti di lavoro decenti e stabili, non offerte scandalose come purtroppo siamo abituati a vedere, a danno di giovani e donne più che altro.
Sa che in Italia esistono 9 tipi di rapporti di lavoro ? E che esistono oltre 900 contratti nazionali (2021) ? Di questi oltre 400 sono nel privato, 162 firmati da CGIL-CISL-UIL, gli altri da organizzazioni sindacali pirata, o fantasma. Secondo lei, questi contratti pirata garantiscono gli stessi diritti ai lavoratori ? No eh..? E' dai tempi di Luciano Lama che la CGIL chiede che i contratti di lavoro diventino leggi erga omnes. Ecco, su questo dovrebbero puntare i dirigenti di sinistra, diritti e doveri uguali per tutti. Mi permetta, io credo che gli ospiti di Lilli Gruber fossero imbarazzati si, ma per le castronerie del sig. Bernabè. Negli anni che lei ha citato, gli occupati sono saliti da 22.279.000 del 2014 ai 22.930.000 del 2017 ( fonte Senato della Repubblica ), altro che milionate di posti di lavoro.
La propaganda funziona male...
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In risposta a: Attento del 5/3/2023 - 12:03
Una svista
AUTORE: Autore/AUTRICIO del copia/incolla
email: -

6/3/2023 - 12:22

L'autore è CLAUDIO BASSO copiato da Marcella sul suo blog.
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In risposta a: Franco Bernabè, intervistato da Lilli Gruber del 5/3/2023 - 9:16
Attento
AUTORE: Lettore
email: -

5/3/2023 - 12:03

Qui gatta ci cova!
Il lungo articolo, sempre a favore di Renzi, naturalmente, e contro il nuovo PD (qualcuno dovrebbe fare una riflessione), è a firma Marcella (femmina) mentre i riferimenti sono sempre al maschile!!
Una svista? Un trucco? Una manipolazione?
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