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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Pas - Marina di Vecchiano
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Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
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Massimiliano Angori, Presidente
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X non dimenticare £1936, 27=1€
Grazie a Prodi .....
•Governo Renzi
Presidente Mattarella
•Governo .....
Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Magnifico salvifico silenzio
È il primo maggio, uno splendore
Grazie all'esodo di tutte le persone
che lontane da casa
vivon la percezione
di fruire .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
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Lamento

24/6/2011 - 7:20


" Ascolta boscaiolo, ferma il braccio:
legno solo non è quello che abbatti,
non vedi il sangue sgorgar delle Ninfe
che vivono nei tronchi dalla dura scorza.
Sacrilego assassino,  se s’impicca  un ladro
per un bottino di scarso valore
quanto più tu meriti, o malvagio,
e ferro e fuoco e morte e patimenti".


 Il poeta francese Ronsard si riferisce ad un mito greco che asseriva vi fossero due specie di ninfe che vivevano nelle querce: le driadi e le amadriadi.
Le prime, chiamate così dal nome dryàs - quercia sacra- , potevano abbandonare l’albero, ma le seconde, da hàma - insieme -, morivano se la pianta veniva abbattuta. Appena una quercia era in pericolo, le amadriadi prorompevano in lamenti minacciosi.


Ora non vi sono più quei miti e quelle ninfe, i miti sono degenerati e le ninfe non piangon di certo,  ma si leva un nuovo pianto da una nuova generazione di fronte a tanto antico scempio; io ho finito lacrime e voce.


Ma oggi è San Giovanni, quello che tutti sanno che “un vole ‘nganni! “ e noi preghiamo anche San Pavùlo, quello che “un vòl’esse’ preso pere  'r 'culo!”

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25/6/2011 - 1:44

AUTORE:
sonia

C'è un'apparente contraddizione nella coppia di questa splendida fotografia.
L'albero apparentemente forte e robusto è in realtà precario, perché ormai molto vecchio. Il bambino che sembra gracile e debole al contrario è forte, perchè ha in dono l'incontenibilità della giovinezza.
Il gigante è un monumento della natura , simbolo di stabilità e di saggezza che merita rispetto e incute soggezione sia per la mole che per la vaneranda età.
Eppure è così fragile: basta un fulmine o una sega per eliminarlo in un attimo!
Il bambino invece è simbolo di vigore e di energia e detiene un potenziale enorme, anche se necessita di tempo per svilupparlo.
Il bambino è il futuro che avanza... l'albero il passato che incombe!