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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
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MISS PADANIA
di Trilussa

31/7/2011 - 17:13


Jessica Brugali, bionda, 18 anni, è la nuova Miss Padania.
Dopo l’incoronazione e le foto la rituale intervista giornalistica in cui la ragazza esprime il suo parere sul concorso. Dopo un accenno sulla contentezza per la vittoria e sulla fatica di una settimana sotto i riflettori Jessica dice di aver vinto il titolo di Miss Padania soprattutto perché bionda e con la pelle chiara. Facilitata quindi nel concorso dall’aspetto di quella che ritiene la vera razza padana, di provenienza nord europea, da non confondersi assolutamente con i tratti più scuri della razza mediterranea.


E si spinge anche oltre asserendo che il concorso dovrebbe essere precluso non solo agli extracomunitari, che per una “padana” appare abbastanza ovvio, ma anche ai cosiddetti “terroni”. Rispolverando, in questo caso, un termine dispregiativo che non si è mai riferito solo ad una provenienza geografica dal meridione ma che porta dentro di sé un’altra serie di attributi negativi come culturalmente ignorante, fannullone, maleducato, omertoso e potenzialmente mafioso.


Continua l’intervista dicendo che il concorso dovrebbe essere proibito non a chi nasce o proviene dal Sud ma anche chi del Sud ha solo il padre o la madre perché questa equivoca parentela potrebbe inquinare i caratteri tipici della vera razza padana.


Sembra di sentire parole di altri tempi, ascoltare frasi di un passato non troppo lontano ma purtroppo dimenticato da questi giovani troppo distratti da altri interessi, da altre priorità che non includono la conoscenza e lo studio della nostra storia, del nostro passato.


“Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente” diceva il grande Indro Montanelli ma questo messaggio sembra fuori luogo in molti di questi giovani ragazzi nati negli anni 90, gli anni del divertimento ad ogni costo, della tecnologia usa e getta, del disimpegno politico (sicuramente favorito da una classe politica inadeguata), gli anni dell’esasperazione dell’avere sull’essere, del tutto e subito, dello sfilacciamento della famiglia, del sovvertimento della scala dei valori dove l’onestà, l’onore, la correttezza, l’educazione e la cultura sono sprofondanti a livelli molto bassi sostituiti ai piani alti dalla furbizia, dall’opportunismo, dalla bellezza, dal denaro.


Ma a questa mancanza di consapevolezza storica, a questa educazione superficiale la ragazza del Nord aggiunge questa stupida pretesa, questo concetto senza logica e senza storia di essere un razza diversa, quella razza padana più volte annunciata e sbandierata per cercare tatticamente una illogica distinzione dal resto dell’Italia e degli italiani.


A parte il facile e immediato convincimento dei cittadini del Nord di esser veramente diversi dagli altri italiani, il tutto appare semplicemente come il mezzo, comunque astuto di Bossi e del suo partito, per coagulare intorno a se, e farli convergere sulla propria lista, tutti i cittadini votanti di quelle regioni. Mettendo in scena allo scopo una serie di rituali, al limite del ridicolo e talvolta anche oltre, per convincerli di essere veramente diversi, un popolo di origine celtica che niente ha a che vedere con l’origine mediterranea del resto dell’Italia .

 

E non solo diversi ma fondamentalmente migliori di tutti gli altri italiani, non solo per le caratteristiche somatiche della presunta razza, ma anche perché più intelligenti, intraprendenti e laboriosi degli altri. Altri che vivono e si nutrono grazie proprio al lavoro e alle tasse che paga il Nord, che vivono di assistenza pubblica, che sprecano i denari pubblici derivati dal laborioso Nord–Est.

 

Forse noi toscani potremmo essere compresi in questa fantomatica Padania, come regione di confine, anche se questo sentimento di diversità non ha ancora preso molto piede.

 

Ci sono anche da noi dei sostenitori di questo partito, qualcuno anche molto attivo, ma sinceramente trovo difficoltà a trovare in loro quelle caratteristiche somatiche di tipo celtico tanto invocate.

 

Nasce il sospetto che si voglia anche, con questo divieto per la partecipazione dei meridionali, cercare di migliorare la razza padana liberandola da tutti gli inquinamenti mediterranei. Creare cioè una razza di biondi dagli occhi chiari un po’ come si fa con le razze dei cani in cui si seleziona solo la bellezza. Nel caso della razza padana si potrebbe creare una razza di bellissime ragazze, bionde e con gli occhi azzurri, bellissime ma magari cretine e questa Jessica sembra essere proprio sulla buona strada.


Una piccola appendice.
L’elezione di Miss Padania è avvenuta prima del Referendum ed è stata pubblicata su un giornale della famiglia del Presidente del Consiglio. L’intervistatore faceva altre due domande proprio riguardo a questo e la Miss mentre era incerta sul quesito dell’acqua pubblica si diceva nettamente contraria al nucleare.
Il giornale ha tagliato queste due ultime risposte perché potevano influenzare la pubblica opinione e spingere a votare in un certo modo.


Che la vera razza padana cominci a farsi strada anche nelle redazioni dei giornali del nostro Presidente del Consiglio?  

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4/9/2011 - 12:30

AUTORE:
leonardo bertelli Migliarino cittadino come tanti

domenica 4 settembre,piove,qindi niente mare...ma anche niente male perchè posso fare altro;leggere magari e così facendo ho scoperto gli scritti di questa rubrica che di solito non leggevo mai.Complimenti davvero ai due autori perchè con leggerezza e competenza riescono a trattare temi interessanti e quindi renderli fruibili a tutti noi.
Leggendo di miss padania e di quello che ha detto vengono in mente brutti ricordi del passato che credevo ormai spariti dalla nostra società.Sicuramente nel nord Italia (la padania esiste solo per i leghisti)la maggioranza della popolazione non è certo come pensa questa piccola segretaria di Goebbels(ministro della propaganda nazista).Per quanto mi riguarda l'unica razza padana che riconosco è quella della mucca da latte che allevano in Lombardia e Trentino.Per il resto avava ragione Einstein:l'unica razza è quella UMANA. Saluti a tutto il mondo