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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . quanto ad essere informato, sicuramente lo sono .....
Lei non è "abbastanzina informato" si informi chi .....
. . . è che Macron vuole Lagarde a capo della commissione .....
"250 giorni dall’apertura del Giubileo 2025: le .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
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In risposta a: del
La "Donna"
AUTORE: Sirio Bardelli
email: -

13/3/2023 - 17:08

Come luce d'alba,
che s'offre in rivoluzione terrestre,
appari nel tuo splendore,
quand'ancor
la luce delle stelle,
cullano i pensieri
della notte.

Solo il pensiero,
in chiuse palpebre,
con il sentimento,
vede Tua figura,
unica base d'Amore,
nell'attesa dell'alba,
e godere di tua presenza
esempio dell'essere!

La Natura,
probo indice di bellezza,
ha scelto la tua figura,
nell'esempio di grazia,
sentimento ed amore,
nell'arduo compito
di rappresentante
nello scibile dell'universo!




In risposta a: del
una fiducia in più
AUTORE: mamma ccf
email: -

7/3/2023 - 19:42

Raro è il sorriso
Di questa mia figlia
Un po' triste
Quando la sera
Le parlo vicino
E piango un po'
Cerco di farmi
In tre per te
In alto il morale
Se è bassa marea
Alla finestra
Io guardo la strada
E dove va
Mille paure
Che si faccia male
Chi incontrerà?
Dimmi stasera
Con chi eri tu?
Se con gli amici
O soli voi due
...vorrei spiegare a lei
Chi è mamma e Papà
E poi vorrei
Riuscire a dare a lei
Quella fiducia in più
Ma poi
Non ci riesco mai
"A volte basta poco"
Vorrei però
"Basta un colloquio in più"
La vita sai
Ti toglie le certezze
Tanta forza ma... ... ...
Venga qualcuno a dirmi
Eccoti il mondo voglio
In cambio lei
La donna che sempre
È restata nell'ombra
Ora la vedrai
"Metti le ali e parla con lei"
Trova e difendi i tuoi figli
Se puoi
...si, hai ragione tu
Ho una voce in più
E poi e poi
Io ti ho capita sai
Non ho paura ormai
E poi
Non vietero'mai piu
"Sciogli le paure al vento"
Un po' di fiducia in più
"Tieni per mano il tempo e lei"
E poi e poi
Sono felice sai
Non ho paura ormai
.............




In risposta a: del
Duronia Durante
AUTORE: Lucetta
email: -

26/2/2023 - 17:54

Bella mia signora
che pontifichi,
alla malora
i tuoi pregiudizi territoriali
i poeti non hanno recinti
solo ali
Non ti capisco
per fortuna
tu sei qui a terra
io sulla luna
Di razze superiori non ce n'è
di gente convinta sì, perche'
intendono in troppi insegnare
ma prima, carissima,
bisogna studiare
e tanto imparare!




In risposta a: del
Duronia , Durante
AUTORE: Gegè
email: -

26/2/2023 - 11:39

Cara la mia signora
che poeteggia alla bonora
autoctono, passaporto
alleluia se diporto
gobba, piovuta
zoppa, malveduta
complimenti,
quanto hai da imparare
prima di insegnare!




In risposta a: del
Impara l'educazione
AUTORE: Signora
email: -

25/2/2023 - 14:17

Prima di scrivere poesie
Cambia il tuo nome
Va oltre il tuo paese
Sii cittadino del mondo
E non di una corte
Tu sei .onia
Oppure .ante
Il passaporto non conta
Io sono autoctona
Tu piovuta
Quello che conta
È la poesia
Non la gobba del leopardi
Ma ogniuno a modo suo esprime
I propri concetti
Che sia a silvia o silvio
Non ci deve interessare
Chi sei tu per giudicare?




In risposta a: del
Abbaglio
AUTORE: Lux
email: -

24/2/2023 - 16:17

Mi sa che più che illuminato d'immenso,
hai respirato l'incenso
La luce è quella che si sprigiona
dall'occhio innamorato
se ricambiato
Se non succede
puoi accendere il camino
ma si sprigiona solo un lumicino
e tanto fumo
Il potenziale che divampa nel cuore
quando s'infiamma d'amore...
quello sì ch'è immenso...
altrimenti resta solo melenso.




In risposta a: del
Luce
AUTORE: Illuminato
email: -

23/2/2023 - 18:12

Mi illumino di immenso
Se la luce c'e'
Se no accendo lu camino
E mi scaldo e mi illumino lo stesso
Ecco
Se la luce non c'è vor di
Che è andata via
E allora i pannelli solari
Che li ho messi fare




In risposta a: del
Il rito del tè
AUTORE: silvia
email: -

20/2/2023 - 0:14

Un gruppo di amiche

Ed un rito del tè

Nella luce fioca

Di una sera d'inverno

Un lembo di cielo

Una pallida luna serale.




In risposta a: del
Respiro nell'Anima , un pensiero del Cuore
AUTORE: CCF........
email: -

18/2/2023 - 6:36

Perché l'amore causa
Quel peso fragile
In più ha in se adesso quei sapori
Io che ho la testa in mongolfiera
Sopra sabbia del deserto
Un miraggio quei tuoi sguardi
Noi stessi come delfini siam lontanissimi
Due suoni intelligenti
Che siglarono quel patto
Usciti da un luogo etereo o un sogno
Non abbiamo delle ali
Non si vive di magie
Ed è passato tanto di quel tempo
Sul nostro Amore
...sempre più spesso io respiro la tua Anima
Ed è il più bel regalo
E adesso non c'è più l'inganno
Per proteggerci
Che lasciavano i tuoi delusi
Siamo lacrime,siamo brividi

Siam fragili e indissolubili

È l'amore ch'è fatto così
Sino infondo lo possiam dire
Stiam vivendo una forte emozione

Con me tu non sei fragile ne solitario
Non hai più quella aria triste
Che non molla
Anche a sessant'anni per te la prima volta
Prima non ti innamoravi di nessuno
A parte te
E non sentirti in colpa a respirare
Tu puoi cambiare

Sempre più spesso hai il respiro
Dentro la Anima
Mai come adesso sei Vivo
E puoi portarmi ovunque dove mi conoscono
E senza più paura
Delle lacrime,dei tuoi brividi

Dei giudizzi degli amici

All'amore hai risposto di si
Oltre il foglio e le parole
Stai insieme a chi vuoi stare
Senza lacrime,solo brividi
Ai pregiudizzi abbiam detto no
Siam due goccie in un temporale
Stamo amando ed è giusto amare

Come è normale chi si vuole

Senza giustificare che a sessanta anni
Ci può essere ancora l'amore
Ed in due facciamo più di cent'anni
Potendoci respirare
Vogliamo che sia Respiro il nostro amore
Respirandoci l'uno nell'altra
In simbiosi abbiam anche un cuore
Che sulla mente solo lui può dominare
Con la testa nel pallone
Ma lucidi sempre
Coi piedi a terra nel presente
Imparando dal passato
Per un viaggio di un lungo futuro
'...................

E quando lui ti chiederà di me
Non lasciarti andare a raccontare
Digli quel che vuol sentirsi dire
Tanto nessuno potrà mai capire
Quanto un amore finito rimanga un amore
..........
Non dirgli mai se gli vuoi bene
Di quello che facevamo insieme
Delle domeniche di inverno
A letto fino a mezzogiorno
Di quella notte di natale
Che lo facemmo in riva al mare

E quando tu poi stavi male
Io ti facevo da mangiare
...........

Che ogni profumo e ogni respiro
....è stato Amore
....

Ecc. ..............ecc. ecc

Scritto nel 1997 CcF........

Dal Pooheta. E non solo...........




In risposta a: del
Io sono un gatto
AUTORE: Gatta
email: -

17/2/2023 - 22:50

Io sono un gatto,

un nome non cel'ho,

dove sono nato,

non lo so.

Miagolavo disperato

In un vicolo ciecato

Fui raccolto da un fanciullino

con il volto lavatino.

Tanto tanto, liscio era,

che sembrava una teiera.

Senza peli si mostrava

questa strana razza umana.

Tutto comodo restavo

nella mano dell'umano.

Poi un botto all'improvviso

che con gran velocità,

mi sbatte'di qua e di là.

Mi pensai già sulle stelle.

Tenni durò e fu cosi

che ancor oggi sono qui,

a far festa in questo giorno

Insieme a tutti

i gatti del mondo.

( 17 febbraio, festa nazionale del gatto)




In risposta a: del
IRIS
AUTORE: fede
email: -

15/2/2023 - 6:19

Donna stanca dentro la pelle
Tutto tiene su quelle spalle
Donna foglia senza l'inverno
Perché ha quella linfa dentro
Donna mani come le fate
Scioglie nodi dimenticati
E quegli ostacoli come muri
Li scavalca volando fuori
Sa ferirsi ma sa guarire
Come taglia sa ricucire
Gioca a carte mai colla sorte
Se si sente messa alle strette
Sogna il buio solo a colori
Donna vento senza confini
Donna che non invecchiera'
Ha quel volto senza una età
Donna testa non solo corpo
Donna anima quel suo respiro

Senza patto né compromesso

Donna tende sempre una mano
A chi sta male nel quotidiano

E a chi sta peggio dà il Suo perdono

Donna sfoglia il Diario perso
Come sbaglia sa allontanare
Per poi rinascere come Fiore
Solo l'Iris ha quell'odore
Sogna il lampo senza quei tuoni
Donna lava da quei vulcani
Donna vive e mai a metà
Forse un giorno ti incontrerà
Donna foglio senza l'inchiostro
Ma quel bianco lo sa riempire

Trova sempre quelle parole

Ama il tempo che dà risposte
Sa aspettare per quanto è forte
Solo l'alba ha i suoi mattini
Donna gioca coi suoi bambini
Donna un Iris che resterà
Dentro al cuore di chi vorrà




In risposta a: del
Incontro
AUTORE: silvia
email: -

15/2/2023 - 4:23

Confessare,

che la ragione

subisce smarrimento

davanti al meraviglioso

prodigio dell'amore.

Ossessione

di una danza delirante

che ci trascina

in un mondo insolito

ove in altri momenti

ci è vietato inoltrarci.

Con travolgente

sete di carezze,

si fa anche carne

Amore è incontro,

tra il sacro

e il segreto




In risposta a: del
Artemide
AUTORE: fede....
email: -

13/2/2023 - 5:24

È poesia,ogni sguardo che Tu
Rivolgi con la luce dei tuoi occhi
Che conosco da sempre
Scolpiscono cuore e la mente
Tu li dipingi,con quel tocco di Arte
Io vedo la scena ,l'altra faccia di Luna
Aspettare ogni giorno l'Emozione
Di quella marea

Marea che si alza ,con quella sua onda
Sotto una stella,luce sul buio così profondo

Artemide che fai salire le maree
Un miracolo al giorno ,come Donna e il suo coraggio

La sua luce è la tua
Nessuno capirà
Tu Artemide Dea
Dei cuccioli e della Luna

Alunghero' una mano
Per raggiungerti lassù
Nel sogno senza inganno
Mi abbraccierai anche Tu
Di luce che spegnerà l'inferno
Con quell'Acqua che ti uscira' dal fianco
....
Lo icore che non conosce inverno
...........
Sarà sempre estate fresca e senza gelo
E ti potrò ringraziare,ma dovremo poi lottare

Ma è Lei che mi bagna di luce fra la gente
Solo da lei vi nascono farfalle
Donna che sogna e allora faccio piano
Spicchio di Luna riflesso sul cuscino
Il ventre cresce e dorme anche il bambino
Sarò presto padre ,così vuole il destino
.....
"Siamo solo destini in un viaggio continuo"
...........

Quel seme che è in lei, in un atto di amore
È tutto merito suo ,lei che è Tempio del sole
Un raggio di luce che uscirà, dall'eclissi che muore
La Vita continuerà come giusto che sia
Quell'intreccio di noi,due filamenti
Eliche di Poesia
Chiamalo come tu vuoi
Anche il DNA è una marea
Sale cresce discende
Come ogni Essere Vivente
Senza distinzione di specie razza sesso o lingua
Siamo tutti uguali
Senza complotti e senza pregiudizzi
Gli esseri umani ad esempio
Non lasceranno mai il vuoto
Oltre se stesso
Se avranno un Figlio in cammino
Durante e dopo di loro
In un continuo viaggio di scelte e destini
O della sorte
Come la curva dello spazio tempo
Alla velocità dei vettori interstellari
Spazio dimensionali
O negli infiniti universi
Dove in uno di essi ci vivono i nostri morti
Che vivono in un sogno solido e senziente continuo perché fatto di Luce
Anche un destino si può cambiare
E farlo curvare a nostro favore e vantaggio
Amando il Bene e ignorando il male selvaggio

............
Artemide

...................

La sua luce è la tua
Che lo illuminerà
E tu come Dea
Donna senza età
Un figlio nella mano
E che tu crescerai
E ti dirà:Mamma
Ti voglio bene sai

E quando insieme cresceremo un figlio
Con sacrifici veri del quotidiano giorno
Di un mese non gli mancherà mai niente
O
Cercherò un miracolo
Oltre ogni sorte




In risposta a: del
il tramonto nel silenzio
AUTORE: fede....
email: -

11/2/2023 - 4:30

Vi diranno che non l' hanno fatto apposta
Strattonare forte ancora quel suo corpo
Colle mani sopra la sua testa
con quel livido che tornerà
Ci proveranno a cancellargli la memoria
Ma Lui mai più vedrà quell'Aurora
Sente sopra quelle dita ancora
E quel rancore che non capira'
Ma non sanno che è Senziente
In quell'ospizio senza troppa pulizia
Nel silenzio cone di tomba
Piena di tutto e di ipocrisia

Non vuol dimenticare
Ma vuole andare via
Per rivedere casa in quella strada
Se lo verranno a prendere
Non capirà nessuno
Il grido del Tuo Io
Nemmeno i tuoi parenti
Spesso assenti
Che son di Lui congiunti
Dentro questa società distratta
A parole son tutti umani
Ma Lui ha perso le scarpe,il nome
E non sa più chi è
Non capirà il perché.........

E non basta mille dolci per salvarti
Dei parenti sempre con gli stessi gesti
Lui già dall altro lato della Vita
Forse a casa non ci tornerà
Proveranno a convincerlo che sbaglia
Poi i congiunti fingeranno la sorpresa
Lui chiede del perché non gli han creduto
In quel silenzio che non scordera'
Nel colpirlo nella vecchiaia
Carta bollata pianti formalità
Nell abbandono di quella stanza
Dove sognava casa e non ci arriverà

Come poter fuggire
Come scappare via
Dal dolore e lo sconforto
nel suo corpo fatto da ossa fragili
Se non lo fa nessuno
Ti chiedo scusa io
Al posto dei parenti e gli inservienti
Quattro su dieci i colpevoli
Che del tuo corpo non han Rispetto
Che in qualche modo ritroverai
Perché gli Anziani san stare al mondo
Molto più di noi
Ma non li perdonerai mai




In risposta a: del
La luce
AUTORE: Naiade
email: -

10/2/2023 - 14:16

Di luce oggi
Sono stata toccata

Dove ogni mia debolezza,
Ti è stata donata

Le tue pupille
Da bimbo
Trattengono adesso
Il mio immaginato
Sguardo

Le labbra, le tue,
un profilo socchiuso.
Come un'acqua nervosa
Mi vorrebbero
Vicine vicine

Trattienimi adesso
che tornan le
mie risa
e il mio buon umore

Bussano i battiti
del mio cuore
Alla finestra
.. Affacciati Amore!




In risposta a: del
Cadenti stelle stanotte
AUTORE: dalle piagge emiliano
email: [protetta]

10/2/2023 - 14:11

Cadenti stelle stanotte, a stormi
calano inquiete come ricordi
che volgono dolci a scompigliarmi il crine.
Il casolare è vuoto e la gramigna
lo cinge. Fuochi fatui sull'aia
attendono invano la sfinge.
Sediamo così io e te, in compagnia
dei fantasmi, sorseggiando il sereno,
lanciando in un secchio i pezzi tarlati
di una vecchia scacchiera ormai in polvere.
E le stelle continuano,
e la notte conduce,
e la luce adombrata sul volto tuo
di luna, è nuova,
e non c'è certezza alcuna
nell'ora che volge ad oriente

se non le mie dita che tremano
intrecciate alle tue.




In risposta a: del
Per te
AUTORE: Naiade
email: -

10/2/2023 - 8:57

Scriverti è facile
punteggiature in un
cosmo di parole

Ti penso tra tutte
Le frasi che
Scelgo per te

Nel mistero del
nuovo giorno
che è in te

Che non so come,
non so dove,
mi portano ancora con te.




In risposta a: del
frammento nel tempo
AUTORE: carla cafiero fumagalli
email: -

10/2/2023 - 2:43

...io sto con te come la neve
Sopra i tetti di febbraio
Che non si domanda quanti giorni
Dura un inverno
Perché a volte i sentimenti
Son come nuvole
Ti incolpano o ti assolvono
Anche se colpa o ragione non hai
Ci sei te che come me
Ci siamo innamorati
E nulla è inutile
Ma tutto è fragile
L'amore i rapporti
Che non saremmo eroi
Ma viviamo e vivremo a pieno
Un attimo ancora
La notte l'alba la gioia
Intrisa dei nostri quotidiani giorni
Senza provare l'angoscia o l'ansia
Di ciò che sarà domani
Adesso stringimi le mani Fede
Che ogni giorno in più nel tempo
che scorre e passa di qui
Non sarà ne inferno ne paradiso
Ma solo la realtà nostra su questa terra che anche oggi ha fatto un giro
Attorno al sole
Nel bene e nel male
Non sarai più un uomo solo
Abbiamo spiccato il volo.......




In risposta a: del
terremoto e guerra scenari uguali e diversi
AUTORE: fede.... e Valerio Negrini poeta e fondatore Pooh
email: -

8/2/2023 - 5:15

Forte sisma sotto di Te
So cosa è,guerra e paura
Maremoto sopra di me
Un bambino solo
Su un vialone in rovina e vuoto
Nel tramonto su corpi spenti
E lo inverno peggiora i sensi
Sotto i muri che tremano
Proteggimi

La scossa che fa macerie
Scavero'mio padre in città
Soffriremo nel vivere
Avrò memoria
Dell'Evento,della mia età
Dentro un sisma innaturale
"E le guerre fan male al cuore"
Che ci spoglia ,ci fa tremare
Guerra e sisma son nembi
Minaccian noi

Muro frana su una vita
Scaviam con le proprie dita
Ma quei corpi che affiorano
Sono migliaia ormai
Creta viene giù a pezzi
Muro frana su di noi
Su noi senza miracoli
Per questo Preghiamo Noi
Che possiamo salvare,
Con quel cane che abbaia
Bimbi o corpi di vecchi
Dentro al freddo che taglia
Non si arrendera' la nostra Voglia
Verità,oggi ho perso un figlio
Altri ancora si salvano
Che vivono
Grazie a Voi meno perdite
Che son figli anche per noi
Che dentro siam fragili ma non siamo eroi

Gli eroi siete solo Voi
Volontari che arrivano

Quei latrati si odono
Come mai anche i cani han Paura
E le luci si spengono
Sui volontari e quei soldati
Pur in piedi non scavano più
Questo tempo di cenere
Dentro a un Buio che viene e va
Cosa sta per succedere?
Salviamoli...............

"Dal terremoto dalla pandemia e dalla guerra"...............

Stesi a terra su un prato
Di erba bruciato
Armato e mimetizzato
Tu ascolti il vento
Nella guerra straniera
Di qualcun altro
Tu tieni lontani i buoni dai
Cattivi
Senti me sono il tuo bambino
Son troppo piccolo e ti telefono
Col pensiero
Dopo dormirò e ti sognero'
Sono nato che tu eri partito
Da poco
E forse ti ho visto in qualche
Telegiornale
Non so ancora parlare
E rotolo ancora
Torna così mi insegni tu
A camminare
Poi mi devi spiegare come
Si tiene stretto un gelato
Mentre si sta sciogliendo
So quanti anni hai
Venti più di me

Che cosa è il mare
Devi insegnarmelo Tu
Devi tornare fai come i gatti
Stai giù
Fra gli Aereoplani
Il più veloce ,quale è
Le ragazze come funzionano
Mamma sorride e dice lui lo sa
Ma come fanno i bambini
A ridere ancora
Col sisma e la guerra
Che rompe le case e il cuore
Forse un giorno potresti
Spiegarmelo bene
Non come la TV ma con le Tue
Parole
E PERCHÉ TUTTI PARLAN DI PACE
E PIÙ NE PARLANO ,PIÙ LA PACE
NON ARRIVA MAI
questo anche di più,devi dirmi Tu

E quando è sera,pensa ai sapori
Di qua
Con l'avventura da esagerate nei bar
Giù nel giardino c è la tua moto da cross
Tante foto che non ci bastano
Fa'il tuo lavoro bene
Ma stai giù
Ma perché tutti parlan di pace
E PIÙ ne parlano più la pace non arriva mai
Questo anche di Più
Devi dirmi Tu
..................
Tu che potresti scavare e salvare Vite
Coi volontari civili
Tu che non vorresti,sparare su Altri
Ma sei costretto dagli Eventi
Per salvare Vite di altri Popoli
O la Tua Terra

Eventi alcuni naturali altri indotti
O voluti dai potenti
Assetati di Vite e di interessi
Di potere e di Anime innocenti

Trucidate,umiliate,vessate e derise
Nel nome del male
Che alberga in ogni essere che pensa
Di essere ad altri superiore

Per abitare in un mondo spoglio
E vuoto di Carità dello Amore
E di Pensiero

Un mondo infernale nonnaturale
Un mondo che non c'è
E nondovrebbe esistere
Un mondo di umani senza volto
Privo di Perdono
Un mondo di abbandono




In risposta a: del
Due
AUTORE: Naiade
email: -

7/2/2023 - 23:09

Lasciai il mare così
Com'era, quando era
Nei tuoi occhi

Conoscerti ebbe
Il sapore che il caffè
Lascia in bocca
Al mattino.

Quel che resta del piacere
è solo il piacere
Di quello che testa

Incontrarti
e mai più dimenticare

Tenere tutto l'attimo
in una mano
e pensare di tornare




In risposta a: del
Isabel. vers 3/3
AUTORE: federico
email: -

3/2/2023 - 5:51

Isabel cercami dove sei
Qui al freddo siamo fragili
Isabel tu lo sai sotto questa pioggia
Se tu vuoi asciugami ,amami
Con quel tuo calore ,l'Anima
Isabel ,resta in te
Isabel butta via quella scia
Come neve e sporca,cosa fai
Guardami,salvati,ora non fermarti
Debole,Isabel se lo vuoi
Esci dall'inverno ,ora io,
Isabel ,Vivo per Te
Ti salverò,proteggero'
Guardandoti le spalle
È malattia la tua follia
Dentro la notte folle
Ora getta via quella tua agonia
Vivi per Te
Isabel piena di libertà
L'uomo poi ti spoglia e naviga
Cosa fai di chi sei
Dentro quell'inferno
Isabel aggrappati ora a me
Perché stai affondando
Provaci a combattere credi a me
Rinascerai,ti scioglierai
Da quella tua catena
Io non vedrò più quella scia
O che fai la scema
E mai più nei guai
Lucida sarai quando ballerai
Ti ricrederai e mi cercherai
Come mia metà

Se ti arrendi sai mi perderai
Non potrò cercarti io
Scegli strade che non percorri mai
Quel coraggio tu lo hai

Quel giardino ha dei fiori freschi
Inspira forte quello odore dentro te
Fai progetti nuovi e sogni sani
Vai più in la di quel tuo dolore
Isabel
Tu rivivrai non ti annoierai
Mi trasmetterai coi pensieri tuoi
Ed apprezzerai solo la realtà
E non scapperai dai fantasmi tuoi
Mi raccontetai soltanto verità
Isabel

E mai più sarai Donna senza volto
L'occhio vivo avrai
Volgendo quel tuo sguardo
E racconterai di ogni tuo sbaglio
A tuo figlio poi
Se non gli parlerai tu scrivilo su un foglio
Lui ti capirà ,non si vergognera'
Parlando spesso di te ad un amico
Alla sua Donna Al mondo
E ti cercherà ed apprezzerà
Ogni tuo consiglio
Isabel
Vivi fino in fondo..........




In risposta a: del
Morte di un mondo e del suo re
AUTORE: Silum
email: -

1/2/2023 - 19:46

Morte di un mondo e del suo re

Il mondo è mutato
e tu,
mio fratello, amico e amante
che Re fosti e Re resterai,
or ora che giaci
nelle mie braccia,
facesti storia
di un mondo com'era
prima che i preti
del Cristo Velato
avvolto in un Candido telo
la costellassero
di santi e leggende.
Tu viaggiatore,
portando in te
la volontà
e qualche segreto,
ti avventurasti con la tua barca
nei mari dei mondi,
tra isole sacre e
cattedrali cristiane.
Allora le porte tra i mondi
fluttuarono con la nebbia
e si aprirono a te Viaggiatore.
Non esiste un solo mondo.
Così tu pensasti.
Su pietre di ardesia
desti conferma.
Questo è il grande segreto
degli uomini colti
del nostro tempo.
Nessuna divisione.
Sarebbe un pericolo!
Ma così fu.
Da Sacerdotessa
indossai le vesti scure
della Grande Madre,
e giunsi davanti a te, Dio.
Senza disingannarle,
Chinai la testa e
così la lotta
ebbe termine.
Il mondo cristiano
narrò l'ultima storia
chiudendo le altre porte.
Le porte chiuse,
non furono mai porte
Se non che le menti
degli uomini.
E così tu mio Re,
infine, con la testa
sulle mie ginocchia,
vedendo in me
la Sacerdotessa,
tornasti a riposare
sul seno della Grande Madre,
dalla quale nascesti.
E mentre conducevo
l'imbarcazione che
ti portava via
dal mondo oscuro
al di là del nostro,
l'isola in fronte a me
forse,
si pentì dell'inimicizia
sorta tra noi.




In risposta a: del
un tempo oltre il tempo
AUTORE: fede
email: -

1/2/2023 - 5:25

Bianca selce colore del tempo
Quei regnanti con il loro dio
Che ne sanno del tempo trascorso
Qui regna l'Elohim mio
Costruirà una diga sul posto
Formerà un giardino per noi
Lo farà dall'alba al tramonto
In sette giorni l'Elohim Parlò
Prima la terra informe e deserta
Tenebre sopra l'abisso che c'è
Il vento dell'El fin sopra la terra
E sull'Acqua aleggia cosa è
Poi la Sua Luce per il Giorno
Il buio non più e non solo per noi
L'ELOHIM vide che la luce era Bella
Giorno e notte alternanza per voi
Tra sera e mattino ci furono ombre
Vi sia Firmamento sopra la terra
A Suo Comando così poi avvenne
Acquee dalle Acquee separate perché?
Vi sia un Cielo sopra quell'Acqua
Ed il mare e l'asciutto per gli Adamiti
Deciderà la Coorte dei Tempi
Tu sai tradirmi ma Io mai lo farò
Sta planando il Ruach al Vento
Oltre l'inverno stagioni in più
L'Adam formato in un sol giorno
ISH fu chiamato un Uomo e di più
E proseguendo l'Elohim dall'Alto
Con la Sua Voce ai terrestri parlò
Ci sian piante che portino frutto
La prima luna brilli lassù
La Donna dice al suo compagno
L'El stringe alleanza con Noi
ma se mangio il frutto avrò un Figlio
Scordiamo promesse se proibito non so
Poi si pente ed incolpa il serpente
Dolori del parto dentro di me
Ma saro ' Madre di quella Gente
Non avro' colpa perché Dio è con Me
Dall'Uomo io vengo mi chiamo Ischa'
Sono La vita dalla quale Tutto discende
Sarò per Adamo Compagna ed Amica
Il Futuro è Nostro e di Antichi Eroi
Passa il tempo dopo lo affanno
Cardi e polvere anche io mangerò
Passa il tempo dopo lo inganno
Presto o tardi io me ne andrò

Scorre il tempo alla fine del tempo
Ogni giorno che Tu suderai
Fino in fondo avrai altro Tempo
Grazie a Dio Tu Risorgerai




In risposta a: del
GIORNO DELLA MEMORIA
AUTORE: Primo Levi
email: -

27/1/2023 - 8:55

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi. (Primo Levi).




In risposta a: del
la Voce del Serchio
AUTORE: fede
email: -

25/1/2023 - 17:17

Lì dove il fiume suscita
Un forte sentimento
Nel vuoto di una stanza
Il poeta scrive
alla voce del serchio
Poi ode il vento che lo strazia
Non scordera' quel giorno
All 'improvviso tutto tace
E macerando dentro

Non so se canterai
Un giorno questi versi miei
Se mi ricorderai
Anni luce lontani ormai

Spense la luce lasciandosi andare
A dei singhiozzi nella camera
Gli uscirono lacrime vere
Su quella poesia per Elena
Sentì cantare la sua musica
Ne riconobbe un verso
La vide entrare come foglia
Di un albero triste e spoglio
Lo accarezzo' una forte brezza
Di quei versi rari
dell ' Amore
Lui già confuso scrisse il nome
Pur pensando di svenire

Occhi negli occhi miei
La casa è dolce se ci sei
Non provo rabbia mai
..solo emozione e poi

Io leggo nella mimica
Quel che tu provi adesso
Ci parleremo solo in metrica
In versi dentro un Canto
E quei suoi sguardi
Che mi cercano
L'emozione dei Pensieri
Che fan trovare le parole
Di tutti i grandi desideri

Che dureranno un secolo
Come i profumi della Voce
Poi
ode e vede la sua Vita
Tra il fiume e quella nuvola
Nell emozione che ritorna
Con quel suo viso accanto
E poi il poeta le sorrise
Ricominciando il sogno

So che non te ne andrai
Per sempre più che amici noi
E mi riparlerai
Del fiume e dei pensieri tuoi




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