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Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.

Comune di San Giuliano Terme - comunicazione
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Prefettura di Pisa – Ufficio Territoriale del Governo
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Massimiliano Angori
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. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....

per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com

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di Maria Vincenza Salvi
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IMMAGINA San Giuliano Terme
I nostri candidati
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IMMAGINA San Giuliano Terme
I nostri candidati
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Forza Italia Provincia di Pisa
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Di Umberto Mosso
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da Museo del Bosco
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
FINALMENTE DOMENICA!
di Ovidio Della Croce
Questa è una lettera al Papa. Che cos’è?

24/4/2011 - 11:55

Una lettera al papa… Ah, una lettera al papa!
 
Caro Papa,
sul palcoscenico bisogna essere sempre pronti a tutto.
Qualche giorno fa, al termine di un corso teatrale svolto a scuola, ci siamo disposti in cerchio sul palcoscenico e il nostro regista Dimitri Galli Rohl ha detto ai ragazzi: “Bene, siete pronti per lo spettacolo, anzi chiamiamolo compito in classe di teatro, perché sarà a sorpresa e vi diremo solo quel giorno quali improvvisazioni dovrete fare”. Allora ci siamo messi d’accordo sulla data e l’ora: sabato 7 maggio alle 11:30 nel teatro della Scuola media “Carducci” di Lucca.
 
Abbiamo deciso di invitare i genitori e fare una lezione di teatro aperta anche ad alcune classi della scuola. Però Dimitri ci ha sorpreso e ha detto: “Provate a invitare qualche personaggio famoso a cui vi piacerebbe mostrare la vostra prontezza teatrale, scrivetegli una lettera e chissà…”. I ragazzi hanno preso la proposta subito sul serio, come tutte le cose che avvengono sul palcoscenico. Ha cominciato Dimitri: “Io vorrei invitare il regista Gabriele Vacis”. I ragazzi a turno: Luciana Littizzetto, Roberto Benigni... Una ragazzina prima di me: “Mi piacerebbe invitare Barack Obama”. Quando è toccato a me ho detto che volevo pensarci un po’ su, perché mi ci voleva un po’ di tempo per liberare idee e sentimenti dai pregiudizi e poi mi sono deciso: “Mi piacerebbe venisse a vedervi il Papa”. Questo è il motivo della mia lettera. Aspetterò la sua visita che lei desidererà molto, anche se sappiamo improbabile.
 
Io non sono un fedele. Io sono un modestissimo professorino di provincia. So che anche lei ama i gatti e questo suo amore oggi mi fa dimenticare certe sue direttive meno gradevoli ai miei occhi. Non esito a rivolgere un invito a lei oggi, specialmente dopo aver letto la sua coraggiosa ammissione ai bambini giapponesi sterminati dallo tsunami: “Non abbiamo risposte”. Di sicuro nella lezione teatrale, senza copione come nella vita, a cui l’ho invitata i ragazzi parleranno dell’olocausto nucleare che brucia la natura e la specie umana, se non cambiamo rotta. A lei farà piacere ascoltare le libere riflessioni dei ragazzini su questo tema. Come le farà piacere sapere che alcuni di loro sono molto timidi, però sul palcoscenico hanno cominciato a prendersi la responsabilità di guidare il gruppo. A vederli lavorare mi viene da pensare: l’avessero fatti a me fin da piccolo questi laboratori teatrali.
 
Peccato che il bravissimo Michel Piccoli nel film di Nanni Moretti “Habemus papam” da giovane non abbia avuto modo di recitare sul palcoscenico “Il gabbiano di Cechov”, avrebbe imparato ad assumersi delle responsabilità. Ieri sono stato nella grotta sul Monte Amiata dove San Filippo, nel XIII secolo, si rifugiò per non essere eletto papa giudicandosi indegno di tanto onore. Celestino V, eletto papa nel 1294, rinunciò dopo tre mesi. Michel Piccoli dice: "non sono nato per condurre, ma per essere condotto", fugge dal Vaticano, va in giro per Roma e per strada incontra una ragazza che canta “Todo cambia” (bellissima canzone di Mercedes Sosa). In quel momento i cardinali si avvicinano alla finestra, poi battono le mani a ritmo. Per me è la scena più bella di un film che non parla di fede, bensì dell’incapacità della psicanalisi (intesa come scienza) e della Chiesa (intesa come potere) di capire un dramma umano e risolverlo. Neanche i papi e i cardinali sono santi e non sempre trovano la forza di “sparigliare”.
 
http://www.youreporter.it/video_Habemus_Papam_1

 

I miei amici del gruppo teatrale di adulti a cui ho partecipato quest’anno, quando hanno saputo che le scrivevo una lettera, mi hanno detto: "Parlagli del nostro spettacolo".  Credono davvero che io possa parlare al papa. Si intitola “In viaggio”, è una drammaturgia corale liberamente ispirata ai dieci comandamenti. Lo abbiamo fatto al Teatro del Giglio di Lucca qualche tempo fa. La Regia è di Ruta Papartyte con la collaborazione di Valeria Ercolini e Cataldo Russo; la scenografia è di Rosanna Monti e di tutti gli operatori del Teatro del Giglio. Pubblico alcune fotografie, se avrà la pazienza di vederle. Grazie, molti auguri e rispettosi saluti da Ovidio Della Croce

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30/4/2011 - 8:44

AUTORE:
sangiulianese combattente

quanta debole rassegnazione c'è in te, caro becchino della partecipazione e difensore dei poteri forti, preferisci i consigli di amministrazione e la disinformazione rai? Le firme non sono nostre, ma di un milione e quattrocentomila persone!
Perché il referendum per te è demagogico?
Comunque andrò a visitare il sito che indichi, grazie lo stesso e avanti con il libero confronto

29/4/2011 - 21:39

AUTORE:
Sangiulianese realista

Io invece vi do appuntamento a giugno quando questo vostro demagogico referendum sarà miseramente fallito. Già immagino le vostre facce tristi perchè non siete stati capiti. Bene! Le vostre firme non saranno servite a niente! Imparate qualcosa da questo interessante sito scritto da amministratori seri.

http://www.acqualiberatutti.it/

28/4/2011 - 13:46

AUTORE:
francesca

"Giù le mani dal referendum”
Venerdì 29 aprile dalle ore 17:00
Presidio davanti alla Prefettura di Pisa

28/4/2011 - 9:54

AUTORE:
ovidio

Non so se si possa scrivere una lettera a un frate vissuto ad Assisi tra il XII e il XIII secolo. Non credo che ci possiamo capire molto, perché sono passati tanti secoli. Ma, nonostante il volgare umbro, su un punto sicuramente potremmo intenderci.

Quando Francesco chiamava l’acqua sorella, “la quale è molto utile et humile et pretiosa et casta”. Et non l’avrebbe mai privatizzata. Et referendum è molto utile et bono, lo quale di sora acqua porta altissima significazione. Et nullo homo di governo ène dignu de abolire lo referendum. Guai a quelli ke privatizzeranno sora acqua, beati quelli che la sosterranno in pace. Saluto et rengratio te, Francesco, per l’honore et omne benedictione tua.

“Giù le mani dal referendum”
Venerdì 29 maggio dalle ore 17:00
Presidio davanti alla Prefettura di Pisa

27/4/2011 - 20:16

AUTORE:
Luca Martinelli

L'Unità: quando l'informazione fa acqua

Gentile direttore,
le scrivo dopo aver letto con attenzione lo “Speciale acqua” uscito in Toscana con l'Unità di mercoledì 20 aprile. Ritengo senz'altro importante che il quotidiano da lei diretto abbia ospitato un dorso di otto pagine per approfondire un tema, il servizio idrico integrato, mai come in queste settimane al centro dell'agenda politica, in vista dei referendum del 12 e 13 giugno.
Spiace, solo, che da una lettura attenta di tutto il dossier emerga con chiarezza un unico punto di vista: manca, infatti, quello di coloro che hanno promosso i due quesiti referendari. Tra gli autori degli articoli, invece, ci sono Alfredo De Girolamo, presidente di Cispel Toscana, ed Erasmo D'Angelis, presidente di Publiacqua, che già sull'Unità, nelle ultime settimane erano intervenuti con articoli “contro-referendari”. De Girolamo, in quello che a tutti gli effetti pare l'editoriale dello “Speciale acqua”, scrive che il dibattito “sui referendum cosiddetti dell'acqua pubblica” non è l'“oggetto principale di queste pagine speciali”. Poi, però, entra nel merito della gestione del servizio idrico integrato in Toscana, oggetto dei referendum, paventando la riforma indicata nel programma del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che supera la legge Galli del '94 andando a preconizzare la creazione di un unico Ambito territoriale ottimale, affidato ad un unico soggetto gestore.
Più avanti, D'Angelis scrive che i referendari hanno convinto oltre 1,4 milioni di italiani a firmare i quesiti aggrappati al “potente brand 'acqua pubblica e gratis'”, e che le reti idriche hanno bisogno di 64 miliardi di euro di investimenti nei prossimi 10 anni.
Queste ultime affermazioni, se aveste avuto voglia di controllarle, sono palesemente false: nessuna, tra le realtà che aderiscono al Forum italiano dei movimenti per l'acqua e al Comitato referendario “2 sì per l'acqua bene comune”, ha mai detto in giro che la distribuzione dell'acqua sarà gratuita; riteniamo, però, che sulle bollette dei cittadini debbano gravare solo i costi per garantire il servizio (adduzione, depurazione, fognature) e non quelli necessari per coprire gli investimenti, come avviene in virtù dell'articolo 13 della legge Galli del '94. Anche perché, come ricorda D'Angelis, le reti restano pubbliche (date in concessione eventualmente a gestori pubblico-privati o privati), e quindi non si capisce perché non si possa intervenire prelevando risorse dalla fiscalità generale. Lo si fa, ad esempio, per le autostrade (reti pubbliche in concessione). Quanto agli investimenti, l'Anea -l'associazione degli enti d'ambito- li quantifica sì in 64 miliardi di euro, ma in 30 anni e non in dieci. Ritornando a quanto scritto da De Girolamo in merito all'Ato unico, la domanda che dovrebbe sorgere spontanea ad un giornalista è: perché un “Ato unico” se il legislatore del '94 aveva voluto qualificare gli Ato come ambiti ottimali da un punto di vista di bacino idrografico, e in Toscana -coerentemente con quanto disposto- si erano individuati 3 bacini idrografici lungo l'Arno (Ato 2, Ato 3 e Ato 4), uno legato al fiume Ombrone (Ato 6), uno al fiume Serchio (Ato 1)? Forse perché, ed è la risposta che mi dette qualche anno fa l'allora assessore al bilancio del Comune di Firenze, in tutti gli ambiti ormai è presente Acea, la ex municipalizzata del Comune di Roma oggi società per azioni quotata in Borsa. Pare incredibile dedicare 8 pagine a uno speciale acqua senza che compaia la parola “Acea”, che in Toscana è presente nel capitale di quasi tutti i gestori, spesso a braccetto con la multinazionale francese Suez (altro omissis), con Francesco Gaetano Caltagirone (altro omissis) e con la banca Monte dei Paschi di Siena (idem).
Le chiedo, pertanto, di dedicare un secondo “Speciale acqua” di otto pagine per controbilanciare quest'informazione scorretta e di parte. Sperando che posso concederlo al Comitato referendario “2 sì per l'acqua bene comune”. E sperando che la sua testata abbia le risorse per farlo.
Ci viene altrimenti il sospetto che lo speciale sia, in realtà, una pubblicità occulta alle ragioni del no al referendum, pagato da Conservizi Cispel, Publiacqua, Acque spa, Nuove acque spa, Acquedotto del Fiora e Gaia spa (indicati come curatori dell'inserto stesso).

27/4/2011 - 16:50

AUTORE:
Ovidio Della Croce

28 aprile 2011. Oggi è il compleanno di un amico e compagno: il manifesto fa 40 anni. È in edicola a soli 50 centesimi (anche per me che sono abbonato).

28 aprile 1971. Esce il manifesto. Costa solo 50 lire. Ecco che un giorno Rina Gagliardi fa la diffusione militante davanti al Liceo Scientifico “Dini” di Pisa. Io le do le mie 50 lire (più un po’ di sottoscrizione). In classe mi piazzo all’ultimo banco. Lo leggo da cima a fondo. Una vostra pubblicità diceva: “A scuola fai qualcosa di intelligente: leggi il manifesto”. Vi ho dato ragione.

La parola oggi è: grazie manifesto.

26/4/2011 - 22:11

AUTORE:
monica

Ai tentativi del governo di depotenziare i referendum è necessario rispondere con la mobilitazione in tutti i territori.

L'attacco che governo e confindustria stanno portando alla libera espressione dei cittadini del 12 e 13 giugno deve trovare adeguata risposta anche nel nostro territorio.

Dobbiamo difendere l'iniziativa referendaria dai provvedimenti "truffa" e chiamare alla mobilitazione a difesa della partecipazione democratica e dei beni comuni. Per questo raccogliamo l'invito del Comitato nazionale "2 sì per l'Acqua bene comune" e convochiamo

VENERDI' 29 MAGGIO dalle ore 17:00
PRESIDIO DAVANTI ALLA PREFETTURA DI PISA

Invitiamo tutte/i a partecipare alla Riunione del Comitato che si terrà domani sera, Mercoledì 27 alle ore 21:00 in via San Lorenzo 38, Pisa per discutere delle modalità organizzative.

veicolare in tutte le liste

Comitato Referendario 2 SI per l'Acqua Bene Comune

26/4/2011 - 13:29

AUTORE:
Giovanni De Mauro

Nei film di Nanni Moretti ci sono spesso dei giornalisti. Di solito sono cialtroni e impreparati. Però sono anche all’origine di alcune delle battute più famose. Per esempio: “Chi parla male pensa male e vive male”, detta dal protagonista di Palombella rossa all’intervistatrice che usa l’espressione “trend negativo”. Anche in Habemus papam ci sono un paio di giornalisti. Uno si ostina a fare domande ai cardinali che stanno per riunirsi in conclave, e non ricevendo risposte alla fine chiede se almeno può fare “un totalino della Cappella Sistina”. Poi c’è un esperto, ospite di un programma tv. Non è un giornalista, ma “gli esperti” sono diventati una delle figure di riferimento dell’informazione, soprattutto televisiva. A un certo punto l’esperto non sa che dire e crolla: affranto, in diretta, ammette che sta improvvisando.

Habemus papam è un film notevole perché racconta anche quanto sia importante fare le cose bene, come ultima linea di resistenza. E sapere che quando si rischia di farle male è meglio rinunciare.

26/4/2011 - 12:23

AUTORE:
no alle "bombe umanitarie"

Cari voi,
siamo in guerra, non ci sono dubbi: anche l’Italia bombarderà la Libia. Senza neanche un voto parlamentare.

La Lega brontola, ma a Bossi il signor B. dirà: “non potevamo tirarci indietro” e così la Lega ingoierà un altro rospo.
Il Pd ha garantito il suo appoggio se la guerra sarà fatta nel rispetto della risoluzione Onu.

Ma di rispettare l’articolo 11 della Costituzione proprio non se ne parla?

Intanto le “bombe umanitarie”, tra sabato e domenica, hanno ucciso 60 persone e ferito 200. L’ospedale di Emergency a Misurata è diventato un bersaglio di guerra ed è stato costretto a raggiungere Malta in attesa di riprendere l’intervento umanitario in Libia.

Non è agghiacciante che la guerra sia entrata a far parte della nostra vita quotidiana come una cosa normale?

26/4/2011 - 10:06

AUTORE:
sabrina

Ho letto ieri su "Liberazione" un articolo di Maria R.Calderoni. Iniziava così:
Cantate "Bella Ciao" e vi farete riconoscere. Un identikit. Un target. Una dichiarazione. "Bella Ciao" è quella. E' la storia e il senso della storia, uno solo. «E le genti che passeranno ti diranno che bel fior/ e questo è il fiore del partigiano morto per la libertà», impossibile fraintendere. Ed è rimasta quella, la canzone della Resistenza più cantata in assoluto; immutata ed evocatrice, ieri come oggi, oltre sessant'anni dopo. ..........
A memoria e rispetto di quelli che hanno fatto la Resistenza e per la Libertà sono morti. La Resistenza non è di tutti e neppure il 25 aprile lo è. E da tutti non può essere ricordato, nè festeggiato. La storia parla da sola e il senso della storia è uno solo. I fascisti da una parte, la Resistenza dall'altra.
E ancora oggi è così, non si può cambiare il senso della storia.

25/4/2011 - 10:43

AUTORE:
Ovidio Della Croce

Cara Mirella Vernizzi, emblema delle staffette partigiane, grazie di avermi portato la tessera dell’Anpi, l’Associazione partigiani d’Italia. La mia è la N° 73340. So che anche molti giovani si sono iscritti. Nella resistenza c’è il valore della libertà, della democrazia e della ribellione contro i soprusi.

Grazie per aver detto: “La vita è come un albero: le radici sottoterra sono il passato, il tronco dell’albero è il presente e le foglie tutte le volte che rinascono sono il futuro. Se si tagliano le radici l’albero muore. Se si taglia la nostra memoria storica, la nostra Costituzione, manca la linfa per il presente e per il futuro”. Mi piacciono le tue parole che guardano al passato con gli occhi rivolti al futuro.

Molte grazie ancora.

San Giuliano Terme, 25 aprile 2011