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Nei giorni 26-27-28 aprile verranno presentati manufatti in seta dipinta: Kimoni, stole e opere pittoriche tutte legate a temi pucciniani , alcune già esposte alla Fondazione Puccini Festival.Lo storico Caffè di Simo, un luogo  iconico nel cuore  di Lucca  in via Fillungo riapre, per tre mesi, dopo una decennale  chiusura, nel fine settimana per ospitare eventi, conferenze, incontri per il Centenario  di Puccini. 

. . . per questo neanche alle 5. 50 prima di colazione. .....
. . . alle nove dopocena non ciai (c'hai) da far altro? .....
. . . il plenipotenziario di Fi, Tajani, ha presentato .....
Ieri 19 Marzo ci ha lasciato un Vs. concittadino Renato .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Il sole nutre
col suo splendore
il croco il bucaneve
la margherita. . .
Il cuore
cancella il dolore
se alimentato dall'amore
essenza della vita
Quando .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
VECCHIANO
Laura Barsotti (TeF): "un Comune deve garantire lavoro ai cittadini"

2/5/2011 - 7:37

INTERVENTO 


"L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro"

In occasione del Primo Maggio un pensiero al "lavoro" quale diritto fondamentale dell’uomo sancito dalla nostra Costituzione al primo articolo.

In linea con i valori del progetto di Tradizione e Futuro, in occasione della festa del lavoro e della dignità di tutti i lavoratori, rivolgo un pensiero ai giovani che con la loro energia e volontà sono destinati a portare la nuova cultura nel mondo del lavoro e a coloro che, pur avendo maturato esperienza lavorativa, rischiano o, peggio hanno già perso, il loro posto di lavoro a causa della crisi che attanaglia il mondo economico.

Mi preme soffermarmi sul fatto che la società deve offrire alle donne una adeguata partecipazione al lavoro in modo che anche la donna/madre sia libera di scegliere di lavorare o meno e che vengano apportati così al mondo del lavoro quei valori femminili di equilibrio e stabilità che hanno da sempre caratterizzato la gestione della famiglia nel nostro paese.

Altro tema importante relativo al mondo del lavoro è la sicurezza sui luoghi di lavoro: ancora oggi troppe persone perdono la vita o subiscono gravi danni fisici sul posto di lavoro. L’impegno di tutti deve essere quindi volto al rispetto delle normative vigenti e al raggiungimento di un’effettiva sicurezza attraverso soluzione condivise.

Lavorare vuol dire diventare cittadini soggetti ai doveri oltre che capaci di rivendicare i propri diritti. La fatica con cui l’uomo appaga le proprie esigenze è un valore da trasmettere dalla Tradizione al Futuro. Con il lavoro si costruisce la propria vita. A tal proposito è importante che ci sia una giornata di Festa, ma questo principio e valore è da ricordare ogni giorno in particolare da chi amministra per il bene comune. Un Comune che riesca a provvedere di lavoro i suoi cittadini ha un futuro prospero.

Laura Barsotti
Candidata a Sindaco
Tradizione e Futuro

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12/4/2013 - 12:48

AUTORE:
Alessio Niccolai

20.000 mld di dollari l'anno di economia mondiale reale a fronte di 4000 mld di dollari al giorno di volume finanziario: ciò equivale a dire che l'economia reale rappresenta l'1,3% di tutta l'economia mondiale.
Non so se è chiara la differenza fra «economia reale» ed «economia finanziaria», ma converrebbe che lo fosse perché è mediamente nella prima che si producono posti di lavoro e non nella seconda (a meno che non si voglia considerare «lavoro» per surroga la galassia delle attività marginali collegate al mondo della finanza, come ad esempio il «brokeraggio»).
Di fronte a questo pauroso ed inequivocabile dato - uno stato come l'Italia che rivendica il lavoro come priorità a partire dall'Articolo 1 della propria Carta Costituzionale - dovrebbe sorgere spontaneo un moto - quanto meno - di forte opposizione al FMI e al WTO, ovvero a quelle organizzazioni che si sono rese artefici, responsabili e complici di questa colossale bolla speculativa, di questo universo di panna montata chiamato «finanza» che - a dispetto delle accalorate e strenue difese della salute dei «mercati» e/o della salute dello «spread», non è soluzione dei problemi ma la principale delle cause.
Ed il più immediato e tangibile - forse unico - punto di incontro fra «economia reale» ed «economia finanziaria», il luogo fisico cioè in cui le briciole di tutto il pesante meccanismo vengono conferite in una macchina da guerra chiamata ad allontanare la ricchezza da quel circa 98% della popolazione mondiale che la produce (circa il 90% in Italia) affinché possa goderne sia redditivamente che politicamente l'altro «misero» 2% (circa 10% in Italia), è non a caso la GDO.
Si tratta di uno strumento commerciale che ha la capacità di imporre condizioni pesanti ai propri produttori/fornitori (il che, secondo un'analisi superficiale equivarrebbe ad un impatto favorevole sui prezzi al dettaglio) sia in termini di dilazione di pagamento che di dissipazione dell'autonomia di impresa; ma anche di uno che - allo scadere puntuale dei Rapporti Trimestrali - fabbrica un volume spaventoso di valuta finanziaria - riscuotendo in contanti e pagando minimo a 180 giorni), la quale sarà reimpiegata in seguito in ulteriori operazioni speculative.
I Comuni che - è bene ricordarlo - non sono aziende ma «enti pubblici» di natura non economica, non possono «produrre posti di lavoro», ma compiere scelte politiche che ne facilitino sul breve e medio periodo la creazione senza inficiare irreversibilmente il futuro del territorio sul quale esercitano la sovranità.
Ciò però equivale a dover compiere «dolorose» scelte di programmazione economica ed in termini di «modello di sviluppo», ammesso e non concesso che ancora di «sviluppo» si possa continuare a parlare, scelte cioè che divengono cartina tornasole della tenuta stessa della propria «personalità pubblica» (o della propria debacle verso interessi particolaristici).
Ci siamo erroneamente abituati a pensare che i Comuni debbano stare lì sull'uscio - come il «cacciator fischiando» - ad aspettare che il privato in grado di conferire sui territori investimenti (in genere un'agenzia di una multinazionale) cali il proprio specchietto per le allodole, quando i regolamenti comunali dovrebbero prevedere in maniera sempre più stringente e a priori che cosa sia o meno lecito fare sul territorio di pertinenza, come si conviene ad un ente pubblico che si rispetti.
Affinché ciò possa accadere, diviene però necessario che la sua «personalità pubblica» sia restituita all'autonomia economica, anziché esposta come lo è da che si è dato vita allo scellerato «Patto di Stabilità» e si è iniziato ad utilizzare i Comuni come «agenzia locale del fisco», altrimenti si corre lo stesso rischio in cui si imbattono i Municípios do Brasil interessati territorialmente dalla Foresta Amazzonica quando la multinazionale americana, cinese, francese, tedesca, inglese o russa di turno chiede loro di disboscarne una parte in cambio di qualche effimera promessa di posti di lavoro.
Vecchiano può senz'altro fare di più e/o di meglio, ma il fatto che non vi insistano significative superfici di GDO, è una chiara scelta politica che a mio avviso va nella giusta direzione, ovvero quella di non consegnarne l'estensione al sistema predatorio-finanziario mondiale.
C'è però e senz'altro da fare una serie di scelte capaci di valorizzare la vocazione turistica vecchianese, prescindendo da ciò che già vi produce attrattiva (Marina di Vecchiano) e insistendo su tutte le altre possibile risorse territoriali per generare posti di lavoro qualificati in un contesto produttivo senz'altro non alienante come quello di un supermercato; e c'è anche da fare qualche significativa scelta che favorisca il recupero di una buona agricoltura e di una manifattura artigianale d'eccellenza, restituendo stabilità allo stesso sistema commerciale dei negozi di vicinato.
Un altro principio fondamentale da cui una buona «personalità pubblica» non può e non deve prescindere, è quello di non essere costretto a mettersi in competizione con altri enti pubblici (perché la concorrenza - se mai ne è esistita una - può convenire alle imprese e non certo alle istituzioni) per attrarre capitali, o per ottenere finanziamenti dalle istituzioni più elevate nella piramide amministrativa (questo è l'unico strumento su cui dovrebbe poter contare un Comune!!!) e, a maggior ragione, quello per cui non sia costretto a regalare concessioni in cambio di oneri urbanistici, o ad alienare beni patrimoniali per provvedere alla propria salute economica.
E questo, fondamentalmente perché un Comune non è chiamato in prima persona a «produrre posti di lavoro», ma ad erogare servizi al minor costo possibile ai cittadini (al costo cioè del «servizio pubblico» e non di uno affidatario privato) e a programmare la vita di un territorio non sulla base di pressioni private interne ed esterne, ma sulla base del bene collettivo della propria comunità.
Ciò significa che a Vecchiano va tutto bene? Sicuramente no e - poiché la colpa morì fanciulla - non starò ad elencare quali possano essere le cause locali e non di ciò che non va; una cosa è però evidente: i comuni vicini che non abbiano resistito alla tentazione di comportarsi eterogeneamente da ciò che costituzionalmente sono e devono rappresentare, non mi ricordo che se la passino granché bene (c'è ad esempio un grosso supermercato non lontano da qui che non sembra ad esempio incline a voler preservare quella misera quarantina di posti di lavoro che aveva creato a suo tempo, cancellandone sa Dio quanti altri!).
Allora, non sarà il caso di costruire a Vecchiano una strategia tutta vecchianese che punti ad un buon turismo ed ad un'agricoltura da rimettere in funzione, visto che per contro si è stati bravi a non cedere a certune lusinghe?!?

12/4/2013 - 1:41

AUTORE:
piovuto

Un Comune che riesca a provvedere di lavoro i suoi cittadini ha un futuro prospero.
io aggiungerei senza distinsione di colore cittadinanza religione credo politico
piovuti compresi che tutti abbiamo gli stessi diritti stranieri ed italiani sempre più in difficoltà

4/5/2011 - 0:56

AUTORE:
Prof di Laura

Di temi Laura ne ha scritti tanti e da massimi voti a scuola. Sul suo merito negli studi non c'è proprio discussione.
Piuttosto mi ha colpito il pensiero che ha avuto da candidata a sindaco a Vecchiano.
Non posso che notare il silenzio assordante dell'altro candidato di spicco però
Brava Laura!

2/5/2011 - 23:30

AUTORE:
curioso

Questo tema sul lavoro da seconda media la Sig.ra Candidata l'aveva conservato dal tempo della scuola o l'ha scritto per l'occasione?

2/5/2011 - 22:08

AUTORE:
anonimo

caro ignaro duro sei te !!!!! il giochetto del multipartito è l'ora di finirlo io sono pd e basta quindi l'idee le ho molto chiare siete voi di tf che avete le idee confuse e non dite che dietro di voi cè il berlusconismo

2/5/2011 - 18:26

AUTORE:
Ignaro

Ehi anonimo allora sei duro.... in TF c'è gente di destra, sinistra e centro...e tu dove ti colloghi...mi sembri confuso.

2/5/2011 - 18:15

AUTORE:
Chiara

i commenti che hanno lo scopo di sminuire quest'intervento sono davvero ridicoli...comunque se Lunardi ci da il lavoro da duemila euri glielo do anch'io il voto...ma fatemi il piacere ...quest'anno a marina non riapre neanche Fanfulla (lo scrivo come si dice) il primo bagno è sempre lì bell'e che bruciato e forse non apre neanche l'oasi uno...se neanche in questo ha responsabilità la corrente amministrazione vogliamo davvero negare la realtà...se il comunne continua a volersi arricchire sulle spalle dei privati che cercano di lavorare è davvero uno schifo!!!

2/5/2011 - 15:49

AUTORE:
anonimo

brava laura .allora se vincerai il giorno dopo ti porto il curriculum.e mi darai lavoro..ma smettiamola.dopo che ho sentito alla radio che hai sempre votato di sinistra e dici che non sei di destra e hai il pdl in t&f..

2/5/2011 - 14:58

AUTORE:
Ci spero anch'io

Sono d'accordo con voi. Il comune ci deve garantire il lavoro, possibilmente da impiegati part-time col posto fisso, benefit e rimborsi a piè di lista e senza periodo di prova con stipendio da 2.000,00€ al mese.

Vi voto!

2/5/2011 - 9:56

AUTORE:
Brava Laura

Come si fa a festeggiare la festa del lavoro se non c'è lavoro?
Come si fa a continuare a promettere 1.500 posti di lavoro -come ha fatto il Lunardi- parlando di progetti che di concreto non hanno nulla?
Come si fa a parlare di grandi opere realizzate (si veda il sito del PD)quandola zona industriale è al collasso e nuove aziende non si insediano perchè conosciuta solo per la prostituzione?
Nella zona lacustre c'erano due ristoranti hanno chiuso!
In piazza a Migliarino altri due hanno chiuso!
Ma come si fa a continuare a dire che i nostri amministratori hanno fatto bene?
Ma non si vedono i risultati?
Il lavoro è importante!