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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
. . . vuoi il solito disegnino?
IV con i 5* non ci .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Se oltre a combattere
quotidianamente
Con mille problematiche
legate alla salute
al reddito
al lavoro
alla burocrazia
al ladrocinio
alla frode
alla .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
VECCHIANO
Si è costituita l'associazione "Cittadini in piazza": più trasparenza

26/7/2011 - 8:48

INTERVENTO


A Vecchiano si è costituito "Cittadini in piazza" un comitato di base nato per iniziativa di alcuni cittadini ed esponenti di associazioni quali Centro Nuovo Modello di Sviluppo e Comitato Cittadini del Parco.

Scopo del comitato è restituire potere ai cittadini, promuovendo una gestione della cosa pubblica fondata su trasparenza, informazione, controllo popolare e ritorno a forme di democrazia diretta ogni volta che le condizioni lo consentono.

L'esigenza nasce da varie considerazioni.

Primo: la distanza crescente fra governanti e cittadini.

Sempre più spesso succede che chi governa si ispira non a logiche di bene comune, ma di potere, facendo scelte che la popolazione avverte come soprusi e sprechi di denaro: dalla privatizzazione dell'acqua, all'alta velocità, dalla costruzione di inutili centri commerciali a mastodontiche opere pubbliche che di sicuro hanno solo l'arricchimento delle imprese appaltate.

Secondo: l’attacco ai servizi per la collettività in nome del debito pubblico.

Con le casse sempre più vuote i comuni non hanno altra scelta se non tagliare o inventarsi qualcosa di nuovo. E l'unica cosa che possono inventarsi è chiedere ai cittadini di tornare ad essere protagonisti dei servizi: non più utenti passivi, ma attori che si prendono cura dei beni comuni e partecipano al buon funzionamento dei servizi collettivi.

Terzo: la presa di coscienza che prevenire è più saggio che curare.

Per decenni abbiamo inseguito il mito della produzione e del guadagno, ma oggi il doppio disagio, sociale e ambientale, ci sta presentando il conto. La vita di corsa e una struttura urbanistica che separa, hanno prodotto solitudine, depressione, violenza. Eccessi di produzione e di consumo hanno prodotto montagne di rifiuti che non sappiamo come smaltire, fiumi ingovernabili, prosciugamento delle falde acquifere, natura in sofferenza per l'avanzare di asfalto e cemento. Dobbiamo tornare a prevenire e il modo migliore per farlo è adottare un'altra idea di sviluppo che metta al centro la persone e la comunità: aggregazioni umane fondate sulla conoscenza e l'attenzione reciproca, sulla disponibilità a darsi una mano, su un profondo senso di responsabilità per tutto ciò che è bene di tutti.

Il lavoro che intendiamo svolgere è in due direzioni. La prima verso l'istituzione comunale affinché compia scelte di trasparenza, di coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali, di sottomissione al controllo popolare. La seconda nei confronti della cittadinanza, affinché riscopra il gusto della partecipazione, il coraggio della denuncia, la capacità di fare proposte, la forza della sperimentazione. Abbiamo già molte idee al riguardo. Useremo il periodo estivo per preparare i dettagli delle prime iniziative che intendiamo fare partire a settembre.

Intanto, invitiamo a leggere il documento "Il comune come se la gente contasse" che contiene la nostra analisi sui problemi di Vecchiano e le soluzioni che proponiamo.

Per ulteriori informazioni contattare:
Francesco Gesualdi c/o Centro Nuovo Modello di Sviluppo 050 826354
Debly Cerri 3495946436

 

IN ALLEGATO VEDI IL PROGRAMMA

 



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10/10/2011 - 14:04

AUTORE:
i soliti cattocomunisti amanti della piazza

Ma le elezioni non ci sono appena state?

Il programma sarebbe stato ambizioso, forse non si è fatto in tempo a scriverlo;

Peccato perchè il luogo della politica partecipata è quello, non solo la piazza.

anche se è senz'altro più confortevole:
alcuni la preferiscono, anche perchè li il peso delle decisioni non c'è e si può giocar a far le anime belle e a specchiarsi nelle proprio convinzioni ferre.

Idee poche e confuse

Buona fortuna, comunque.

27/8/2011 - 21:28

AUTORE:
Robe

Carissimi Cittadini in Piazza,
ho letto con grande attenzione e partecipazione quanto avete espresso nell'edizione inaugurale dell'omonimo giornale e ritrovo tutt'intera nell'umile e attenta elencazione dei problemi del vostro Comune la necessità che abbiamo tutti di sollevarci.

Sollevare il petto ed il capo per la nostra dignità di cittadini.

Ci hanno fatto credere che potevamo rassegnare le dimissioni dalla politica che a questa ci avrebbero pensato loro, che potevamo lasciarci cullare dalla ricchezza del loro supermercato globale, che la ricchezza avrebbe raggiunto anche gli altri diversi da noi. Il risultato è che ci abbiamo creduto e siamo diventati passivi e impauriti, incapaci di dire NO, di gridare basta alle sopraffazioni.

Vivo accanto a voi nel comune di San Giuliano. Qui le problematiche sociali e di disagio sono ancora più forti. Ma non abbiamo voce per cambiarle, per la nostra passività, ma anche perché chi non è nello schema dei partiti è un ANTIPOLITICO. Adesso ci chiamano così e vedrete questa parola sosituirà ben presto "comunista", "statalista" e altro.

Chi non tollera come stanno andando le cose, anche nella rossatoscana, non è un antipolitico, è un ribelle (l'Espresso n. 35 2011 pg. 53).
E così voglio esserci anch'io, perché stanno crollando le loro certezze, perché si sta facendo largo una marea di partecipazione ma avuta prima, vedrete. E adesso mettiamoci al lavoro. Il mio cruccio fra i tanti ad esempio è il disfacimento di quel bene comune rappresentato dal Parco della Pace di Pontasserchio che chiedo a tutti di aiutarmi a ricostruire. Iniziamo pure anche senza di loro.

28/7/2011 - 12:00

AUTORE:
Kraus

Il documento è importante anche se disegna un quadro cupo, ma come dicono i francesi pour cause. La lotta per affermare un nuovo modo di concepire sviluppo e relazioni sociali, non è certo una passeggiata e sono necessari atteggiamenti forti e intransigenti. Come Francesco ricco e inteligente signore che stanco del modello di sviluppo della sua epoca, ma anche nostro, abbandonò tutto e si mise a parlare con il sole e la luna, gli uccelli e il lupo e gli siamo grati per il gesto che consideriamo ancora oggi un esempio da seguire. Anche se siamo comodamente seduti davanti al computer, perchè da vecchianesi, anche noi godiamo del fatto di far parte della parte ricca del mondo, e infatti oggi ci preoccupiamo dell'amministrazione dei beni comuni, non siamo mica in una bidonville a pensare cosa si ruba per mangiare qualcosa a mezzogiorno. Il tema della partecipazione posto nel documento è il vero punto focale di tutto il discorso, come se i cittadini contassero, non è che non contano ma in un'ottica partecipativa no, perchè la rappresentatività non convince. Benissimo ma nella discussione della partecipazione è necesario un dato numerico, per ora il documento è firmato da 11 persone, sono tante, ma sarebbe proprio bello vedere fino a quante firme arrivano. Come ci insegnano i maestri della partecipazione io faccio la mia parte. E Uno più Uno fa due, più Uno tre, per ora siamo a 11. Quelli che hanno firmato per Ikea, il modello di sviluppo radicalmente alternativo hanno raggiunto 2000 firme, io credo che li supereranno in un batter di click, la rete come si dice ha delle enormi potenzialità. E comunque aprire una strada nuova non è come percorrere una strada conosciuta. E' facile raccogliere firme per un posto di lavoro, che poi non è detto che ci sia, ma intanto si sta peggio, più difficile fare un sacrificio oggi per stare meglio domani, peccato che in questa foga da illuminati, tante volte si getta il bambino con l'acqua sporca.E il bambino sono i poveri amministratori che devono fare gli interessi di tutti quelli che rappresentano, compresi quelli che non vogliono essere rappresentati.

26/7/2011 - 19:06

AUTORE:
Campagna Elettorale

Ci sono sempre 4 anni e 10 mesi.