L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
Magnifica giornata ieri, magnifica sotto tutti gli aspetti.
Dopo anni di attesa i migliarinesi si sono “riavvicinati” al loro Fiume e lo hanno “riguardato” con un altro spirito e da un altro punto di vista.
Forse agli amanti della fruizione diretta, intendo chi va in barca, è stato traumatico vedere un orizzonte, da entrambe le parti, che disorientava per la sua ampiezza abituati come erano alla cortina verde della vegetazione che aveva da sempre rinchiuso il Serchio nella sua caratteristica sinuosità, ma per gli altri era la vista dell’intero corso che ha entusiasmato e meravigliato.
La giornata del “Bargalotto” ha richiamato decine e decine di persone (di tutte le età senza retorica) sulle ampie libere golene di fronte al camposanto delle Pratavecchie, dove, a due passi dall’acqua, riposano i Serchiaioli che avevano dato nome alla gara.
Non prendetemi per uno stupido nostalgico, ma se l’occhio mi andava ai giovani colorati rematori e le altrettanto variopinte accompagnatrici che si sbracciavano a remate per far vincere il loro rione, alle spalle, ancora maggiori degli urli dei paesani che incitavano, sentivo i sospiri di quei quattro che mi hanno fatto compagnia nelle vecchie scorribande nel Fiume e uno addirittura che quasi urlava quando suo nipote, con la nuova moderna copia della sua amatissima barca, ha raggiunto per primo il traguardo.
Grazie mitico Argante e grazie a Daniele per averlo onorato degnamente e, malignamente rionalmente, per aver fatto vincere il rione al quale appartengo!
Un altro grande grazie va a tutti quelli che sono intervenuti contenti e convinti che patire il sole caldo, forse troppo caldo per la stagione, valesse cento volte la pena di godersi un simile avvenimento.
Un sincero ringraziamento va alla Provincia, Ufficio Servizio difesa del suolo, che si è adoperata per permettere lo svolgimento della gara, in particolare il sensibilissimo Mario Forti dell’Ufficio idraulico della Coronella di Nodica , attento cultore di cose e aspetti del suo Arno che per qualche tempo ha messo in disparte affascinato dalla storia del Serchio, e per ultimo (in ordine di contatto personale ma non di importanza) a Tognetti Fabio che ha messo in sicurezza il suo cantiere, favorendo accessi a persone e mezzi, e che si è dimostrato aperto ad ogni iniziativa che riporti interesse fra la popolazione.
Gli altri hanno fatto solamente il loro dovere e onorato lo scopo per il quale hanno scelto di impegnarsi.
E, parafrasando quel che dicono a Pisa, dalla quale volenti o nolenti dipendiamo:
“Vinca Barca o Malaventre, sempre Migliarino vincerà”
p.s. Barca e Malaventre mi ci diceva per comodità, ma Migliarino non “vincerà” ...ha “vinto” ... e con il suo mare!