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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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Lei non è "abbastanzina informato" si informi chi .....
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
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In risposta a: del
Così è (se vi pare)
AUTORE: Riccardo Maini
email: -

23/5/2017 - 18:29

Tanto per rinfocolare lo spirito e la penna di tutti i lettori della VdS che hanno contestato le mie affermazioni in merito al mio intervento sulla manifestazione aerea del litorale pisano con la partecipazione delle Frecce Tricolori “Ovviamente gli anti-militaristi, i pacifisti non faranno mancare le loro critiche e non mancheranno certamente le polemiche strumentali e sterili sui militari guerrafondai, fanatici guerrieri”, a distanza di sette anni sono andato a ritrovare un mio scritto pubblicato dal giornale La Nazione in data 20 aprile 2010 dal titolo “ Ciardelli Visita alla Gamerra boicottaggio assurdo” che riporto integralmente e che già allora confermava i miei pensieri.
“Leggere le dichiarazioni di alcuni genitori e dei cobas della scuola di Pisa che invitano a boicottare l'iniziativa proposta dalla onlus Nicola Ciardelli di svolgere una giornata di visita ed attività da parte delle scuole della città all'interno della caserma “Gamerra” è una cosa assurda, sconvolgente e, a mio personale giudizio, offensiva.
Credo che solo in questa regione, isolata roccaforte di un comunismo ormai retrò, si possono asserire simili falsità e che una tale iniziativa possa essere considerata una forma di indottrinamento, è indice di una mentalità che squalifica l'intera città di Pisa. Provo molta indignazione e mi vergogno profondamente. A questo punto credo opportuno che tutti i figli di militari si presentino a scuola con una fascia nera al braccio per indicare ai propri amichetti che loro sono affetti da una grave malattia, hanno mamma o papà con le stellette e loro potrebbero essere portatori di idee inneggianti alla guerra, allo sterminio di massa, o all'odio razziale e che quindi è bene che gli altri, i sani, i puri non si avvicinino troppo. Mi permetto di suggerire ai cobas della scuola, alle insegnanti, alle maestre di proporre classi differenziate per soli figli di militari, potrebbero essere i futuri portatori di una retorica patriottica e militarista, che è bene separare dalla parte sana di questa società pisana. Sarebbe certamente un segno di grande maturità.” R.M.
Volevo provocare ? Forse .
Così è (se vi pare), altrimenti, aggiungo io, pazienza e state tranquilli non mi indignerò per i vostri attacchi. Ancora oggi dico “che vergogna”.
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In risposta a: Ormai del 25/5/2017 - 7:34
Incursori di Marina
AUTORE: P.G_
email: -

25/5/2017 - 18:27

Mai come in questo caso sembra calzi a pennello il proverbio “Fare di tutta l’erba un fascio”. Lo so che può non essere facile distinguere, ma spesso bisognerebbe farlo e non generalizzare. I politici sono tutti corrotti, gli amministratori tutti dei ladri, i pubblici dipendenti tutti dei lavativi. Ce ne sono, senza dubbio, ma generalizzare fidandoci di un preconcetto (politico, culturale, sociale), mettendo tutti nello stesso calderone, si possono commettere degli errori.
Gli incursori di Case di Marina erano militari, soldati, marinai e appartenevano alla X° Mas. Ma potevano anche appartenere alla V° Pus, con la X° , quella banda di delinquenti comandati dal più delinquente di tutti, non avevano niente a che fare. Non hanno ucciso partigiani, non hanno inneggiato al Duce, non hanno avuto nemmeno pensieri politici che non li interessavano, ma hanno solamente cercato di fare al meglio, spesso anche a costo della loro vita, quello per cui erano comandati. Erano soldati, marinai, che avevano il compito di guidare gli SLC (siluri a lenta corsa), detti comunemente maiali, con cui penetrare nei porti e far saltare le navi nemiche alla fonda. Tutto il loro interesse, il loro sacrificio, la loro preparazione era tesa a rendere più efficienti e sicuri i loro mezzi subacquei e lo studio dei materiali più adatti per quello scopo. Se ci si prendesse la briga, dimenticando per un attimo la loro appartenenza, di leggere quello che scrivevano alle loro famiglie, si capirebbe ancora meglio come sia doveroso sempre distinguere. Le loro lettere parlano soprattutto della sofferta lontananza dagli affetti, della costante ricerca del miglioramento dei mezzi per la loro missione, dell’onore come valore assoluto fino all’estremo sacrificio. Non per la X° o per il Duce, ma per loro stessi. “Erano dalla parte sbagliata della storia” ho scritto in passato, ed è vero, ma i loro valori erano quelli che li facevano grandi e li distinguevano dagli altri. Invito quindi sempre, prima di dare un giudizio, a documentarsi e distinguere, per non correre il rischio di generalizzare e dare del fascista a chi non se lo merita.
Dispiace, lo ripeto ancora una volta, vedere l'abbandono in cui versa la casa che gli ospitò. E' storia, piaccia o non piaccia, e aspettare che si deteriori fino a crollare non credo serva a cancellare un passato che io continuo a ritenere glorioso per quegli uomini che la frequentarono.
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In risposta a: Distinzione del 24/5/2017 - 12:03
Ormai
AUTORE: Vecchianese 3
email: -

25/5/2017 - 7:34

Ormai sulla Voce ci tocca anche legge difese dei fascisti della X MAS che poverini hanno solo trucidato migliaia di partigiani e partigiane durante la Guerra di Liberazione. Ah dimenticavo un giorno al loro Comandante Junio Valerio Borghese (salvato prontamente dagli americani prima che i partigiani facessero quel che era giusto fare) gli venne in mente di fare un golpe così tanto per gradire eh! Dopo l'attacco all'ANPI per il referendum del 4 dicembre queste sono le conseguenze. Lo sdoganamento di una delle formazioni più terribili del fascismo storico.
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In risposta a: A Osservatore 1 del 24/5/2017 - 16:38
Reset e ripartire di nuovo
AUTORE: Osservatore 1
email: -

24/5/2017 - 20:38

Impara da Togliatti: fai un'amnistia e dopo resettato, guarda il mondo nel suo complesso e ti accorgerai che se fosse fatto l'esame del sangue o DNA ai centomila di Tirrenia, qualche figlio dei fighetti sessantottini c'era a testa in su e a bocca aperta.
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In risposta a: Ancora oggi dico “che vergogna”. del 24/5/2017 - 13:35
A Osservatore 1
AUTORE: Riccardo Maini
email: -

24/5/2017 - 16:38

Ancora oggi mi vergogno; di che cosa?
Che in quella occasione, anno 2010, ci fossero i cobas della scuola e genitori che invitano a boicottare l'iniziativa proposta dalla onlus Nicola Ciardelli di svolgere una giornata di visita ed attività da parte delle scuole della città all'interno della caserma “Gamerra” e che una tale iniziativa potesse essere considerata una forma di indottrinamento.
Ancora oggi mi domando quale tipo di indottrinamento potessero temere, ma sinceramente non riesco a trovarla.
Ecco di che cosa, ancora oggi, mi vergogno.
Come possono dei genitori, che dovrebbero insegnare ai propri figli il rispetto per tutte le varie istituzioni pubbliche e private del proprio Paese, boicottare una tale iniziativa portata avanti da una onlus che ha come scopo la ristrutturazione di un casale situato nella zona ospedaliera "Careggi" di Firenze, allo scopo di ospitare, con le loro famiglie, bambini bisognosi di cure ospedaliere presso tale struttura ? .
Se questo non è ottuso antimilitarismo, i ben pensanti mi devono spiegare che cosa è.
Nella circostanza credo che sia meglio lasciare stare Sant' Agostino, non credo che condividerebbe le scelte fatta da quei genitori. Chi sa se oggi quei bambini potrebbero provare vergogna per quel modo di agire?.

indottrinare v. tr. [rifacimento di addottrinare, sull’esempio del fr. endoctriner]. – Istruire; far assimilare, con opera d’insegnamento e di persuasione insistente e metodica, i principî di una dottrina, soprattutto politica; si usa per lo più in tono iron. o polemico: i. le masse; i. le giovani leve del partito; lo hanno indottrinato ben bene!
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In risposta a: Così è (se vi pare) del 23/5/2017 - 18:29
Ancora oggi dico “che vergogna”.
AUTORE: Osservatore 1
email: -

24/5/2017 - 13:35

Di cosa? si può sapere egregio sig. Riccardo Maini di cosa fra tutti noi, oggi dobbiamo vergognarci!?

Oggi è il 24 maggio, qui come in America che magari saranno anche avanti a noi come fuso orario, ma noi Italiani, come ha detto Donald Trump alla mia televisione: l'Italia e seconda subito dopo l'America nella lotta al terrorismo in Afganistan e in diverse regioni del mondo.
Quindi quando si dileggia il governo Italiano in carica; così tanto per prendere per le mele "il ragazzo di Rignano" (Boyscautte secondo l'Uomo d'Albavola) che ha lasciato tanti dei suoi Ministri a portare avanti "i lavori" che fra quelli 'mportanti ci sono: la spesa di un euro in difesa deve essere pari alla spesa di un euro in cultura e vedendo poi (sempre alla mia TV) l'incontro fra il Presidente della nazione più potente al mondo con il Capo della Chiesa Cattolica, non mi è sembrato un incontro inconciliabile come potrebbe esse fra noi tutti e il capo dei barbari di Racca che glorifica i suoi camicaze uccisori dei crociati di 8/9 anni.
Un esempio per tutti!
“Ama e fai ciò che vuoi” è una delle frasi più celebri di sant'Agostino.
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In risposta a: Così è (se vi pare) del 23/5/2017 - 18:29
Distinzione
AUTORE: P.G_
email: -

24/5/2017 - 12:03

Sono sempre stato di sinistra, e lo sono ancora, più o meno lontano dal centro, ma credo che vada sempre fatta una distinzione fra l'onore e l'appartenenza. Sono contro la guerra ma non ho niente contro i militari in genere e guardo con orgoglio l'esibizione della nostra Pattuglia Acrobatica, segno di capacità, impegno, rischio, sensibilità, e grande lavoro di squadra e fiducia reciproca. Considero sbagliato l'atteggiamento di quelle madri che non colsero l'obbiettivo: non era la caserma e non erano i militari ma la guerra che dovevano contestare. Frutto di ignoranza e una visone politica spesso troppo rigida che porta ad una generalizzazione che può far perdere di vista la realtà.
Ho un altro esempio locale di scarso acume politico: la caserma degli incursori a Case di Marina. Appartenevano alla Decima Mas, fasciti e quindi dimenticati dalle Istituzioni di sinistra. Ma se ci si prende la briga di leggere di loro si capisce invece la loro grandezza, il loro onore, e il loro comportamento eroico completamente staccato dalle vicende politiche del tempo. Loro erano militari e il loro unico compito era quello di svolgere al meglio la loro missione, non avevano scopi politici ma solo il successo delle loro incursioni che si risolvevano spesso con il sacrificio della propria vita.
Se li inquadriamo invece nel campo politico ecco che perdono tutta la loro grandezza, la loro bellezza. I loro ideali nobili vengono stravolti e rimangono solo dei fascisti, persone indegne da trascurare, come purtroppo lo è il luogo dove preparavano le loro eroiche imprese.
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