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È possibile dipingere il silenzio?Questa è la domanda che si poneva la nuova mostra di Gavia al Real Collegio di Lucca, cercando una risposta nelle immagini dipinte. 
E la mostra ha rappresentato quello che l'artista stessa ama, uno spazio di incontro e di condivisione di un senso comune all’interno di una situazione pittorica, materiale e artistica ma anche in particolare il luogo dove possa emergere una realtà di emozioni che attingano dentro ogni nostra sensibilità intima e “silenziosa”. 

. . . i bidoni maanche i bagni chimici li trovo sulla .....
Troppe chiacchere per i mi gusti. I bidoni ci sono .....
. . . al mondo intero; però faccio notare che i bidoncini .....
nelle mie lunghe camminate sulla spiaggia ho visto .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
TOSCANA
Rossi: “No a una Toscana in pantofole,

13/5/2011 - 15:35


A:
lavocedelserchio@yahoo.it

Toscana Notizie
Agenzia di informazione della Giunta Regionale
http://www.regione.toscana.it/toscananotizie

Rossi: “No a una Toscana in pantofole, cambiare passo per tornare a crescere”

FIRENZE – “No a una Toscana conservatrice, con la pancia piena e in pantofole”. Di fronte allo scenario drammatico prospettato dalla manovra del governo alle sue ricadute negative sull’economia e la società toscane negli anni a venire, il presidente della Regione Enrico Rossi non ha dubbi. “Ci aspettano tempi duri e difficilli – dice – la crisi non è ; finita e non possiamo aspettare che il vento cambi da solo”.
E dal palco della Conferenza regionale della cooperazione promossa dalla Regione per fare il punto sul settore, il presidente avverte che è necessario battere il ferro finchè è caldo, cambiare passo, ripensare con coraggio alle scelte da fare e, soprattutto, farle prima che sia troppo tardi. Inutile cullarsi nell’illusione della ripresa.
 “In Toscana, è vero, l’export va bene, cresce anche il turismo, il sistema sanitario tiene e siamo in grado di mantenerlo a questi livelli anche per i prossimi anni. Ma tutto questo non basta. Perchè sappiamo che la ripresa non crea nuova occupazione, che interi settori come l’edilizia non ripartono, che ai 100 mila disoccupati creati dalla crisi se ne aggiungeranno di qui ai prossimi anni altri 50, 60 mila a seguito delle scelte del governo sulla spesa pubblica e che ci sono oltre 30 mila giova ni ai quali è negato l’ingresso nel mercato del lavoro. Per questo credo che la Regione debba, di qui alla fine dell’anno, concretizzare 4 o 5 idee in grado di innovare profondamente la nostra politica”.
 In primo luogo, spiega Rossi, si dovranno mobilitare i capitali privati a supporto dei programmi di interesse pubblico che non potranno più contare sui finanziamenti.
 “Dobbiamo muoverci, pensare in termini innovativi, come sempre nel più rigoroso rispetto dell’ambiente e del paesaggio toscano e dell’equilibrio sociale della regione.
Ma non possiamo permetterci di restare fermi in campi come l’energia, le infrastrutture, gli aeroporti, non possiamo rischiare di non fare la terza corsia o potenziare l’aeroporto fiorentino perchè paralizzati dalle diatribe. Se non realizziamo queste cose non ci sarà possibile dare occupazione e futuro ai giovani e non c’è impatto sociale pi&ugra ve; devastante della mancanza di lavoro”
.Urgente, secondo Rossi, anche una riflessione su un modello diverso di fiscalità, su come rilanciare i servizi pubblici, su come favorire e dare certezza agli investimenti privati.In questa prospettiva il presidente Rossi ha sottolineato l’importanza dell’apporto del mondo cooperativo, che ha dimostrato una forte capacità di tenuta, che mette insieme dinamismo economico e valori sociali.
 E proprio sul fronte sociale la Toscana è chiamata ad un’altra sfida, quella della costruzione di un modello che garantisca lo stato sociale ma veda anche un diversificato apporto finanziario da parte dei cittadini.Pensare al futuro in termini innovativi quindi. Mentre si continua a lavorare per la ripresa, scommettendo sul manifatturiero e sul rilancio industriale, aiutando la crescita dell’export sui mercati emergenti come Cina e Brasile.
 Ma senza dimenticare di richiamare t utti alla necessità di rispondere responsabilmente alla vera sfida, che è quella di trovare, tutti insieme, una soluzione originale e innovativa per cambiare il destino di immobilismo che ci riservano le scelte economiche del governo. E per tornare a crescere. “Se questo sforzo non lo fa la Toscana – osserva Rossi con una punta di orgoglio – non vedo chi altri lo possa fare”.

Barbara Cremoncini

Fonte: regione.toscana.it/toscananotizie
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