Il nuovo articolo di Franco Gabbani non riguarda un personaggio o un evento in particolare, ma esamina un aspetto sociale e lavorativo che, presente da molti secoli, ebbe grande sviluppo nell'800 ( fino all'inizio del '900), ma che fortunatamente terminò relativamente presto, grazie agli sviluppi economici e scientifici.
Si tratta del baliatico, un'attività spesso vista benevolmente, ma che è stata definita "calamità occupazionale"
Alla Redazione della Voce del Serchio.
Vorrei segnalare una situazione di particolare degrado che a me sembra particolarmente sconcertante, anche se investe il solo tratto terminale della pista ciclabile lungo il muraglione del fiume Serchio, proprio in prossimità della foce, ma soprattutto perché riguarda un territorio particolarmente significativo del Parco Naturale Migliarino S. Rossore ricadente appunto nella zona di Riserva integrale orientata.
Per chiarire meglio la realtà della situazione invio alcune foto scattate proprio in questi giorni dove si può vedere chiaramente che quelli presenti lungo il muraglione, a fianco della pista ciclabile, non sono rifiuti trasportati dal mare in tempesta di questi giorni come quelli sulla spiaggia, ma residui, presenti da tempo, di attività ludiche e del tempo libero di chi ha utilizzato quel luogo, che portandosi da casa cibarie ed altro, non ha avuto poi il senso civico di riportarsi i rifiuti a casa, lasciandoli invece sul posto, contribuendo a deturpare un area che sarà sempre più soggetta al degrado perché altri visitatori, vedendo tanta sporcizia in giro, non si periteranno anche loro a lasciare i loro eventuali rifiuti.
Ritengo importante rivolgere un appello all’Amministrazione Comunale e al Parco affinché si possa effettuare un’opera di bonifica del tratto interessato, - eventualmente anche con l’apporto di volontari – recuperando, se possibile anche il pannello con le indicazioni del Parco ormai quasi completamente nascosto dal canneto (come si vede nella foto) e apponendo dei cartelli in cui si invitano tutti i frequentatori al massimo rispetto dell’ambiente, che è un patrimonio di tutti i cittadini.
Piero Lomi