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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . quanto ad essere informato, sicuramente lo sono .....
Lei non è "abbastanzina informato" si informi chi .....
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"250 giorni dall’apertura del Giubileo 2025: le .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
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Qui si discute su: Bisogna crescere

In risposta a: del
Bisogna crescere
AUTORE: Bipo
email: -

22/11/2010 - 12:22

Vecchiano, forse ha quello che si merita, qui si continua a parlare del lago della Mandria , dell'Ovaio, ma guaediamoci intorno, guardiamo comuni come San Giuliano o Cascina cosa hanno fatto negli ultimi anni, hanno costruito dei mondi, Carrefour, zone industriali, artigianali, IpeerCoop etc.
Mi dispiace dirlo ma purtroppo la colpa di tutto è dei Vecchianesi che sono ancora ancorati alla gelosia del territorio, qui c'è nostro e quell'altri non ce li voglio. Cosi non ci sarà mai una crescita del territorio chiunque vada ad amministrare, pensateci ma purtroppo sarà così.
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In risposta a: Hai ragione ma certe teste.... del 24/11/2010 - 0:09
salviamo la concorrenza sul mercato
AUTORE: Andrea
email: -

25/11/2010 - 0:09

Il signor Simone ci ha tediato per ben 2 pagine con la sua pubblicità anti IKEA.
Si é forse dimenticato che siamo in un libero mercato?
E che la libertà di iniziativa privata é garantita dall'articolo 41 della costituzione poichè realizza la sovranità del consumatore.
Tempo fa il comune di Vecchiano autorizzò l'apertura di un supermercato SIGMA in una zona dove di supermercati ce ne sono a sufficienza, danneggiando anche i piccoli esercizi commerciali che già sono in affanno a causa delle grandi catene tant'é vero che poco dopo ha chiuso e di esempi se ne potrebbero fare a decine.
Io credo che tutto questo astio che il signor Simone Ha nei confronti di IKEA e dei loro sostenitori nasconda un interesse personale, o é un abitante di Migliarino (anche se afferma il contrario) e vuol salvaguardare il suo benessere o attende che i suoi campi diventino costruibili, fortunatamente molti abitanti se ne sono resi conto (al di la di IKEA) IKEA a questo punto é diventato un problema secondario, é arrivato il momento di dare una nuova linfa vitale a questo territorio sotto tanti punti di vista.
Io credo che chi come me crede nella democrazia sia molto preoccupato poichè piano piano ci stanno togliendo tutto: la libertà di stampa, di pensiero, perfino la libertà di mercato.
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In risposta a: crescita? del 23/11/2010 - 22:10
Hai ragione ma certe teste....
AUTORE: simone7002
email: [protetta]

24/11/2010 - 0:09

....sono difficili da ricondurre ad un discorso di merito.
In un Paese che affonda nel suo immenso debito pubblico e crede che non stiamo così male perchè i politicanti nostrani ce lo dicono tutti i giorni senza entrare minimamente nei dettagli che poi sono i nostri soldi, o meglio di coloro che pagano le tasse e hanno un conticino in banca ancora attivo.
Parlo di questo perchè nessuno sottolinea che ad oggi il debito pubblico equivale a circa 30.000 euro a ciocca neonati e pensionati inclusi, se però consideriamo i falsi non abbienti, coloro che esportano all'estero i capitali o che intestano beni a società che lamentano bilanci passivi e via dicendo, il conto dei virtuosi sale vertiginosamente, ma questo non spaventa i mercati perchè l'Italia è anche il Paese in cui l'80% è proprietario di una casa, quindi il conto lo possiamo anche pagare, ovviamente a patto di essere disposti ad essere sfrattati o ad ipotecare la casa per far fronte al debito.
Siamo così creduloni che non abbiamo ancora capito la mossa di Marchionne che ha ritirato dal contratto collettivo la sua fabbrica di Melfi creando la "fabbrica italia" con nuovi parametri contrattuali, che l'Abi ha già fatto qualcosa di analogo per i bancari, tenedo presente il "fermo stipendio" dei dipendenti pubblici (vero aprepista della deregolation dei contratti di lavoro), l'unica vera crescita che si prospetta è il mercato dei precari.
In un contesto dove la realtà è defraudata da falsi bisogni e false ideologie, il megacentro commerciale appare come l'oasi al traversatore di deserto, ma dopo l'oasi c'è ancora deserto e questo il traversatore, pur sapendolo, vuol convincersi di essere salvo, mentre è soltanto prigioniero di una pozza in mezzo alla sabbia arida.
So già che molti diranno "meglio la pozza che niente", altri diranno "facile, te probabilmente un lavoro ce l'hai", tutto vero, tutto comprensibile ma poco lungimirante e se non mettiamo agli occhi una visione più ampia da questo pantano non usciremo mai e trascineremo nelle sabbie mobili anche i nostri successori che, senza colpe, dovranno pagare per i nostri stupidi e insulsi bisogni egoistici.
Poichè scrivo sul forum, significa che ho un computer, una rete internet e che quindi posso fare un esperimento:
immaginiamo di voler arredare la nostra casa, senza muovere un passo posso visitare i siti delle catene di negozi di arredamento presenti sul territorio e, dato che è un gioco ci inserisco anche l'oasi Ikea.
Scorrendo i vari cataloghi noto che a parità di stile e tipologia di arredo i prezzi non sono così distanti, certo vi sono delle esclusive, delle chicche, delle trovate geniali, niente di non replicabile ma devo ammettere che Ikea ha qualche punto in più sotto il profilo delle idee, mentre sui prezzi no è poi così competitiva, anzi, alcune cose sono molto care al punto che sarei spinto da andare nei negozi specializzati nel singolo articolo ad esempio la sedia per ufficio per il mio studio virtuale.
Se arrivate alle medesime conclusioni, quale vantaggio potrà mai darmi in termini di cliente un ennesimo megacentro con un negozio di arredamenti, quando nel raggio di 50 Km, trovo in ordine alfabetico Aiazzone, che meraviglia, Desio e Robè, Mercatoneuno, Mondoconvenienza ed altri che mi perdoneraanno la dimenticanza, senza contare i veri negozi di arredamento da anni radicati nel territorio e gli artigiani del settore?
Il prezzo no, qualche idea in più forse, ma parliamo del superfluo, la competenza degli addetti ai lavori? non direi, molte di quelle cose te le devi montare da solo altrimenti si pagano in più, cosa che altri non mettono nel conto, quindi?
Solo i tanto desiderati, pubblicizzati, promessi posti di lavoro?
Auguro a tutti la possibilità di cambiare arredamento o di arredare nuove case, ma la realtà è che i mobili non sono come la biancheria intima, in genere sono fatti per durare e il mercato è in crisi, quindi il successo di un gruppo decreta la disfatta di un altro, ovvero l'osmosi dei posti di lavoro per cui vale una legge della fisica, niente si crea e niente si distrugge ma si trasforma.
Mi si dirà che la zona è ambita da quella multinazionale e che solo Vecchiano ha stupidamente, e per ora, rifiutato, ma credete veramente che una multinazionale aspetti tutto questo tempo perchè ci si decida? io credo che non abbia altri posti perchè altrimenti, la nuova uscita autostradale in quel di Torre del Lago l'avrebbe fatta l'Ikea stessa e sarebbe approdata nella nuova area artigianale, in fondo sono pochi chilometri di autostrada e l'amministrazione comunale dovrebbe, stando ai teoremi vecchianesi, essere capace di calamitare una grande opportunità come quella, invece nisba, vuoi vedere che a forza di denigrare l'agricoltura il vecchianese doc ha perso anche il cervello fino tipico del contadino?
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In risposta a: Bisogna crescere del 22/11/2010 - 12:22
crescita?
AUTORE: robe
email: -

23/11/2010 - 22:10

mi dispiace che qui si continui a parlare come negli anni 50 di crescita solo in termini di superficiale arricchimento. solo chi va a naso intende il supermercato, il grande centro commerciale come aumento di posti di lavoro, quindi ricchezza. le cose NON stanno così,
si veda ad esempio lo studio effettuato su milano: http://www.garben.tv/societa/cronaca/349-centro-commerciale-pe4-il-punto-di-vista-dei-numeri.html

eppoi se ne riparla.
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In risposta a: crescita? del 22/11/2010 - 17:37
Bisogna Crescere
AUTORE: Bipo
email: -

22/11/2010 - 19:37

Caro Ciao Ciao,
anche io vorrei che il mondo si fosse fermato 40 anni fa, meno auto, tutti in paese al bar o in piazza, niente pc e cellulari, ma non è possibile....ormai siamo oltre e quindi bisogna, se vuoi rimanere agganciato alla realtà, salire sul carro.
Certamente nessuno puo fare cio che vuole, le cose vanno gestite, ilComune poteva dettare tutte le condizioni che riteneva giuste e sicuramente le avrebbero accettate, visto che per forza vogliono questa zona.
Non possiamo permetterci di perdere una simile occasione, tutti vorremmo un mondo meno inquinato e piu naturale possibile mapoi siamo qui al pc col cellulare in mano con la speranza che qualcuno ci cerchi.
Questa è la realtà dei giorni nostri
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In risposta a: Bisogna crescere del 22/11/2010 - 12:22
crescita?
AUTORE: ciaociao
email: -

22/11/2010 - 17:37

caro Bipo,
sono i fondamentali che sono diversi.
Per te Ipercoop e Carrefour vuol dire crescita; per me vuol dire:
consumo di territorio
creazione di non luoghi
abbandono delle piazze
induzione di finti bisogni
precarietà
condensazione dell'inquinamento
.......
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