L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
SAN GIULIANO
La chiesa dei Santi Pietro e Paolo o chiesa di Corliano, si trova lungo l'antica Via Æmilia Scauri, poi conosciuta come Via Julia Augusta ed infine Strada Statale dell'Abetone e del Brennero, all'interno del parco dalla Villa di Corliano.
Il primo documento che attesta la presenza della chiesa sono le "Rationes Decimarum" del 1296 ma la presenza di fondamenta ad oltre 5 metri sotto il livello del terreno ed il modello protoromanico delle 4 monofore sui lati, fanno pensare alla sua costruzione come cappella della Pieve di San Marco a Rigoli, che è attestata già nel 922. Nel XV secolo diventò oratorio della Compagnia del Santissimo Sacramento e nel 1596 venne acquistata da Pietro di Niccolao della Seta che la consacrò a San Pietro. Alla fine del settecento la chiesa venne restaurata, trasformando la parte sotto il livello del terreno in sepolcreto di famiglia, acquistando l’altare e lo sporto di ingresso dalla Chiesa di San Torpè a Pisa e facendo decorare la volta al pittore pisano Nicola Matraini, attivo nella seconda metà del secolo e noto per gli affreschi alla Sala della Farmacia della Certosa di Pisa. L'11 dicembre 1859 Maddalena Serristori, figlia di Luigi Serristori e vedova di Andrea Agostini Venerosi della Seta, fece consacrare la chiesa dal pievano di Rigoli ai Santi Pietro e Paolo.
La chiesa, ancora oggi officiata, ha un'unica navata con il campanile a vela impostato sul tetto a capanna e parato a grosse bozze di pietra intervallate da scansioni in mattone. Nel campanile sono presenti 3 campane, di cui una del 1654, che la tradizione familiare tramanda si stata fusa insieme a quella dell’Assunta nella Torre di Pisa. Nella chiesa era conservata una grande pala di mano di Domenico Cresti, detto il Passignano, raffigurante una Madonna col Bambino e i Santi Pietro, Jacopo, Anna e Caterina ed una antica reliquia di San Pietro. (pc)