L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
Lo spunto per questo intervento di Tradizione e Futuro viene preso dalla contestuale trattazione da parte dei due quotidiani locali dell’argomento “Marina di Vecchiano”: da una parte si parla dell’inaugurazione della stagione estiva come se tutto fosse a posto, dall’altra si evidenziano i problemi e un noto personaggio, Ciro Vestita, si lamenta dell’assoluto abbandono in cui versa Marina di Vecchiano, spiaggia sporchissima, servizi igienici assenti, parcheggi insufficienti, edicola assente, locali abbandonati ecc.. Sappiamo bene che i giornali dovrebbero dare la notizia pubblicando i fatti. E’ sufficiente recarsi sul posto per rendersi conto della reale situazione, dei fatti quindi.Lunardi già domenica scorsa era presente a Marina di Vecchiano, e si sarà reso conto della grave situazione esistente nella zona, e allora avrà compreso quanto una cosa è dire e un’altra è fare. Avrà compreso che in questi ultimi anni tanto è stato detto e pochissimo è stato fatto; si sarà reso conto che se non si pianifica seriamente lo sviluppo della zona suddetta, senza gridare allo scandalo di fantasiosi piani di speculazione, ci ritroviamo costantemente ogni estate a convivere con gli stessi problemi e a venire giustamente sbattuti sui giornali non per cose positive ma solo e soltanto per aspetti negativi.Dispiace molto leggere sul giornale che Lunardi dà la colpa a ditte che dovevano fare lavori e non li hanno fatti. La verità è un'altra, e lo sa bene Lunardi, tutto si riconduce ad un’assenza cronica di gestione efficace e di programmazione; il problema persisterà se il neo Sindaco seguirà la stessa strada percorsa dalle precedenti amministrazioni. Proporre una giunta che è per 3/5 la stessa giunta della precedente amministrazione con una sola novità alla fine perché uno dei due nuovi assessori era già consigliere nel precedente consiglio comunale non è un segnale di grande innovazione. E allora sorge spontanea una constatazione: o il Sindaco prende le distanze da chi lo ha preceduto e dimostra, con scelte concrete, di voler veramente fare e non solo dire, o si ritroverà con una pioggia di critiche da tutte le parti, prime fra tutte quelle di Tradizione e Futuro che gli ha dato fiducia votando le linee generali del programma, dando una prova formidabile di responsabilità, soprattutto verso i vecchianesi, ma che starà assolutamente attenta alle necessarie e fondamentali verifiche. Ricordiamo che alle ultime elezioni amministrative i vecchianesi non è che abbiano premiato l'amministrazione uscente, anzi quest'ultima è stata platealmente punita, e solo il fieno in capanna (e la presenza di tre liste) le ha permesso di mantenere il potere. Ma ora la capanna è vuota, tutto il fieno è stato mangiato, ora è necessario rimboccarsi le maniche e lavorare. Ancora buon lavoro. Ma è l’ora di cominciare!
Tradizione e Futuro