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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ecco la lista di Vicopisano in Cammino.
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di Umberto Mosso
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di MARIAROSARIA MARCHESANO (Il Foglio)
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di Vittorio Ferla
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Di Alexia Baglivo
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Se oltre a combattere
quotidianamente
Con mille problematiche
legate alla salute
al reddito
al lavoro
alla burocrazia
al ladrocinio
alla frode
alla .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
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GLOBALIZZAZIONE
di Trilussa

24/4/2011 - 7:33

 

Se ami l’olio extravergine d’oliva e ti puoi permettere anche di spendere 600 euro per una sola bottiglia ora puoi levarti lo sfizio. Un ditta croata ha infatti prodotto una bottiglia d’olio di oliva extravergine arricchito con scaglie d’oro. Il tutto in una bella scatola di legno pregiato con tanto di lucchettino magari per impedire l’accesso a qualche malintenzionato che la vuole utilizzare per una semplice bruschetta. Chi è interessato sappia che la produzione è limitata a sole 440 bottiglie per cui conviene si affretti a fare l’ordine se non vuole rimanere senza.


Per la cronaca diciamo che l’oro in scaglie contenuto nell’olio è insapore, perfettamente commestibile e le scaglie vengono eliminate per via naturale senza problemi.


Non possiamo che fare i nostri complimenti a questa azienda croata che ha dimostrato una grande originalità imprenditoriale perché, ne siamo certi, le 440 bottiglie troveranno sicuramente degli acquirenti, ma quello che ci sconcerta è il fatto che al mondo esistano persone che possono permettersi di spendere una cifra così importante per un prodotto tanto inutile.


L’aggiunto di scaglie d’oro infatti non è in grado di modificare in nessun modo la qualità organolettica dell’olio ma è solo un aggiunta di immagine, una qualifica solo formale del prodotto.


E la mente passa dall’immagine del ricco signore che stacca sorridente un assegno per una cifra notevole, ma per lui insignificante, a quella della moltitudine di disgraziati, senza denaro e con le loro poche cose in un sacchetto di nylon, che in questi giorni sono in fuga dai loro paesi di origine. Paesi dove imperversano guerre civili o dove i diritti del popolo sono calpestati da governanti despoti e autoritari spesso sostenuti dalle cosiddette potenze occidentali preoccupate molto più dei loro affari che delle condizioni di quelle povere popolazioni.


Forse può essere un punto di vista cinico e pessimista ma anche questa partecipazione delle potenze occidentali, Italia compresa, alla guerra in Libia lascia molti dubbi e interrogativi.


Al contrario dei propri cittadini questi dittatori quando debbono lasciare i loro paesi per rivolte popolari non fuggono su esili e fatiscenti barchette con pochi stracci al seguito ma portano con se in aerei personali i tesori accumulati nelle loro faraoniche residenze che si vanno a sommare a quelli per tempo già al sicuro in paesi esteri. Enormi ricchezze accumulate sottraendo risorse al proprio popolo lasciato in condizione di indigenza e prodotte dagli affari intrapresi con i cosiddetti paesi civili, paesi che non si fanno certo scrupolo di trattare con questi dittatori.


Questa mancanza di scrupoli, questa indifferenza morale, questa continua ricerca dell’affare e del denaro è uno degli effetti principali della famosa globalizzazione, del mondo globale, del mercato globale che si nutre e prospera in un mondo permeato di ipocrisia, condizionato sempre di più da interessi personali (di persone e di Stati), con uno squilibrio di denaro, ricchezze, possibilità economiche, differenza di opportunità fra gli abitanti dei vari paesi e continenti che nonostante le belle parole negli ultimi anni si è addirittura incrementato.


Lo squilibrio più eclatante riguarda i cosiddetti multimiliardari.
Solo i primi tre in classifica possiedono patrimoni superiori della somma aritmetica del Prodotto Nazionale Lordo di tutti i paesi a basso sviluppo che contano in totale 600 milioni di abitanti. Quindi tre sole persone in totale hanno un reddito annuo superiore a quello di circa 600 milioni di altri individui!Allargando il campo si vede che il 20% della popolazione mondiale che vive nelle nazioni a più alto reddito controlla l’86% del Prodotto Interno Lordo Mondiale! Il 32% della popolazione mondiale ed il 42% della popolazione africana sopravvive con meno di un dollaro al giorno. (dal rapporto Annuale ’99 della UNDP - programma dell’Onu per lo Sviluppo)
A questo si aggiunge che attualmente 800 milioni di persone non hanno cibo a sufficienza ed ogni anno 7 milioni di bambini muoiono di fame e la cifra va aumentando vertiginosamente. (fonte FAO).
 
Leggiamo da Internet.


“La globalizzazione che è in corso è una gigantesca bufala. La “globalizzazione” interessa un miliardo di persone, al massimo. Agli altri cinque miliardi non può importare nulla della libera circolazione dei capitali e di tutti gli altri ammenicoli con cui si lustrano gli occhi i grandi signori del capitalismo. Gli altri cinque miliardi di persone mentre sto scrivendo questo tema probabilmente staranno cercando da mangiare. Una madre starà guardando suo figlio morirle in braccio e non avrà nemmeno il tempo di piangerlo se vorrà vivere. Un bambino starà sparando a un altro in una di quelle guerre senza senso che insanguinano il continente nero. Un uomo starà morendo di tubercolosi, una malattia che noi abbiamo debellato da tempo, ma la cui cura è troppo costosa per tutti gli stati arretrati. E qualcuno ci racconterà come al solito che tutto va bene, che le cose stanno migliorando, che si sta facendo qualcosa per loro, magari a una di quelle belle conferenze a cui la metà della gente arriva in limousine e perde metà del tempo nella sala del buffet. Mentre da qualche parte in Asia una bambina sta cucendo il pallone col quale si giocherà allo stadio tra qualche domenica, proviamo a pensare a quanto siamo stati fortunati a nascere dalla parte giusta del Mediterraneo…”
 
E’ veramente molto triste vivere in un mondo così squilibrato ed ingiusto, vedere la vita ed il futuro di intere popolazioni legato sempre più al colore della pelle, al luogo dove si nasce, alla fortuna di abitare al Nord o al Sud del mondo.
 
Noi che siamo nati dalla parte giusta del Mediterraneo dovremmo cercare di usare questa nostra fortuna anche per gli altri meno fortunati di noi e respingere sempre quei sentimenti di intolleranza e paura del diverso che ogni tanto sembrano prevalere nell’opinione pubblica di casa nostra.


Questi ragazzi in fuga non vogliono togliere niente a nessuno, non vengono per quello o con l’obbiettivo di fare del male a qualcuno ma solo per reclamare, anche per loro, una vita che valga la pena. 

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