Il nuovo articolo di Simona si pone nel solco delle riflessioni profonde a cui ci ha abituato.
E chi ama la Natura non può che concordare con le argomentazioni e le impressioni. E' troppo evidente la mancanza di rispetto e di amore per l'ambiente che ci è stato donato e che pervicacemente cerchiamo di distruggere in nome del benessere e della comodità.
Vi porto con me.
SAN GIULIANO. Ore di apprensione per il gruppo di rumeni accampato abusivamente a Colignola in un’area privata vicino all’argine del fiume.Il folto gruppo di persone - tra cui venti bimbi e ventitré donne - vaga sotto il sole cocente nell’area di proprietà dell’ingegner Carlo Centurione Scotto dopo lo sfratto dalla Golena dell’Arno, a Cisanello.
Nessuna baracca, solo alcuni materassi per la notte mentre l’unico riparo è rappresentato da un ombrellone da mare e da un telo eretto con delle canne. Più distanti un furgone, tre auto e una roulotte alla cui ombra gioca un gruppetto di ragazzini.«Chiediamo un posto dove stare - afferma con voce pacata Totoi, l’anziano che coordina il gruppo -. Non abbiamo da mangiare e nessun aiuto dalle autorità».Poco distanti due fornelli improvvisati con due pentoloni anneriti che fumano per il pranzo. «Stiamo terminando l’ultima bombola di gpl», aggiunge il capo nomade.Non sanno dove andare e che fine faranno, ma sperano fortemente in un gesto di solidarietà. «Staremo qui fino a martedì - aggiunge il giovane Adhi - almeno secondo quanto ci è stato detto, poi vedremo cosa intenderanno fare. Alcuni di noi hanno chiesto di aderire al programma di rimpatrio, ma non ci hanno fatto sapere più niente».In paese, intanto, si protesta e il clima d’ostilità nei loro confronti è tangibile visto che sono stati appesi anche striscioni contro i nomadi