L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.
E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.
Nato a Pisa il 24 settembre 1943 ma cresciuto dai nonni a Vecchiano, Antonio Tabucchi è considerato come uno dei più profondi conoscitori della lingua e della cultura del Portogallo.
La sua passione per questi argomenti fu chiara fin dalla sua giovinezza: non è un caso che si laureò in Lettere con una tesi sul surrealismo portoghese.
Nella sua lunga carriera di insegnante di letteratura portoghese (insegna dal 1973), Antonio Tabucchi si è occupato soprattutto di Fernando Pessoa, colui che diede alla letteratura del suo paese rilevanza europea.
Tabucchi tradusse molte opere del Pessoa e rimase colpito ed affascinato dal personaggio. Iniziò l'attività di scrittore nel 1975 con il romanzo "Piazza d'Italia", cui fecero seguito varie raccolte di racconti (da citare, per il grande valore artistico, "Il gioco del rovescio" del 1981 e "Piccoli equivoci senza importanza" del 1985); ma è con i romanzi brevi che Tabucchi ottiene successo e fama a livello internazionale.
In particolare, due avranno molta fortuna, ed entrambi testimoniano l'amore che lo scrittore ha per il Portogallo e per Lisbona: "Requiem" del 1992 e soprattutto "Sostiene Pereira" del 1994, con cui vinse anche il premio Campiello.
Il romanzo, pubblicato in Italia dalla Feltrinelli, è ambientato a Lisbona durante la dittatura di Salazar e narra le vicende appunto di Pereira, obeso e cattolico giornalista del quotidiano "Lisboa" che, dopo le avventure avute con il rivoluzionario di origini italiane Monteiro Rossi, diventa antifascista.
L'impegno civile e l'alone di mistero che pervadono lo stile letterario di Tabucchi sono stati confermati nelle sue ultime opere importanti: "La testa perduta di Damasceno Monteiro" del 1996 e soprattutto il romanzo epistolare "Si sta facendo sempre più tardi" del 2001.
Nel 2003 appare in libreria "Autobiografie altrui. Poetiche a posteriori", sette testi di poetica, per la maggior parte inediti o inediti in Italia, che illuminano un pensiero, una parola, una suggestione presente nei romanzi dello scrittore.
Antonio Tabucchi collabora con i contenuti culturali del «Corriere della Sera» e del «País» ed è professore ordinario presso l'Università di Siena. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo "L'oca al passo" (2006) e "Il tempo invecchia in fretta" (2009) “Viaggi e altri viaggi” (2010 Feltrinelli) “Racconti con figure” (2011 Sellerio)