Eccoci al secondo appuntamento della nuova serie sui temi ambientali e sui mondi della Natura.L'accoglienza al primo articolo è stata impressionante, superando le 2000 letture tra i vari canali social su cui è stato pubblicato.Merito della capacità descrittiva e di osservazione di Simona, espressa attraverso immagini straordinarie e parole capaci di coinvolgere su un argomento spesso trattato con superficialità e approssimazione.E non è da meno il racconto di oggi.
Quando tempo fa chiesi il contributo ai lettori per ingrandire (nel senso di partecipazione) questa rubrica, non ebbi risposte se non da Ombretta, un'amante dei fiori e dei colori.
La lunga attesa è stata ultimamente ripagata dall'interesse che un'altra donna, Sonia, ha mostrato per la foto del giorno, commentando e aumentando le notizie che le fanno da contorno.
Come già detto, questa sezione non è né un forum né un blog (ma in italiano non scrive più nessuno?), però a volte sembra una chat (danni!) fra il fotografo e la poetessa.
Sonia mi spiazza: penso all'articolo di un argomento con foto adatta, e lei scrive una poesia che parla proprio di quello, cambio genere ed appare un'altra lirica sullo stesso tema, ma ora devo rimediare!
Avevo preparato questa foto per il continuo (no sequel, questa volta!) delle canzoni, ma la dedico, solo per la prima parte perché tutta la poesia è l’universo mare, all’ultima “fatica” della nostra amica Sonia: La Marina.
La marina
Azzurro cielo...azzurro mare
Linea dell'orizzonte tratteggiata
dalla scia di una veloce imbarcazione
Boe, vele spiegate in processione
Una canna sullo scoglio ben posizionata
Esca illusoria che induce ad abboccare
Bioccoli di schiuma smerlano le onde
che si adagiano sul lido pigre, stanche
Si increspano in un lieve movimento
al minimo soffio di un alito di vento
Si adagiano sfrigolando spume bianche
sull'arenile liscio che inerme non risponde
Creature marine intorpidite nella notte
si stropicciano ai primi bagliori del mattino
In cerca di cibo perlustrano il fondale
Fioriscono di bagnanti insenature cale
baie, scivolano in canotto o sul pattino
fino al largo. Stridono gabbiani a frotte.
A presto.