Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose.
Questa volta a foto non vuole esaltare la bellezza della Natura, ma una brutta (eufemismo!) situazione che un suo “derivato” ha generato nel mondo intero.
Due soggetti rappresentati, due attori del dramma, due ruoli della storia: il papavero e la macchina.
Il fiore è il Papaver somniferum, il famigerato papavero da oppio, che inaspettatamente e straordinariamente e simbolicamente è nato numerosissimo sul ciglio dell’Aurelia, appena passato l’ultimo distributore a sinistra dopo l’autostrada andando verso Torredellago.
guarda caso proprio lì!
sarà mica un segnale?
Non sto a fare la storia del papavero, dell’oppio e delle leggende ad esso legate, ma voglio che facciate una riflessione, se vi foste casomai accorti del fiore, del suo nuovo habitat e dell’ambiente che lo circonda.
Ma veniamo al sodo che altrimenti si solleva un polverone e invece è di “polverina” che si vuol parlare.
Se non avete notato i fiori, forse non avrete visto neanche un viavai di auto che non sono certo quelle di coloro che vanno per gita o per lavoro a Pisa o Viareggio, ma clienti degli spacciatori che stazionano lì vicino, prima e dopo, e spacciano spudoratamente alla luce del sole.
È UNA VERGOGNA!
E non solo per la salute dei clienti, che quella non mi interessa più di tanto perché gente cosciente (?) che sa quello che sta facendo, ma per l’arroganza e la prepotenza che quella feccia ha, infischiandosene delle istituzioni.
Se c’è un sistema per fermare, se c’è voglia di farlo, se c’è coscienza, se c’è dignità… che ci sia!