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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
SAN GIULIANO
Timori per la Rocca di Ripafratta a rischio, bloccato il recupero

7/6/2011 - 8:14

SAN GIULIANO


"Riportiamo la Rocca di Ripafratta sotto i riflettori"

Alla Festa di Primavera le associazioni del territorio hanno presentato un anno di lavoro, proposte e speranze per il futuro della frazione.

La Rocca di Ripafratta, bene storico inestimabile, da anni a rischio integrità, sommersa dalla vegetazione, lancia un grido d'aiuto e chiede di tornare sotto i riflettori.

Alla Festa di Primavera 2011, tradizionale appuntamento ripafrattese tenutosi il 4 e 5 giugno scorsi, le associazioni promotrici hanno presentato il risultato del primo anno di lavoro insieme sul territorio, e proposto nuove iniziative per la prossima annata.

Comitato per Ripafratta, Pubblica Assistenza e Filarmonica Sangiulianese, le tre realtà che da oltre un anno convivono nel Centro Civico di Ripafratta, sono un laboratorio e al tempo stesso un esempio di quanto l'associazionismo può arrichirsi - ed arricchire il territorio - con la collaborazione.

Il presidente del Comitato, Nicola Aliberti, ha riassunto le iniziative dell'annata 2010/11, appena concluse: il laboratorio di fotografia, il corso di taglio e cucito, il corso di computer, quello di ginnastica dolce. E poi, come ricordato da Nilo Carpita, presidente della Pubblica Assistenza di Pisa, nel Centro Civico si è riusciti ad aprire anche un ambulatorio, con diversi medici di base che già vi prestano servizio, per venire incontro alle richieste della popolazione. E le varie attività della Filarmonica, con la scuola di musica e i concerti tenuti nel corso dell'anno, l'ultimo dei quali proprio domenica scorsa in occasione della Festa. I propositi per il 2011 sono di intensificare la collaborazione nel campo del sociale (in questa direzione la presentazione dell'attività fisica adattata, AFA, ad opera della dottoressa Laddaga della USL 5), nel campo dei servizi alla cittadinanza (i vari corsi dell'anno passato e altri nuovi), e soprattutto la riscoperta del territorio.

Con la Festa di Primavera 2011 sono infatti riprese le visite guidate alla Rocca, che hanno accompagnato le prime edizioni della festa. E l'intenzione è quella di riportare la Rocca, con il suo patrimonio storico e le sue potenzialità di sviluppo economico, all'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni.

Il processo che doveva vedere il recupero del bene storico, concordato tra Comune e Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, ha subito un duro colpo d'arresto a causa, come ha detto l'assessore Fortunata Dini, presente all'inaugurazione, delle scarse disponibilità economiche del Comune. Ma le associazioni non si arrendono. "Se non si può ancora pensare realisticamente ad un recupero" ha detto il presidente del Comitato per Ripafratta "si pensi almeno ad una messa in sicurezza, per cominciare". Di sicuro c'è che i prossimi mesi vedranno una rinnovata mobilitazione per difendere e valorizzare lo storico monumento.

Le due giornate hanno portato un'intensa partecipazione e un rinnovato interesse per le attività culturali, sociali e ricreative (inclusa la serata di domenica, fra balli e assaggi gastronomici) che la Festa ha offerto.

Particolarmente soddisfatti gli organizzatori, che pensano già ad un altro anno di lavoro sul territorio, nel segno della collaborazione e della partecipazione dei cittadini.

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20/6/2011 - 12:06

AUTORE:
simone7002

Scusa il ritardo,
avevo diversi impegni, ma non tuto il male vien per nuocere,infatti leggo stamani una affermazione di Marco Alessi che corrisponde ad ltre notizie pervenutemi.
Poichè però non sono certo quello che vuole acuire le distinzioni, casomai unire negli intenti, permettimi alcune obiezioni alle tue affermazioni.
Tenendo per buone le considerazioni circa le frequentazioni "promiscue" dei due comitati ma anche di persone che semplicemente per spirito di partecipazione collaborano, vanno alle cene o altre manifestazioni dell'una o dell'altra parte, trovo allora assai poco sensato disperdere le energie quando gli intenti sono comuni.
Comunque, volendo dipanare le tue affermazioni ed entrare nello specifico, da esterno informato, so che la festa nell'asilo era un matrimonio e come tutti i matrimoni hanno un loro iter per cui le date si sanno con ragionevole anticipo e tali date, di solito hanno un significato particolare per gli sposi per cui sono inderogabili.
Diversamente la festa di primavera, che disputata il 4-5 giugno, non credo avesse una qualche rilevanza nell'adeguare la data alle esigenze degli sposi, in fondo la primavera inizia il 21 marzo e termina il 20 giugno, cioè oggi col sostizio d'estate.
Quello che voglio dire è fin troppo elementare, ovvero, possibile che con tutta quella promiacuità non si sia mai trattato il tema della festa di primavera come manifestazione da svolgere al centro del paese e come mai chi ha le "chiavi" dell'asilo non si è sentito in dovere di offrire gli spazi, cosa ovvia tra l'altro se quegli spazi sono realmente del paese tutto?
Da esterno interessato trovo questa domanda cruciale e non credo che la risposta la si debba a me personalmente ma alla comunità ripafrattese tutta nell'intento di unire chiarendo.
Solo così maldicenze incrociate a cui sono stato messo al corrente da persone che stimo, forse finiranno.
Ciao anche a te,
Simone7002

19/6/2011 - 21:16

AUTORE:
marco alessi

Maria vittoria,
credo proprio che non sia cosi',perche' dopo la festa di primavera con cene,balli e tante altre cose,l'anno successivo ci fu chiesto( tramite lettera) 700 euro per usufruire degli spazi dell'asilo.

15/6/2011 - 18:39

AUTORE:
M.V.

PARTE DUE (prosegue dal commento precedente)

Inoltre ci riteniamo molto fortunati (da noi si chiama “provvidenza”) perché il gruppo è numeroso, molto compatto e vive con serenità questo impegno non sempre facile, ma il rispetto che abbiamo gli uni verso gli altri è il collante che ci tiene uniti e ci dà l’entusiasmo per tirare avanti.

4) Il giorno 5 giugno i locali dell’Ex Asilo, erano veramente impegnati per una festa anch’essa importante e dove la nostra presenza era necessaria e inderogabile.
A tutti è sicuramente dispiaciuto di non poter essere presente alla festa di primavera, ma alcuni di noi hanno provveduto a collaborare in altro modo: c’è chi ha donato una offerta, chi ha preparato qualcosa di” buono” da mangiare, chi ha visitato e apprezzato la bella mostra fotografica e chi ha distribuito i volantini pubblicitari di questa festa.
Come vedi, moltissimi sono i modi per partecipare a una iniziativa!
E non è retorica che alcune volte basta anche un semplice “grazie” per dare forza e coraggio.
Non importa per quale gruppo si parteggi, ciò che conta veramente è che la disponibilità a collaborare di tutti noi sia mossa da uno spirito di lealtà e onestà, nel pieno disinteresse personale e soprattutto offerta con tutto il cuore.

5) Un’altra cosa che posso dirti, è che tra i gestori due 2 circoli c’è pieno accordo e rispetto. Posso testimoniarlo perché la settimana scorsa sono stata invitata a una cena al circolo ACLI e gli amici del circolo ARCI erano seduti proprio accanto a me, e spesso le persone che frequentano un circolo le vedo anche nell’altro.

Se pensi che siano necessari altri chiarimenti, oppure di voler essere ascoltato, sono a tua disposizione, non amo molto questo mezzo di comunicazione perché preferisco, quando è possibile, guardare l’interlocutore negli occhi, perciò spero di incontrarti. Mi chiamo M.Vittoria, se sei di paese mi conosci e se non lo sei basta che tu lo chieda e mi trovi facilmente.
Un consiglio: se puoi vieni a dare una mano al Comitato per Ripafratta, all’Ex Asilo o alla Parrocchia, non importa dove, perché comunque tutti noi ne abbiamo un gran bisogno!

15/6/2011 - 18:36

AUTORE:
M. V.

PARTE PRIMA

Ciao Simone 7002,

ho letto le tue riflessioni e osservazioni sulla “Festa di Primavera”, che si è svolta domenica 5 giugno presso il Centro Civico di Ripafratta. Non so se tu abiti nel mio paese oppure no, ma credo che comunque tu vi sia affettivamente molto legato. Lo si capisce da quello che scrivi perché sei sinceramente dispiaciuto per i rapporti che tu sei stato indotto a pensare conflittuali, tra la ”Parrocchia” e il “Comitato per Ripafratta” (citi addirittura Don Camillo e Peppone) che, in fondo si volevano un gran bene.
Se lo credi e lo scrivi, sicuramente avrai avuto informazioni da fonti che tu hai ritenuto attendibili.
Anche troppo spesso, in paese girano affermazioni e maldicenze che vengono attribuite a questa o a quella persona, ora del Comitato, ora della Parrocchia, qualcun altro poi accoglie queste “chiacchere”, ci aggiunge o ci toglie qualcosa, cosicché le affermazioni “originali” assumono significati sicuramente diversi.
Essendo al servizio (da noi si chiama in questo modo) della mia Parrocchia ormai quasi da sei anni e da molti di più anche a quello dell’Ex Asilo, credo di avere le carte in regola per provare a fare almeno un pò di chiarezza, per il quieto vivere di tutti.

1) Negli ultimi anni (ed è facilmente dimostrabile) non sono giunte richieste, scritte e verbali al presidente o ai collaboratori dell’Ente Asilo al fine di utilizzare “detti” locali per tale festa;

2) Le persone che prestano il loro servizio, sia in parrocchia che nell’ex Asilo, spesso sono impegnate e partecipano liberamente (ci mancherebbe altro !!!!) anche ad altre iniziative di volontariato.

3) Essendo numerosi gli impegni sia in parrocchia, che nell’ex Asilo, molte volte capita che alcuni di noi siano assenti, ma ti assicuro che nel nostro sistema di collaborazione è normalissimo che ciò avvenga e ti garantisco che nessuno se la prende a male.

13/6/2011 - 10:38

AUTORE:
Francesco

Volevo segnalare, per chi è interessato a continuare la conversazione, che su Facebook c'è un gruppo che si chiama "Salviamo la Rocca di Ripafratta", che può diventare un ulteriore punto di aggregazione...

11/6/2011 - 9:06

AUTORE:
MARCO

Buongiorno Francesco,
grazie della risposta
ciao marco

10/6/2011 - 16:30

AUTORE:
Riprafatta doc

ma che state a di alla torre un ci pensa la consigliera Bellagamba del PD

9/6/2011 - 20:05

AUTORE:
Francesco Noferi

Ciao Marco,
e certo che li so bene. Sia perché ho seguito - come dicevo - tutta la vicenda Rocca fin dall'inizio, sia perché, molto banalmente, ero al Centro Civico per l'inaugurazione della Festa di Primavera, quando l'assessore Dini ha detto chiaro e tondo che il Comune manca di fondi per fare la sua parte nella questione Rocca.

E quando dico "più o meno plausibili" vuol dire semplicemente che se da un lato è plausibile (la mancanza di fondi è sempre difficile da contestare) dall'altra non lo è, perché non credo che un paio d'anni fa, quando il recupero è stato approvato dal Consiglio Comunale, la situazione fondi fosse così diversa dal 2010/11. Quindi ci si poteva ingegnare forse diversamente fin dall'inizio.

E' questo che intendo con i motivi plausibili fino a un certo punto.

9/6/2011 - 16:35

AUTORE:
marco

Ciao Francesco,si puo' sapere i motivi " piu' o meno plausibili'"...in merito alla rocca..che tu sai bene...
ciao marco

8/6/2011 - 15:37

AUTORE:
marco

sinceramente non capisco cosa vuole dire,e come dice lei c'e'anche la voce del serchio che e' comodissima e gratuita..e allora qualcuno mi risponda ,senza che mi debba infilare nei meandri della burocrazia...basta un clic.
E poi cosa dovrei fare io,piu' che mettere in risalto la situazione disperata di ripafratta ;non ci sono forse i politi locali a pensare a tutto.
La sua non mi sembra,ne una proposta,tantomeno una critica costruttiva,ma una difesa a spadatratta di un qualcosa che e' indifendibile,se non ci crede,venga a ripafratta a fare un giro e poi voglio vedere cosa dice.

saluti
marco

8/6/2011 - 15:12

AUTORE:
Un lettore di tutto 'mpo'

...facci Lei se riesce ad essere mpopò più bravo: noi siam quì tutti perimparà.

Nb; ci sono anche gli URP (con domande e risposte protocollate) ed i siti ufficali dei Comuni oltre la comodissima e gratuita Voce e...

8/6/2011 - 14:00

AUTORE:
marco

sta' andando come avevo scritto nel primo commento....quando devono comunicare qualcosa,conoscono la voce del serchio "grazie a marchionne ..votare per la democrazia...(vedere i nuovi scritti),quando vengono chiamati in causa per dare una risposta,da buon politici,aspettano che la notizia vada in seconda pagina...e...saluti e baci.

Che classe,quanto dobbiamo ancora imparare !!!!calma,calma e calma ,tanto con il tempo tutto si sistema.
credevo che "la voce del serchio" fosse un modo per confrontarci con istituzioni e avere risposte da coloro che gestiscono il nostro territorio,oltre a confrontarci tra noi cittadini,ma ancora una volta mi sbagliavo.... E' SOLTANTO UNA BACHECA PER METTERCI ANNUNCI.

SALUTI MARCO

8/6/2011 - 11:11

AUTORE:
Sonia

Senza doverci accapigliare addossandoci reciprocamente una colpa...visto che la colpa morì fanciulla, è essenziale conoscere l'opinione e le intenzioni della famiglia Roncioni, chiamata in causa più volte e direttamente coinvolta.
Anche perché...se nel peggiore dei casi la Rocca cedesse...i danni sarebbero incalcolabili, visto che una parte del paese si trova proprio sotto la Rocca.
Dopo ogni morte annunciata c'è sempre cordoglio,disperazione e un pentimento che non serve oramai più a nulla!

8/6/2011 - 9:33

AUTORE:
marco

Buongiorno Francesco,
e' tutto vero quello che hai e scritto ,ma,io vorrei sapere con precisione i motivi piu' o meno plausibili che hanno portato al blocco del progetto.
Quando siamo stati in comune ,mi e' stato fatto presente che i tempi della politica sono molto molto lunghi per l'approvazione e la realizzazione dei progetti,forse per chi vive di politica e' buona cosa,ma per i cittadini e' una schifezza,perche' alla fine della fiera come tu dici ,siamo al punto di partenza e questo vuol dire che non e' stato fatto niente ( o quasi ).
Mi piacerebbe capire, con quale coraggio vengono i politici di san giuliano terme a ripafratta a fare passeggiate pre-elettorali, a mettere due cartelli stradali in farneta e poi sparire fino alla prossima legislatura....ma siamo veramente cosi' cretini????
saluti
marco

8/6/2011 - 0:33

AUTORE:
simone7002

Caro francesco,
conosco e riconosco il tuo impegno profuso alla causa della rocca e non solo ma resto della mia opinione circa alcune divisioni forti quanto poco sensate tra paesani stessi e tra alcune realtà, certo i motivi di contatto e di collaborazione non sono mancati come le distanze profonde, sarà una cosa normale ma a volte vedo, senza entrare nel merito delle ragioni, situazioni al limite del paradossale.
Ne è la prova della riuscitissima festa di primavera appena conclusa che però anzichè celebrarsi al centro del paese ovvero nel vecchio asilo si è tenuta nella sede della pubblica assistenza ai margini del paese stesso, mi si dirà che era già fissato per celebrare un matrimonio ma io penso che aldilà della scusa i motivi siano ben altri e che vanno assolutamente superati.
Resta comunque il risultato positivo della manifestazione e un plauso a tutti coloro che hanno reso possibile tale successo, speriamo serva da stimolo anche per risolvere alcune questioni paesane che non sono solo la rocca per cui, forse è giunto il momento di darsi realmente da fare, speriamo che questo sito e questo blog riscuotano le attenzioni che a suo tempo suscitarono gli editoriali della Voci dalla Rocca.
MI congedo con i miei personali complimenti per quanto finora fatto ed un invito a continuare,
Ciao Simone

7/6/2011 - 22:36

AUTORE:
simone7002

Ovviamente il comitato può solo esercitare la pressione sull'amministrazione e tanto più un comitato è rappresentativo di una comunità quanto più ha possibilità di ottenere qualcosa, forse non è il caso di Ripafratta, forse le ragioni di tante promesse mai mantenute sono da ricercare altrove e se la fondazione ha destinato altrove i fondi stanziati questo è nel suo pieno diritto.
Per Ripafratta si può solo sperare in una nuova occasione prima che i mattoni della rocca franino a valle con tutte le speranze dei ripafrattesi.

7/6/2011 - 21:16

AUTORE:
Francesco Noferi

Sono stato uno dei "ragazzi" di "Voci dalla Rocca", e visto che siamo stati citati vorrei ringraziare e dire anch'io la mia.

Ho seguito la vicenda della Rocca dal 2001 o giù di lì, proprio per "Voci dalla Rocca", e per aver dato una mano all'associazione "Comitato per Ripafratta".

Devo dire che, forse mai come in questa occasione, i ripafrattesi hanno parlato con una voce sola, quindi non darei troppo peso alle piccole o grandi "scaramucce" di paese, che ci sono a Ripafratta come in tutti i piccoli paesi (e tra l'altro non mi risultano contrasti tra Arci e Acli, che convivono tranquillamente da decenni, per dire): il Comitato è un'associazione, che non ha pretese di rappresentatività, ma di dare una mano sì.

Ha fatto molto per la Rocca in questi anni, posso testimoniarlo: se anche solo si parla di Rocca, oggi, è perché nel 2001, dieci anni fa, all'inaugurazione di una mostra fotografica all'ex-Asilo, si è tenuta una conferenza in cui per la prima volta le istituzioni (c'era il sindaco Santoni e la soprintendente Ciafaloni) sono state messe, pubblicamente, di fronte alle loro responsabilità nei confronti di questo bene in rovina.

Certo, a chi oggi vede le condizioni della Rocca sembra che non sia stato fatto niente. In realtà in questi anni, senza clamori, senza fanfare, è stato portato avanti un lavoro di collaborazione con il Comune e al tempo stesso di pungolo.Si era arrivati all'approvazione in Consiglio Comunale, che non è proprio, come dire, una chiacchiera da bar. Si era sulla strada giusta, che ora si è interrotta per motivi più o meno plausibili. E quindi, con pazienza e con rabbia, bisogna rimboccarsi di nuovo le maniche.

Però invito tutti ad una cosa: come singoli cittadini, nelle associazioni, a dare una mano concretamente. Facciamoci ascoltare con tutti i mezzi che abbiamo, essendo anche un minimo propositivi.

Lo so che ci si scoraggia a vedere i risultati e l'ostinazione nel non fare niente. Lo so. Però più persone parlano e meno sarà facile essere ignorati.

7/6/2011 - 19:17

AUTORE:
marco2

La fondazione ha destinato ad altro i suoi soldi. questo è chiaro come è altrettanto lampante che la "colpa" ricade solo sul comune, basta leggere bene ciò scrive la fondazione e che in paese sanno tutti.

il resto è solo fumo negli occhi

e il Comitato cosa avrebbe fatto per la rocca? boh!!

7/6/2011 - 17:45

AUTORE:
simone7002

Cara Sonia, le sorti della "voci dalla rocca" non sono cadute per e nell'indifferenza, purtroppo gli amici che ci lavoravano alacremente hanno via via dovuto dedicarsi alle proprie attività lavorative ma continuano la loro opera comunque.
Certo il giornalino finiva in copia anche sui tavoli del sindaco che libero di non leggerlo però non poteva ignorarne l'esistenza e quindi nemmeno il contenuto.
Oggi, grazie anche alla Voce del Serchio disponiamo di mezzi molto più efficaci, speriamo che l'esito sia migliore dato l'eco maggiore offerto da internet.
Per quanto riguarda la Rocca c'è da dire che le strutture sono tutt'oggi in mano a privati e precisamente alla famiglia Roncioni.
Questa situazione limita fortemente ogni azione, certo se ci fosse un atto di vera nobiltà gli attuali proprietari potrebbero donare queste rovine agli enti interessati, sarebbe un modo per capire chi millanta e chi è realmente intenzionato ad un recupero ma non credo che ciò rientri nei piani di chicchessia.

7/6/2011 - 15:36

AUTORE:
sonia

Sbaglio o la Rocca di Ripafratta è uno dei simboli che si trova sullo stemma del Comune di San Giuliano Terme?
Dovremo ridisegnare un altro stemma "semplicemente" per il crollo della Rocca?
Mi piace ricordare che per il suo salvataggio nacque anche il giornalino locale "Voci della Rocca" ideato, scritto e illustrato da alcuni giovani volenterosi ripafrattesi che tanto si erano presi a cuore l'argomento.
Il giornalino ha chiuso i battenti nella generale indifferenza.
La Rocca invece è ancora lì, visibilmente danneggiata da pericolose crepe, ma come un faro vuole ricordare a tutti che il tempo rimasto è decisamente poco!

7/6/2011 - 14:27

AUTORE:
simone7002

Caro Marco,
stai affermando delle verità, scomode dal punto di vista dell'amministrazione sangiulianese, ma pur sempre di verità trattasi.
Quando le problematiche toccano Ripafratta improvvisamente mancano i fondi anche se poi i soldi per il grosso dei lavori ce li mettono gli altri come in questo caso o per meglio dire ce li avrebbero messi.
Poco importa se tutti i ripafrattesi pagano le loro tasse comunali, per loro non c'è un ritorno a parte qualche lavoretto di ordinaria amministrazione com'è stato il restauro del marciapiede che porta alla stazione salvo poi lasciarlo destinato al parcheggio delle auto, sarebbe stato meglio allora eliminare lo scalino e porre delle righe orizzontali legalizzando la sosta che di fatto avviene in pieno divieto.
Se poi si devono ospitare persone a dir poco scomode ecco che Ripafratta torna utilissima e tu sai benissimo a cosa mi riferisco.
Certo noi ce la mettiamo tutta, 1000 anime e 2 comitati, due circolini l'un contro l'altro armati, siamo al punto che qualcuno mi ha confessato di essere in imbarazzo ad aver partecipato alla festa di primavera solo perchè di solito collabora con l'altro comitato o come si voglia definire prefigurando i commenti a suo carico ma da persona intelligente qual'è si è detta anche indifferente a tutto ciò.
Ecco siamo a questo punto, a don Camillo e Peppone o di quà o di là ed il bello è che la chiesa che dovrebbe comunque unire contribuisce a soffiare sul fuoco.
Di fronte a tal divisione anche l'amministrazione si approfitta della situazione tanto mal che gli vada avrà la metà del paese contro.
Tieni presente che ad oggi mancano ancora i tanto promessi parcheggi, le soluzioni legate ai reflui di Farneta, mi dicono che addirittura un lampione posto in una zona abitata ma buia sia un problemone tenuto conto che in passato c'era e fu tolto.
Se queste cose che determinano la qualità della vita non sono considerate, come può un bene prettamente culturale ricevere le attenzioni di una amministrazione che distoglie lo sguardo dalla sua periferia?
Se vi fosse l'intelligente consapevolezza che recuperare la rocca ,le torri a lei circostanti e la storia che trasuda da quelle strutture, non è un bene per la sola Ripafratta ma per tutto il comune ed in generale per l'umanità sono certo che l'attenzione sarebbe enormemente maggiore, ma si sà la cultura non si mangia (Tremonti docet) ma sopratutto non ti elegge a sindaco o ad assessore.
Comunque quando andate a parlare fammi sapere. l'e-mail è valida ed è a disposizione.
Ciao

7/6/2011 - 9:15

AUTORE:
marco

Buongiorno a tutti,credo che sia giunto il momento che il comune ci spieghi una volta per tutti dove sta la verita'....
L'assessore Fortunata Dini ha fatto presente che la ristrutturazione della rocca non sara' fatta in tempi brevi per la mancanza di fondi ( e qui ci siamo),ma la lettera della cassa di risparmio di pisa,faceva presente che i fondi messi a disposizione dalla Fondazione non sono mai stati elargiti in quanto il comune,non si e' mai attivato per l esproprio bonario o forzato dei terreni circostanti alla rocca per procedere i lavori.
Ora mi chiedo:ma i soldi non c'erano e non ci sono per fare l'esprorio?
Gradirei una risposta dal Comune,perche' quando c'e'da esporre dei programmi o dei risultati positivi ,"la voce del serchio "e'un ottimo veicolo,quando c'e' da rispondere ai cittadini,sembra che non esista.....
Guardate di incominciare a fare qualcosa a ripafratta,perche' ci avete scocciato con le stesse promesse...non siamo cosi' stupiti ...ci abbiamo finito la strada in Comune,noi esponiamo i problemi,voi prendete appunti...ma poi li perdete.
Se pensate che tutto quello che ho detto non sia vero,incontriamoci per l'ennesima volta e vediamo dove sta la verita'.

saluti
marco