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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Se oltre a combattere
quotidianamente
Con mille problematiche
legate alla salute
al reddito
al lavoro
alla burocrazia
al ladrocinio
alla frode
alla .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
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Qui si discute su: seguito annotazione caso ruby

In risposta a: del
seguito annotazione caso ruby
AUTORE: antonio alfiero
email: -

5/11/2010 - 15:37

ho letto il seguito dell'annotazione dei colleghi milanesi a disposizione a questo indirizzo:
forum.politicainrete.net/movimento-cinque-stelle/85951-il-verbale-di-polizia-dellaffaire-rub

comunque con il sorriso allego il copia incolla...

Oggetto: Seguito d’Annotazione relativo all’intervento effettuato in data 27.05.2010 ove si è provveduto ad accompagnare presso gli uffici della locale questura tale: XXXXXXXXX Karima, nata in Marocco il 01.11.1992,



I sottoscritti Agenti di P.G., Assistente della Polizia di Stato XXXXXXXX Capo equipaggio della Volante denominata XXXXX Bis 4° Turno e Agente della Polizia di Stato XXX XXX XXXXXXXX
informano lo S.V. di quanto segue:
in data 27.05.2010 alle ore 22.25 circa, questo equipaggio su disposizione della locale C.O. si portava presso gli uffici del Commissariato di P.S. Monforte Vittoria, per procedere all’accompagnamento e al fotosegnalamento presso il locale G.P.R.S. della persona in oggetto meglio generalizzata e successivamente provvedere all’affido della stessa ad una struttura protetta per minori, come deciso dal P.M. di turno dei minori contattato telefonicamente dall’Assistente della P. di S.XXXXXX E. che aveva proceduto all’identificazione della minore in Corso Buenos Aires 23. Questa unità operativa, dopo aver preso in carico la minore con i relativi atti di p.g. redatti dal personale della volante Monforte bis 1° turno, presso gli uffici del Commissariato in intestazione, si portava presso l’ufficio coordinamento della locale Questura per chiedere delucidazioni in merito.


Qui, l’Assistente della P. di S. XXXXXX XXX prendeva contatti con il Commissario Capo della Polizia di Stato Dott.ssa XXXXX XXXX, la quale riferiva, che a seguito di intervento della volante Monforte bis l° turno, la minore su indicata aveva a carico una denuncia di scomparsa e quindi questa unità operativa avrebbe dovuto procedere al fotosegnalamento della minore e provvedere (tramite centralino questura) alla collocazione della ragazza presso una struttura di accoglienza per minori.


Sempre a dire della Dott.ssa XXXXX G., data l’ora tarda (23.40 circa), nel nel caso in cui non ci fosse stata la disponibilità di ricevere la minore da parte di una struttura adeguata, la ragazza sarebbe stata ospite presso gli uffici della locale questura, in attesa di essere affidata l’indomani mattina mediante altro personale, a una struttura per minori; disposizione che la Dott.ssa XXXXX G. aveva impartito agli operanti a seguito di colloquio telefonico che in precedenza, l’Assistente XXXXXX E. aveva avuto col P.M. di turno dei minori. Quindi, l’Assistente della P. di S. XXXXXX XXXX provvedeva ad effettuare tramite centralino questura (Dagli apparecchi telefonici degli uffici della terza sezione UPG-Questura), un giro di telefonate presso le strutture di accoglienza per minori per provvedere alla collocazione della giovane donna, ma riceveva risposta negativa da parte di quest’ultimi, poiché al momento delle chiamate, il personale di turno delle varie strutture contattate, riferiva che poteva dare ospitalità solo a ragazzi e non a ragazze in quanto non vi era altro personale che poteva provvedere alla sistemazione e alla sorveglianza della giovane donna. Durante tali fasi, l’Agente XXXXXXXX XXXXX XXXXXXX unitamente alla ragazza in oggetto indicata si portava presso gli uffici del locale GPRS dove venivano effettuati i rilievi fotografici e dattiloscopici da parte di personale specializzato a carico della stessa. Durante l’ultima telefonata, l’Assistente XXXXXXXX M. veniva raggiunto di gran corso presso gli uffici della terza sezione Upg, dal Commissario Capo della P. di S. Dott.ssa XXXXXXX G., la quale riferiva di aver ricevuto una comunicazione telefonica da parte del Capo di Gabinetto della locale Questura Dott. XXXXX, dove si doveva lasciar andare lo minore e che non andava fotosegnalata.


L’Assistente XXXXXXXX XXXX nel raggiungere il collega l’Agente XXXXXXXXXX le, chiedeva spiegazioni alla Dott.ssa XXXXXXX G. in merito a quanto riferitogli, il Commissario Capo riferiva che detta telefonata le era pervenuta da parte del Capo di Gabinetto che a sua volta era stato contattato telefonicamente da parte della Presidenza presso il Consiglio dei Ministri dove era stato specificato che la ragazza fermata era la nipote del Presidente MOUBARACH e che quindi doveva essere lasciata andare.

Quindi, gli operanti unitamente alla minore e al Commissario Capo Dott.ssa XXXXXXX G. si portavano presso gli uffici del locale coordinamento dove ad attenderci vi era l’Ispettore Superiore XXXXXXX XXXXXXX. Arrivati nell’ufficio coordinamento, la Dott.ssa XXXXXX G. continuava a ricevere numerose telefonate da parte del Capo di Gabinetto che sollecitava il rilascio della giovane donna, poiché aveva già dato comunicazione al personale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’avvenuto rilascio della ragazza, inoltre giungeva tramite il centralino del corpo di guardia della locale questura, comunicazione che all’ingresso della questura erano giunte due amiche della minore e cioè la signora


Nicole MINETTI, Consigliere Regionale della Regione Lombardia con incarico presso lo Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’inquilina della minore tale COINCECAO SANTOS OLIVEIRA Michele nata in Brasile il 03.05 1978 res.te a Milano in via XXXXXXX 19, che chiedevano un colloquio con gli operanti per conto della minore.
Successivamente si prendevano contatti con lo signora MINETTI N. e l’inquilina della minore, alle quali si spiegava cosa era accaduto e cosa era stato disposto dal P.M. dei minori, la signora MINETTI N. si offriva di prendere in affidamento la minore e di provvedere per ogni necessità a carico della stessa, consapevole delle conseguenze giuridiche in caso di non ottemperanza agli oneri dell’affidatario. Dal controllo ai terminali CED/SDI effettuati in precedenza dalla pattuglia Volante Monforte Bis 1° turno si evinceva che la minore risultava avere a suo carico una denuncia di scomparsa da parte dei suoi genitori e di personale di una comunità per minori di Messina dove la ragazza era stata in precedenza ospite in quanto in passato aveva avuto dei problemi di natura familiare col padre; inoltre nel terminale CED/SDI, risultavano dei passaggi successivi alla denuncia di scomparsa, dove si evinceva che lo ragazza era stata fermata dai carabinieri e addirittura lo ragazza aveva sporto anche una querela, quindi nessuno aveva ritirato dal CED/SDI lo denuncia di scomparsa.


Si precisa che l’Assistente della P. di S. XXXXX F. aveva contattato telefonicamente il personale della comunità e quest’ultimi gli avevano detto che un inno fa circa, erano stati contattati telefonicamente dai Carabinieri che avevano chiesto delucidazioni sulla denuncia di scomparsa poiché avevano trovato la minore e di non avergli in seguito più fornito altro tipo di informazione. Gli operanti chiedevano alla Dott.ssa XXXXX G. se il P.M. di turno dei minori era stato informato della nuova situazione e cioè del fatto che lo ragazza era la nipote del Presidente MOUBARACH e che lo signora MINETTI N. si era resa disponibile a prendere in affidamento la ragazza in oggetto indicata. La Dott.ssa XXXXX G. chiedeva ai sottoscritti di contattare il P.M. per spiegare quanto era emerso, quindi l’Assistente della P. di S. XXXXXXX contattava telefonicamente il P.M. di turno spiegando cosa era emerso dal contenuto delta telefonata ricevuta dalla Dott.ssa da parte del Capo di Gabinetto della Questura. Il P.M. disponeva comunque l’affido della minore ad una comunità o la contemporanea custodia della minore presso gli uffici della Questura in attesa di essere data l’indomani mattina ad una comunità. L’Assistente della P. di S. XXXXXX M. comunicava alla Dott.ssa XXXXXX G. disposto dal P.M. e lo Dott.ssa XXXXX G. contattava telefonicamente il P.M. E aggiungeva il seguente accordo, e cioè bisognava avere lo copia di un documento d’identità della minore, per poi poterla affidare alla Minetti e lasciarla andare.


Data la situazione, l’Ispettore Superiore XXXXXX r. alla presenza degli operanti, della Dott.ssa XXXXX G., del Sost.to Comm.rio della P. di S. XXXXX S. e dell’lsp.re Capo XXXXX A. (Personale del coordinamento del turno notturno/montante) contattava telefonicamente personale del Commissariato di Letojanni luogo di dimora dei genitori della minore, dove presso l’abitazione di quest’ultimi veniva mandata una pattuglia della P. di S. che informava i genitori della presenza della ragazza in località Milano, inoltre la minore riferiva agli operanti, al Commissario Capo della P. di S. Dott.ssa XXXXX G. e all’Ispettore Superiore XXXXXX L., che probabilmente i suoi documenti d’identità erano in casa dei genitori poiché il padre li aveva requisiti. Sul posto i colleghi di Letojanni spiegavano lo situazione ai genitori della minore e quest’ultimi riferivano di essere già a conoscenza che la figlia era a Milano. I genitori riferivano di non avere i documenti della ragazza, pertanto i colleghi di Letojanni riprendevano regolare servizio. A questo punto, l’Assistente XXXXXX M. d’accordo con lo Dott.ssa XXXXX G. e l’Ispettore s. XXXXXX r. contattava telefonicamente la struttura di Messina dove ere stata ospite la minore, qui il responsabile riferiva di aver nell’archivio della struttura una copia dei documenti della minore, quindi quest’ultima che al momento della telefonata non era al centro ma alla propria casa, riferiva che l’indomani mattina avrebbe inviato a mezzo fax copia del documento della ragazza presso gli uffici della locale questura e del Commissariato in intestazione.
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